Il futuro della Juventus in questa Champions League è stato decretato: sarà il Monaco l’avversario dei bianconeri nella semifinale valida per la competizione per club più importante al mondo. La sfida sarà sicuramente avvincente, visto che i francesi sono probabilmente una delle sorprese più belle di quest’anno, capaci di seguire i dettami di quel genio di Jardim e rivelarsi una delle squadre con la miglior fase offensiva del vecchio continente, capace di coinvolgere in modo molto arioso sia il centro che le fasce. Juventus e Monaco non sono però solo delle bellissime realtà del presente, ma anche due storici club del passato, capaci di produrre e sfornare grandissimi giocatori che hanno solcato i migliori campi del mondo. Ecco perché non è stato difficile trovare 5 grandi giocatori che hanno indossato entrambe le maglie, sopratutto perché i bianconeri nel corso della loro storia hanno sempre avuto una grande tradizioni di calciatori francesi nelle proprie fila. Andiamo a scoprirli:
David Trezeguet
Il calciatore francese è sicuramente una delle più grandi stelle della storia recente juventina: passata l’infanzia fra Francia e Argentina, l’attaccante entra nel mondo dei professionisti passando proprio dal Monaco, con cui disputa 2 stagioni nelle giovanili (1995-1997) per poi entrare in pianta stabile nella prima squadra, con cui esplode definitivamente mettendo a segno 52 gol in 93 presenze. Il suo grande talento convince la Juventus ad acquistarlo nell’estate del 2000 per una somma di 45 miliardi di lire, cifra che David dimostrerà di valere tutta, visti i 138 gol in 245 presenze. Oltre ai numeri, il francese ha dimostrato sempre grande attaccamento alla causa bianconera, non solo per i 10 anni di militanza, ma sopratutto per la decisioni di restare a Torino anche nella stagione post-calciopoli, quando lui ed i suoi compagni furono retrocessi in Serie B. Questo ha creato un profondo legame fra lui e i tifosi a tal punto che, finita la carriera, ha deciso di diventare ambasciatore nel mondo per la Juventus.
Thierry Henry
La storia di Henry sembra, da un certo punto di vista, molto simile a quella di Trezeguet, ma si sviluppa in maniera completamente differente. Cresciuto anche lui nelle giovanili del Monaco, esordisce fra i professionisti proprio nella seconda squadra del club francese, sebbene non passa nemmeno un anno dal suo esordio che subito viene integrato in prima squadra, esattamente nel 1994. Qui troverà una figura che sarà fondamentale per la sua carriera, ovvero quell’Arsene Wengere che diventerà suo manager nei tempi del grande Arsenal. Con la squadra francese Henry mette a segno in 5 anni 20 gol in 105 presenze, meritando la chiamata di un grande club come la Juventus nel 1999 per una cifra vicina ai 12 milioni di euro. Tuttavia con la squadra bianconera il talento francese non riesce ad esprimersi al suo meglio (a causa anche della posizione in campo non sua, quella del laterale di centrocampo) e totalizza solo 3 gol in 16 presenze. All’inizio della stagione successiva, nonostante il ritorno di Del Piero dall’infortunio, Henry sembra destinato a rimanere in bianconero, visto comunque l’ottimo talento mostrato in alcuni match come quello contro la Lazio. Tuttavia alcuni contrasti con Moggi favoriscono la sua cessione all’Arsenal per 10 milioni di sterline: è proprio ai Gunners che la leggenda di Henry ha inizio.
Patrice Evra
Storia diversa quella di Evra, invece. Anche lui è francese ma, dopo aver militato nelle giovanili del PSG, passa i suoi primi anni da giocatore proprio in Italia, giocando con le maglie di Marsala e Monza. Nel nostro paese non riesce ad imporsi ma per sua fortuna in Francia viene chiamato dal Nizza con cui gioca inizialmente nella squadra riserve. Nella stagione successiva, 2001-2002, viene integrato in prima squadra e proprio in quest’annata viene impiegato per la prima volta come terzino sinistro (la sua posizione era quella di ala) visti i tanti infortuni in quel ruolo. Grazie proprio ad una sua rete con il Lavallois, il Nizza riesce a conquistare la promozione in Ligue 1 ed Evra viene chiamato dal Monaco. Con la squadra del principato riesce ad imporsi nel grande calcio, grazie a 4 grandi stagioni con 7 gol in 120 presenze. Proprio per questo nel 2006 viene chiamato da Ferguson per giocare nel grande Manchester United, squadra con cui vincerà ogni titolo possibile sia in Inghilterra che in Europa. All’età di 33, con il rapporto ormai in crisi fra lui e i Red Devils, Evra decide di ritornare in Italia, proprio con la maglia della Juventus. Con i bianconeri disputa una grande prima stagione, che si concluderà con i 2 titoli nazionali più una finale di Champions League, persa con il Barcellona. L’acquisto di Alex Sandro da parte dei bianconeri due anni dopo diminuisce sensibilmente il minutaggio del francese che, nel mercato di gennaio, decide di trasferirsi al Marsiglia.
Morgan De Sanctis
L’unico non francese (ed italiano) in lista è quello di Morgan De Sanctis, portiere che, dopo aver giocato nelle giovanili ed esordito con il Pescara, passa alla Juventus a 20 anni per 1.5 miliardi di lire. Tuttavia nella squadra bianconera è solo il terzo portiere, chiuso da Peruzzi e Rampulla, concludendo la sua prima stagione senza nessuna presenza, nonostante lo Scudetto e la finale di Champions League persa della propria squadra. Nella seconda stagione riesce finalmente a debuttare contro la Lazio, ma a fine anno il poco minutaggio lo convince a cambiare maglia, trasferendosi all’Udinese. In Friuli però l’estremo difensore riesce a trovare la sua dimensione, disputando 193 presenze in 8 anni. Le sue buone prestazioni valgono la chiamata di un club importante come il Siviglia, con il quale però disputa solamente 7 presenze. Dopo l’esperienza in Turchia con il Galatasaray, De Sanctis torna in Italia e diventa portiere di Napoli e poi Roma, confermandosi quindi come grande rivale nella lotta scudetto contro la stessa Juventus, squadra ormai dimenticata dal portiere abruzzese. Chiuso ormai dall’arrivo nella capitale di Szczesny, De Sanctis si trasferisce in Francia, proprio con il Monaco, accettando di fare il ruolo del secondo portiere. In questa stagione ha totalizzato 6 presenze, di cui 1 in Champions League.
Liliam Thuram
Probabilmente il giocatore che è riuscito a fare meglio, sia nella Juventus che nel Monaco, è Liliam Thuram, considerato uno dei migliori difensori della storia recente del calcio. Cresciuto in Francia proprio nel Monaco, Thuram dimostra in 6 anni un grande talento, con il quale trascina il club del Principato ad una Coppa di Francia. Nell’estate del 1996 si trasferisce in Italia, al Parma, con il quale disputa ben 163 presenze. L’esperienze emiliana fu feconda di trofei, visto che vinse una Coppa italia, una Supercoppa a sopratutto la prestigiosa Coppa Uefa nella stagione 1998-1999. Nel giugno del 2001 viene acquistato per una cifra record dalla Juventus, ben 70 miliardi di lire che, fino all’arrivo di Rio Ferdinand al Manchester United, rappresenterà un record per l’acquisto di un difensore. Con la maglia bianconera riscopre una seconda giovinezza (aveva 28 anni e veniva da un’ultima stagione non buona con il Parma) vincendo 2 scudetti e 2 Supercoppe Italiane. Nel 2006, dopo lo scandalo Calciopoli, viene acquistato insieme al suo compagno di squadra Zambrotta dal Barcellona.