Non pensate sia finita qui: dopo il mondiale vinto nel 2014 in Brasile, molti pensavano che l’età dell’oro tedesca si approcciasse ad una sua inesorabile fine, un po’ come fece l’Italia nel 2006. Tuttavia il movimento calcistico teutonico non si è fermato e, anno dopo anno, continua a sfornare talenti in continuazione, i quali non hanno molti problemi ha guadagnarsi posti di prestigio nella sempre più divertente e competitiva Bundesliga. Uno di questi diamanti è sicuramente Julian Weigl, centrocampista del Borussia Dortmund che non ha impiegato molto a prendersi la mediana dei gialloneri. In questa stagione (la seconda per lui con questa maglia) ha già totalizzato 36 presenze con un gol all’attivo in Champions League. Il suo talento non è passato inosservato e, secondo molte indiscrezioni, il nuovo direttore sportivo del Milan Mirabelli sarebbe pronto a fiondarsi sul ragazzo tedesco per cercare di rinnovare un centrocampo che manca di qualità e dinamismo da fin troppi anni.
Quella di Weigl è una storia che assomiglia molto a quella di tanti altri talenti grezzi tedeschi: cresciuto in un piccolo club di provincia, comincia anno dopo anno a crescere di livello e non ci è voluto tanto per attirare le attenzioni dei maggiori club nazionali, i cui osservatori lavorano scrupolosamente ogni giorno per individuare i calciatori più talentuosi. Ecco allora che. nel 2010, arriva il trasferimento dello storico Monaco 1860, che gli consente nel 2014 di esordire nella Serie B tedesca con ottimi risultati. Le buone prestazioni gli permettono, l’anno dopo, di diventare addirittura capitano della squadra, sebbene tale titolo gli viene revocato per una serata “Sopra le righe” con i suoi compagni di squadra. Nonostante questo nel 2015 arriva la chiamata del Borussia Dortmund, con il nuovo allenatore Tuchel che gli dà subito fiducia gettandolo nella mischia in molte occasioni.
Julian Weigl è un centrocampista completo, abile sia in fase d’interdizione , sia in impostazione, in possesso di una visione di gioco periferica, sa effettuare dei lunghi lanci di “precisione millimetrica” che sanno smarcare meravigliosamente i suoi compagni. E’ un grande distributore di pallone, un giocatore d’ordine, a volte non molto appariscente, ma il suo stile di gioco dà sempre grande sostanza al manovra della sua squadra e, quando manca, la sua assenza si sente notevolmente. In possesso di una buona tecnica e di una fisicità straripante (è alto quasi 190 cm), non teme assolutamente gli scontri fisici e questo gli permette di recuperare un bel numero di palloni. Non molto veloce, preferisce far correre la palla anziché correre lui; deve migliorare in fase realizzativa, anche perché ha i mezzi tecnici e balistici per realizzare un maggior numero di reti, oltre ad avere dei buoni tempi d’inserimento. Caratterialmente è in possesso di una forte personalità, oltre ad essere grintoso ed determinato mentre tatticamente può essere impiegato in un centrocampo a tre come regista davanti alla difesa, oppure in uno dei posti di una linea mediana a due di un 4-2-3-1, l’importante è che Julian sia sempre inserito nel cuore della manovra e che tocchi il maggior numero di palloni. Per caratteristiche fisiche, tecniche e tattiche, Weigl ricorda molto da vicino un altro giocatore che milita nelle file del Borussia Dortmund, il nazionale tedesco Sven Bender.