Speciale Russia 2018 è la nuova rubrica targata RadioGoal24 che andrà ad esplorare tutte e 32 le squadre che parteciperanno alla più famosa ed importante competizione calcistica mondiale. Percorreremo, giorno per giorno, la storia, le statistiche e le curiosità di ogni singola formazione del torneo. Vi ricordiamo che potrete seguire la diretta streaming con radiocronaca di tutte le partite sulla nostra sezione Radio, con approfondimenti radiofonici dedicati e molto altro ancora nel nostro flusso dedicato. Questa volta è il turno della Svezia, che nel gruppo F dovrà vedersela con Germania, Messico e Corea del Sud.
Il cammino verso il mondiale
Disputando un buon girone di qualificazione e arrivando a pari punti con l’Olanda, la Svezia è riuscita a chiudere al secondo posto per una maggiore differenza reti e a strappare il pass per la sua 12esima partecipazione alla Coppa del Mondo. La squadra allenata da Jan Anderson si è piazzata quattro punti dietro la Francia (capolista finale del girone), e seppur a Solna aveva ottenuto una vittoria importante proprio contro i francesi, le sconfitte con Bulgaria e Olanda l’hanno fatta scivolare alla seconda posizione. Forsberg e compagni sono stati quindi costretti a giocarsi il doppio spareggio contro l’Italia: a Stoccolma i gialloblu si sono imposti per 1-0 grazie al goal di Johannson, mentre al ritorno, tramite l’ausilio del miglior catenaccio, si sono portati a casa un importante 0-0 in quel di San Siro, che ha spedito gli azzurri fuori dal Mondiale dopo 60 anni.
1) La squadra
Durante le partite di qualificazione, la nazionale svedese si è spesso affidata ad un classico 4-4-2, e in vista del Mondiale non dovrebbe cambiare molto dal punto di vista tattico. In porta ci sarà Olsen, che ha fatto decisamente bene nel doppio match contro l’Italia, togliendo più volte la sua squadra dai guai. La coppia centrale della difesa sarà invece affidata alla spregiudicatezza di Lindelof e all’esperienza di Granqvist: il primo è una giovane promessa e gioca nel Manchester United, mentre il secondo è una vecchia conoscenza della Serie A (ex Genoa), che l’anno prossimo si trasferirà nel Helsigborg. Sulle corsie laterali agiranno il terzino destro del Celtic, Mikael Lustig, e il terzino sinistro del Werder Brema, Hans Augustinsson. Per quanto riguarda il centrocampo, la Svezia può contare su un quartetto davvero niente male: la stella indiscussa è sicuramente Emil Forsberg, ma anche Claesson, Larsson e l’ex juventino Albin Ekdal possono dare il loro importante contributo. Infine le speranze dell’attacco riverseranno su Ola Toivonen del Tolosa e sull’ex Amburgo e PSV Eindhoven, Marcus Berg.
1.1) L’allenatore: Jan Anderson
Janne Olof Andersson, meglio conosciuto come Jan Andersson, è divenuto CT della nazionale svedese dopo Euro 2016. La sua carriera da allenatore è iniziata nel 1990, quando ha ricoperto il ruolo di vice tecnico per Stuart Baxter all’Halmstads (Svezia), mentre nel 2004 ha guidato da capo allenatore lo stesso club svedese, conducendolo al secondo posto nell’Allsvenskan, ovvero il massimo campionato di Svezia. Andersson è rimasto nell’Halmstads fino al 2009, per poi dimettersi a causa di un fallimentare 13esimo posto. Nel 2011 è stato invece chiamato sulla panchina del Norrköping, squadra con cui ha vinto gli unici titoli della sua carriera: campionato e Supercoppa di Svezia nel 2015. Il 6 aprile 2016 la Federazione calcistica svedese ha comunicato in maniera ufficiale che dopo gli Europei francesi del 2016 avrebbe sostituito Erik Hamrén come commissario tecnico.
1.2) La stella: Emil Forsberg
A seguito della non convocazione di Zlatan Ibrahimovic ai Mondiali, il giocatore dotato di maggior classe e talento nella Svezia è sicuramente Emil Forsberg. Il numero 10 dei Blågult (gialloblu) e del Lipsia è uno delle promesse più interessanti della Bundesliga: esterno sinistro molto bravo nell’uno contro uno, nel saper saltare l’uomo, ma soprattutto capace di realizzare molti assist utili per i compagni. In realtà nella stagione appena conclusa ne sono arrivati ben pochi (solo 4 per l’esattezza), ma i 22 realizzati nella stagione 2016-2017 rendono l’idea di come questo ragazzo classe ’91 sia determinante nell’economia di un match. Forsberg è inoltre dotato di una profonda visione di gioco e di un ottimo piede sui calci piazzati: insomma, un giocatore moderno, duttile e bravo tecnicamente, che può fare le fortune della sua nazionale in vista di questo Mondiale.
2) La storia
La Svezia ha giocato la sua prima partita internazionale contro la Norvegia nel lontano luglio del 1908, vincendo con un risonante 11-3. Trent’anni dopo, nel Mondiale del 1938 disputatosi in Francia, la nazionale gialloblu è riuscita ad arrivare fino in semifinale, dove è stata però battuta da una macchina da guerra come l’Ungheria, che si è aggiudicata quella sfida con un netto 5-1. L’epoca d’oro dei Blågult, tuttavia, è arrivato nel periodo compreso tra il 1948 ed il 1958, un decennio che ha regalato gioie ed emozioni all’intero popolo scandinavo. All’inizio di quegli anni, però, la Federcalcio svedese impediva ai propri calciatori di competere in maniera professionistica con la propria nazionale, pertanto nel Mondiale del 1950 è scesa in campo una formazione di dilettanti, che nonostante la poca esperienza è comunque riuscita a conquistare il terzo posto. Nel 1958, invece, Federazione svedese è tornata sui suoi passi, consentendo ai propri giocatori di gareggiare in maniera professionale nella nazionale maggiore. Quel campionato del Mondo, organizzato proprio dalla Svezia, è stato sicuramente uno dei più belli ed entusiasmanti per tutta la nazione, che ha visto la propria squadra prima battere la Germania dell’Ovest in semifinale per 3-1, e poi giocarsi la finale con il Brasile, persa però con un roboante 5-2. Negli ultimi anni l’ultima apparizione della Svezia ad una Coppa del Mondo risale al 2006, in cui la compagine allenata dal CT Lars Lagerback, dopo aver disputato un buon girone di qualificazione, è stata inserita nel gruppo con Inghilterra, Paraguay e Trininad e Tobago (rappresentativa nazionale delle isole caraibiche). Nel primo match è arrivato l’inaspettato pareggio proprio contro quest’ultimi, ma la successiva vittoria sui paraguaiani e il pareggio ottenuto con gli inglesi hanno permesso ad Ibrahimovic e compagni di arrivare a disputare gli ottavi di finale contro la Germania, persi però 2-0. Per quanto riguarda i sorteggi in Russia, l’urna è stata favorevole con gli scandinavi: sulla loro strada troveranno ancora una volta i tedeschi, l’unica squadra superiore, mentre Corea del Sud e Messico non dovrebbero creare grosse difficoltà alla formazione di Jan Andersson, pronta a superare il girone in maniera agevole.