Platini: “Infantino si dimetta. Sono stato vittima di un complotto”
Torna carico più che mai Michel Platini, reduce da una squalifica di 4 anni, e si scaglia contro Gianni Infantino e Michael Lauber. Come riportato da Il Corriere dello Sport, Michel Platini è tornato libero da qualsivoglia inibizione ad ottobre scorso dopo aver scontato una squalifica di 4 anni per un pagamento da due milioni di franchi svizzeri (circa 1,8 milioni di euro) ricevuti nel 2011 dall’allora presidente della FIFA, Joseph Blatter, ma per consulenze relative al periodo 1998-2002. Andiamo a vedere cos’ha detto Michel “Le Roi” Platini:
“Infantino è arrivato alla presidenza della FIFA per una sapiente combinazione di circostanze, io credo che dovrebbe rassegnare le dimissioni. Forse Infantino e Lauber si credono intoccabili, credo che certi rapporti siano cominciati a inizio estate 2015 per tenermi fuori dalla corsa per la presidenza della FIFA. Lauber è consapevole di aver attraversato la linea rossa, mentre Infantino dovrebbe dimettersi, ma dal momento che è alla presidenza della FIFA per un’abile combinazione di circostanze, senza averne legittimamente diritto, farà di tutto per restare aggrappato alla poltrona. Il fatto di essere stato vittima di un complotto è ovvio per me. Nel 2016 la presidenza della FIFA avrebbe dovuto essere mia a larga maggioranza, lo sanno tutti. Infantino, che era il mio segretario generale alla UEFA, lo sapeva meglio di chiunque altro. Tuttavia, come hanno rivelato numerosi articoli di stampa, sembra che Gianni Infantino abbia sapientemente combinato, all’inizio dell’estate 2015, per assicurarsi che fossi escluso dalla gara per la presidenza della FIFA, da accordi ad hoc dietro le quinte”.
Il comitato giudiziario dell’assemblea federale svizzera quest’oggi deve decidere sulla possibile apertura di una procedura di licenziamento per il procuratore Michael Lauber.
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