Cinque punti nelle ultime quattordici partite e un pericolosissimo 17° posto in classifica, a soli tre punti dall’Hellas e uno dal Crotone: è questo il terribile bilancio del Chievo Verona di Maran, ingarbugliato in una crisi cominciata ad inizio dicembre con il 5-0 inflitto dall’Inter. Dopo quella partita, i clivensi hanno reagito d’orgoglio pareggiando a reti bianche contro la Roma, per poi staccare completamente la spina e raccogliere ben dieci sconfitte (tra cui quelle contro Crotone, Hellas e Benevento), un pareggio e una vittoria. Che la decima stagione consecutiva in Serie A possa essere l’ultima per i gialloblu? Cosa può essere successo a una squadra che a inizio campionato pareva in salute e con un tasso tecnico maggiore rispetto alle dirette concorrenti?
I numeri in attacco:
I clivensi hanno il 4° peggior attacco del campionato: con i soli 25 goal segnati (quanti i cugini dell’Hellas), hanno fatto meglio solo del Sassuolo (18), del Benevento (19) e del Genoa (21). Il problema viene subito a galla dando un occhio alle statistiche: il capocannoniere, cioè Roberto Inglese, è a quota 9 goal, mentre sotto ci sono una serie di giocatori che sono andati in rete due volte. Quindi, oltre all’attaccante italiano, Maran non è riuscito a trovare una punta che riesca a segnare con una certa costanza: i vari Pucciarelli (2 goal), Stepinski (2 goal), Meggiorni (0 goal) e Pellissier (1 goal), hanno superato tutti almeno le 13 presenze e quindi hanno avuto la possibilità di far coppia con il futuro giocatore del Napoli e trovarci un po’ di feeling. Oltre a doversi salvare, la squadra di Campedelli dovrà pensare anche a un sostituto degno di Inglese per la prossima stagione. Al momento, sembra però poter contare ancora su di lui.
I numeri in difesa:
L’esperta difesa del Chievo, rinfrescata dalla presenza di Bani e Tomovic, è ancora il punto forte di questa squadra, nonostante i risultati ottenuti negli ultimi tre mesi: con i 47 goal subiti, i ragazzi di Maran sono la 15° difesa del campionato, facendo meglio di tutte le altre dirette concorrenti alla corsa salvezza (Benevento, Hellas, Crotone, SPAL e Sasssuolo). Maran è riuscito ad alternare bene Gamberini e Dainelli con i compagni, provando in più occasioni, e anche con discreti risultati, la difesa a 5 al posto di quella a 4. E’ vero che considerando i numeri degli anni passati e dell’inizio del campionato si nota una parabola discendente, ma la mancanza di risultati positivi e la pressione delle squadre dietro ai gialloblu, può comprensibilmente portare a uno stato emotivo non lucido. Il problema non sembra essere tanto nelle retrovie, quanto in un centrocampo fuori forma e un attacco sterile.
Un centrocampo sottotono:
Tralasciando Giaccherini, che è arrivato a gennaio proprio con la motivazione di rendere brillantezza al centrocampo, Maran si è trovato in difficoltà a costruire una vera idea di gioco. Lo specchio del reparto potrebbe essere la stagione anonima di Birsa, sempre protagonista nella stagioni passate e silenzioso e poco esuberante nell’arco di questo campionato. I soli 2 goal segnati non bastano a soddisfare le prestazioni che la società si aspetta da un giocatore con le sue qualità.