Non è il caso di spingersi troppo nei complimenti e nemmeno di esaltare precocemente un tecnico così “giovane”, ma è innegabile che la Juventus che stiamo vedendo ultimamente è quella che assomiglia di più ai sogni tattici di Pirlo. Dopo troppe incertezze, coincise con i pareggi con: Crotone, Hellas e Benevento, la Juventus di Pirlo sembrerebbe aver trovato la quadra giusta, ma perché usiamo il condizionale? Cosa non ci convince della gestione Pirlo? Eppure i risultati giudicherebbero i primi mesi della sua gestione assolutamente positivi aldilà dei pareggi sopracitati. Da un paio di settimane a questa parte anche le prestazioni sembrerebbero convincere. Tutto è apparentemente cambiato dallo 0-3 rifilato dai ragazzi del “Maestro” al Barcellona nella sera dell’8 Dicembre. Uscire con un clean sheet dal Camp Nou è sinonimo di grande solidità difensiva, essa confermata dai numeri del campionato italiano in cui Szczesny e Buffon in 13 giornate hanno raccolto solamente 10 volte la palla dalla loro porta, un dato che fa sorridere e che concede alla Juve di guardare tutte le altre squadre dall’alto verso il basso, almeno in questa classifica. Poi ci sono le “grane”, quelle che riguardano Paulo Dybala ad esempio, diamante grezzo che quest’anno, vuoi per la perfetta coesione tra Morata e Cristiano, vuoi per la non perfetta sincro tra lui e Pirlo non riesce a brillare come gli anni passati. La Juve, lo diciamo sotto voce, sta tornando.
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