Napoli ed Inter sono fuori dalla Champions League: fatale il Liverpool per Ancelotti, che vince 1-0 grazie a Salah e ad un super Alisson; Inter che pareggia 1-1 in casa col PSV e lascia il secondo posto nel girone al Tottenham, che allo scadere ha trovato il gol del pareggio contro il Barcellona.
È una serata tremenda per il calcio italiano, che fino a due ore fa pensava di poter fare finalmente all-in: avrebbe fatto bene per il ranking, per l’immagine del nostro campionato e per alzarne il livello. Con la qualificazione arrivano milioni (tanti) e prestigio.
Il Napoli è uscito a testa alta: si è dovuto arrendere contro uno dei portieri più forti al mondo, un Alisson in forma strepitosa, e contro un girone dal quale era difficile uscire vittoriosi. PSG e Liverpool sono due corazzate: il Napoli ha in parte buttato la qualificazione, in parte può ritenersi soddisfatto del percorso fatto.
Il caso dell’Inter, seppur simile per quanto riguarda il girone (passare con Barcellona e Tottenham era considerata un’utopia al momento del sorteggio), è diverso: gli uomini di Spalletti non sono riusciti ad andare oltre ad un pareggio contro un più debole PSV Eindhoven. Un suicidio sportivo.
Aldilà di ogni valutazione, il calcio italiano ne esce con le ossa rotte e decisamente ridimensionato.