Continua la ricerca dell’Inter di un terzino affidabile in vista della prossima stagione. Secondo la nuova linea societaria di Suning, la dirigenza nerazzurra sta cercando un giocatore possibilmente italiano, che permetta alla squadra di fare il salto di qualità nel ruolo in cui la rosa allenata da Pioli non ha mai trovato un protagonista. Secondo le indiscrezioni, oltre a Matteo Darmian (obiettivo dell’Inter da almeno due sessioni di mercato), il nuovo nome sul taccuino di Ausilio è quello di Davide Zappacosta, terzino destro del Torino. Ma su quale dei due giocatori devono puntare i nerazzurri?
Darmian è probabilmente un giocatore già pronto. Per il 27enne cresciuto nelle giovanili del Milan, l’esperienza al Manchester United e i tre anni più sulla carta d’identità rispetto all’ex Atalanta hanno sicuramente un peso non indifferente. E’ vero che l’amore con la maglia dei Red Devils non è mai sbocciato (57 presenze in due stagioni), ma è risaputo di come l’anima di alcuni giocatori venga forgiata da esperienze come questa e cioè quella di non essere al centro del progetto di una società. Le buone prestazioni con la maglia dell’Italia, sembrano far pensare che all’ex Torino basti un pò di continuità e un pò più di fiducia per tornare ai livelli dei tempi passati sotto la guida di Ventura. Inoltre Darmian può giocare su entrambe le fascie senza molti problemi.
Per quanto riguarda Zappacosta, il terzino sta facendo un buon campionato. Le prestazioni del 24enne stanno migliorando esponenzialmente dalla prima stagione da titolare con la maglia dell’Atalanta, che gli fece meritare proprio la chiamata del Torino. Nel novembre dello scorso anno è anche arrivata la prima chiamata in Nazionale da parte del suo ex allenatore. Inoltre, costerebbe qualche milione in meno del suo collega in Premier League. Ma, per i nerazzurri, Zappacosta sarebbe più una scommessa che una garanzia. E di scommesse sui terzini, la società nerazzurra ne ha già fatte, nessuna andata a buon fine. Per concludere, anche dal punto di vista tattico sarebbe meno duttile: infatti, durante la sua carriera ha sempre giocato sulla fascia destra, a parte rari casi eccezionali.