Calciomercato, questione stipendi…quante incognite nella Serie A che cerca una soluzione per ricominciare. Il calcio italiano ha l’obbligo di trovare soluzioni efficaci ed intelligenti per evitare di cadere in un burrone giuridico che rischia di inghiottire le relative certezze di questi tempi pieni di affanni. Dal 1° luglio, infatti, con chi giocheranno i calciatori col contratto in scadenza? E quelli in prestito da chi verranno pagati? La maggior parte delle squadre di Serie A ha in casa problemi di questo tipo, secondo La Gazzetta dello Sport.
Il calciomercato si prospetta ingarbugliato. Che dire di Mertens? Il belga non ha ancora rinnovato con il Napoli e dal 30 giugno in poi è in teoria libero di giocare con chi meglio ritiene. Ovvio, è un caso limite, ma non inverosimile. Alla stessa stregua il Milan che sta pensando di rinnovare il contratto a Ibrahimovic, rischia di restare in mezzo al guado. Situazione diversa per i romanisti Smalling e Mkhitaryan, per i quali la Roma ha strappato un accordo, rispettivamente con Manchester United e Arsenal, per il prolungamento del prestito oltre il 30 giugno. Capitolo Kulusevski: a luglio vestirà ancora la maglia del Parma o sarà già a Torino?
Per non dimenticare, poi, la spina degli stipendi. Molte società in queste settimane hanno dialogato coi giocatori per dilazionare il pagamento degli emolumenti da febbraio in poi o per concordare eventuali tagli. Un braccio di ferro pericoloso che alla lunga ha portato a molti rinvii.
Nel calderone dei problemi ci sono anche le date del mercato. Su questo argomento la Fifa, all’inizio della tempesta, ha parlato di una finestra unica da luglio a fine gennaio. Qualcuno si è illuso che ci fossero le porte aperte ad un maxi mercato. Poi, la correzione di Infantino e dei suoi collaboratori ha chiarito che le singole federazioni dovranno delimitare i tempi delle contrattazioni, per evitare pericolose sovrapposizioni con il campionato in corso. Ma questo è il punto dolente: quando si avranno le idee più chiare sulla sfera agonistica e su quella contrattuale? Per ora regna la confusione
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