Conferenza stampa Andreazzoli – Il tecnico del’Empoli, Aurelio Andreazzoli interverrà nella giornata di oggi, alle 13.30, in conferenza stampa in vista del prossimo impegno di campionato.
Domani alle 15.00, infatti, la squadra toscana incontrerà il Frosinone di mister Baroni, per il match valido per la 28° giornata (qui le probabili formazioni di Empoli-Frosinone) di Serie A. Vi ricordiamo che potrete seguire la radiocronaca della partita grazie a Radiogoal24 andando sulla sezione radio o sulla nostra pagina Spreaker. Seguite LIVE le sue parole. Per aggiornare la diretta basta premere F5!
Sulla partita di domani:
“Noi vogliamo i tre punti, a prescindere dal nostro avversario che comunque ha cambiato allenatore e conosco bene. Spero che il Castellani ci dia una spinta ma non posso prevedere come andrà domani, sia noi che il Frosinone abbiamo bisogno di vincere e fare tre punti. Con Baroni fanno 1,3 punti di media in trasferta, è tanta roba”.
Sul suo ritorno:
“Io sono venuto qua a dicembre del 2017 e lo so quanta fatica abbiamo fatto con la società e con i calciatori, ma anche col pubblico e la partecipazione che ci ha messo per arrivare a questo punto. Noi vogliamo difendere la categoria, siamo convinti di rimanere in Serie A a tutti i costi. Per rimanere in questa categoria dobbiamo confrontarci con tutti. Io e i miei calciatori ci siamo meritati questa categoria e vogliamo mantenerla ad ogni costo, ce lo meritiamo e speriamo che domani possa venire tanta gente”.
Sulla corsa salvezza:
“Se l’Empoli fa l’Empoli ha buone chance di uscire da questa situazione. Dobbiamo guardarci in casa, essere noi stessi e pronti a sacrificarci ancora di più. Tutti quanti dobbiamo tirare il carro, nell’interesse comune. Così l’Empoli diventa più forte di quello che è e si gioca le sue chance. Guardiamo solamente a noi”.
Sugli interpreti:
“Oggi qualche dubbio ce l’ho, a differenza del passato. C’era da inseguire una filosofia dell’allenatore ma con una realtà che era cambiata. Non voglio allontanarmi dalla mia idea ma devo fare i conti con la realtà. Ma non possiamo fare stravolgimenti, non c’è neanche la necessità di farli”.
Sullo spirito:
“Ieri sono arrivato nello spogliatoio e ho parlato di questo con i ragazzi. Quando vuoi confrontarti e non hai paura di nessuno, è tanta roba. Quel pilastro lì da costruire è difficile, e se ci riesci ti vogliono mesi. Serve quella mentalità che ha il nostro pubblico: non si accontenta. Questa è la mia mentalità, io voglio fare le cose in grande e bene. Perché so che così facendo ho dei vantaggi”.
Su Ucan al posto di Zajc:
“L’ho visto in crescita, anche a Napoli ricordo bene che giocò una gran partita. Zajc faceva un casino della Madonna ma scombinava, era il classico trequartista che piace a me. Ucan ha altre, ottime, caratteristiche che forse ora la squadra ha bisogno in altra maniera. L’ho comunque trovato ulteriormente migliorato”.
Sui volti nuovi:
“Vedendone lo sguardo, mi piacciono. Anche chi non conoscevo o avevo visto meno. Sono disponibili”.
Sul compromesso gioco-difesa:
“Il mio ruolo non è di rendere bella una squadra ma produttiva, quindi metterla in condizione di poter fare gol. Da quel momento, il mio lavoro da allenatore è soddisfacente. Siamo stati poco produttivi e magari poco realizzativi, o poco fortunati. Di questo devo essere contento e ripartire per continuare il lavoro. Dopo poi c’è da fare altre valutazioni, se difendi e subisci meno e più facile. Escluso Napoli non ricordo situazioni di difficoltà difensiva. Di sicuro non è l’estetica che mi interessa”.



