Nel nostro scorso approfondimento abbiamo parlato di Julian Weigl, facendo una riflessione su come il calcio tedesco (nonostante la vittoria nel mondiale 2014) stia continuando a sfornare talenti a ripetizione, che hanno fin da subito la possibilità di farsi vedere in palcoscenici importanti. E l’Italia? La sorte del nostro paese dopo il 2006 non è stata delle migliori, con anni di regressione sia per quanto riguarda il campionato che la nazionale. Finalmente, nell’ultimo paio d’anni, qualcosa sembra si stia risvegliando grazie ad alcuni gioiellini molto promettenti che sono riusciti a sfruttare al meglio il trampolino da lancio della Serie B. Pronto in posizione, con lo sguardo in avanti, il corpo in tensione e la mente impegnata su chissà quali pensieri, sembra essere pronto al “salto” anche Giulio Maggiore, centrocampista dello Spezia che ha attirato le attenzioni di club importanti come Fiorentina, Torino e Sampdoria.
Centrocampista centrale in grado di destreggiarsi sia da mezzala che da mediano davanti alla difesa, Maggiore riesce ad abbinare quantità a qualità grazie ad un fisico già strutturato nonostante la giovane età. Classe ’98, destro naturale, sa calciare e lanciare con grande precisione e nel corso della sua carriera a livello giovanile ha sempre giocato sotto età. Come giocatore ricorda molto Stevan Gerrard, suo evidente unto di riferimento. In realtà l’occasione di fare subito il grande salto Maggiore l’aveva già avuta, magari in via troppo prematura: quando aveva infatti 14 anni fu chiamato dal Milan attraverso l’operato dell’osservatore Bianchessi che lo vedeva come partner perfetto con Locatelli per il centrocampo del Milan del futuro. Tuttavia per un adolescente vivere lontano dalla famiglia in un convitto è molto difficile e così, sia per problemi di ambientamento sia per un infortunio muscolare, il ragazzo ha deciso di tornare a la Spezia, dove ha trovato subito la fiducia del club bianconero.
Proprio con la squadra della sua città Maggiore riesce a far intravedere le sue grandi qualità, sopratutto nella stagione di 2 anni fa, con la Primavera, dove riuscì a raggiungere le semifinali scudetto perdendo tuttavia contro la Roma. Proprio il club giallorosso rimase colpito dalle capacità dal classe 1998, anche se alla fine decise di virare prendendo dal club emiliano Umar Sadiq e Nura. Il mancato trasferimento però può essere stato un grande segnale per il giocatore che ha avuto, nelle stagioni successive, la possibilità di esordire in prima squadra nel campionato di Serie B. Il salto con i professionisti è stato molto meno duro di tanti suoi coetanei, visto che in questa stagione (la sua prima vera, nel calcio dei “grandi”) ha totalizzato un buon bottino di 18 presenze in campionato con anche un gol all’attivo, nella trasferta di Vercelli vinta per 2 a 0. Si profila quindi una gara interessante fra molte squadra di Serie A, tutte che potranno verificare se il talento del ragazzo sia abbastanza per reggere le pressioni del maggiore campionato calcistico italiano. Sicuramente sia Torino, che Sampdoria e Fiorentina, sono ottime realtà per il ragazzo, vista la loro politica molto costruttiva per quanto riguarda la crescita dei giovani talenti fatti in casa. Non è da escludere anche una sua permanenza in Serie B con lo Spezia, un ultimo anno per mettere definitivamente “i muscoli” e provare, già pronto, quel grande salto che lo aspetta.