L’intervista di ieri di Lukaku, che paventava un’ ipotesi coronavirus nell’Inter durante il mese di gennaio, ha scatenato l’ira della società nerazzurra che ha subito redarguito il belga, minacciandolo di multa e smentendo immediatamente la notizia.
Romelu Lukaku aveva indicato come fossero praticamente tutti coinvolti in questa sospetta malattia che avrebbe addirittura portato alcuni giocatori a perdere i sensi in campo: “Abbiamo avuto una settimana libera a dicembre. Siamo tornati e giuro che 23 giocatori su 25 erano malati. Non è uno scherzo.”
L’Inter ha precisato che i giocatori che sono stati malati in quel periodo erano in tre, De Vrij, Skriniar e D’Ambrosio e non 25 come indicato dal belga che ha subito provveduto ad eliminare il video incriminato nel quale dichiarava lo scoop sull’insabbiamento della situazione.
L’Inter, molto risentita, avrebbe minacciato il giocatore di una multa salata, ma la tempestiva smentita potrebbe aver evitato l’impiego di una punizione nei confronti dell’attaccante.
Di certo una dichiarazione importante e scomodo, figlia anche del cambiamento dei metodi di comunicazione di questo periodo, dove anche solo una diretta Instagram diventa una dichiarazione importante.
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