Megan Rapinoe, calciatrice statunitense, femminista ed esponente del movimento LGBTQ+, ha parlato ai microfoni di Marca:“Il 2019 è stato un anno incredibile per il calcio femminile. Mi dispiace per quelli che se ne sono accorti solo in questo momento, ma li perdoniamo. Durante il Mondiale lo spettacolo è stato incredibile, adesso dobbiamo passare allo step successivo. Non sentiamo di avere lo stesso rispetto che hanno gli uomini da parte della FIFA. Abbiamo dimostrato di poter offrire un bello spettacolo, ora è il momenti che le istituzioni facciano un passo avanti verso l’uguaglianza”.
Sulla sua omosessualità: “Essendo statunitense e omosessuale so cosa significa guardare la bandiera e sentire che non sta proteggendo tutti i miei diritti. Mi motiva il fatto che ci sia tanta gente che come me lotta per conquistarli. Per me essere omosessuale e aver giocato il Mondiale durante il mese del Pride è stato fantastico”.
Sul presidente degli Stati Uniti Donald Trump, con cui Rapinoe si è scontrata spesso: “Il suo messaggio esclude tante persone. Esclude me, esclude le persone come me, le persone di colore, esclude anche statunitensi che forse lo appoggiano. Non c’è nessun posto in cui vorrei stare, neanche in corsa per la presidenza. Mi dispiace, ma sono occupata”.
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Nel podcast tematico sulla Serie A questa settimana abbiamo parlato dei nuovi acquisti dell’Inter: Young, Moses ed Eriksen, tutti e tre provenienti da squadre di Premier League, dunque un calciomercato simile a quello fatto dal duo Marotta-Ausilio già in estate. L’Inter di Conte ora ha tre nuove frecce nella propria faretra, ma cosa possono dare i nuovi arrivati ai nerazzurri? Corsa, dinamismo, tecnica ed esperienza sicuramente, ma basteranno per arrivare alla vittoria del tricolore?



