A Saint-Etienne va in scena il primo ottavo di finale di Euro 2016. Dopo 120 minuti pieni di emozioni, la Polonia passa il turno e va ai quarti di finale grazie al rigore decisivo di Krychowiak. Per la Svizzera fatale l’errore dagli undici metri di Xhaka.
LA CRONACA:
Parte subito forte la Polonia e dopo soli 29 secondi arriva la prima clamorosa occasione: su un errore in disimpegno del portiere svizzero e di Djourou, la Polonia recupera palla al limite dell’area ma Milik non riesce a centrare la porta a portiere battuto. In generale il pressing polacco nei primi minuti di gioco non permette agli uomini di Petkovic di sviluppare il proprio gioco. Al sesto minuto altra occasione per Milik di testa su un cross morbido di Grosicki: facile la parata di Sommer. Prima reazione svizzera al minuto nove: cross di Shaqiri dalla sinistra che pesca l’inserimento di Dzemaili, ma il suo tiro finisce sull’esterno della rete. Meglio la Polonia nei primi venti minuti, la Svizzera si limita a contenere e a provare qualche ripartenza. In queste prime fasi di gioco Lewandowski arretra la sua posizione facendo quasi da trequartista, liberando gli spazi per favorire l’ingresso in area dei suoi compagni di squadra. Al venticinquesimo minuto conclusione di Rodriguez da fuori area: la palla finisce lontano dalla porta difesa da Fabianski. Al ventinovesimo altra grande occasione per la Polonia: su corner calciato da Milik, Krychowiak colpisce di testa da solo al limite dell’area piccola, ma il suo tiro finisce largo. Grosicki va vicino al gol al trentesimo minuto con un tiro a giro che termina alto sopra la traversa dopo una ripartenza veloce ispirata da Lewandowski. In questa fase la partita è equilibrata, ma è la Polonia ad avere le occasioni migliori: al trentatreesimo ancora Milik spara alto da buona posizione sul cross di Blaszczykowsky. La Svizzera si rende pericolosa su palla inattiva, come testimoniato dal colpo di testa di Schar al trentacinquesimo minuto. Il difensore non riesce però a dare forza, nonstante l’assenza di marcatura, e il tiro finisce debolmente tra le braccia del portiere. Dzemaili, il migliore dei suoi fino a questo punto, prova con il sinistro: la sua conclusione deviata è messa fuori da Fabianski. Sul seguente calcio d’angolo pericolo sventato dalla difesa polacca sulle sponde di Djourou. Ma il ribaltamento di fronte è fatale per la nazionale elvetica: su rilancio di Fabianski, Grosicki guida il contropiede (aiutato da un paio di rimpalli fortunati), mettendo in mezzo una palla d’oro per Blaszczykoswsky. L’esterno della Fiorentina non sbaglia e trova il gol trafiggendo sotto le gambe Sommer al minuto trentanove. Vantaggio meritato della Polonia alla fine dei primi quarantacinque minuti.
Nessun cambio alla ripresa del gioco, nonostante la prestazione evanescente di Seferovic poteva far pensare al contrario. Buon inizio di secondo tempo di Shaqiri, adesso schierato da trequartista a supporto dell’unica punta, che sembra essersi svegliato dal torpore che ha caratterizzato i suoi primi quarantacinque minuti. La Svizzera sempre pericolosa da calcio d’angolo al quarantaseiesimo, ma la difesa riesce a liberare. Al quarantanovesimo minuto ennesima percussione di Grosicki: la palla finisce sui piedi di Lewandowski che da fermo prova a sorprendere il poriere con un tiro “di punta”: facile la parata di Sommer. Altra occasione per Shaqiri, che prova il tiro potente dal limite dell’area respinto da Fabianski con i pugni. Gli elvetici provano ad alzare il ritmo, le due squadre si allungano e dunque si moltiplicano le occasioni da gol. Blaszczykowsky recupera palla sul disimpegno sbagliato dai centrocampisti svizzeri e prova la conclusione sul palo lontano: Sommer riesce a deviare in calcio d’angolo. Al cinquantacinquesimo prima ammonizione del match per Schar, autore di un brutto intervento su Robert Lewandowski a centrocampo, con l’attaccante del Bayern Monaco costretto a chiedere l’ausilio dei medici. Al cinquantottesimo minuto entra Embolo al posto di Dzemaili, passando così al 4-4-2. Meglio la Svizzera in questi primi venti minuti del secondo tempo, la Polonia aspetta il momento giusto per provare a ripartire. Altro cambio per Petkovic: al settantesimo entra Derdiyok al posto di Mehmedi. Al settantaduesimo bella punizione di Rodriguez dai 25 metri: serve un super Fabianski per togliere la palla dall’incrocio dei pali. Minuto settantotto: Svizzera vicinissima al pareggio con Seferovic che colpisce la traversa sugli sviluppi di una palla inattiva. Fabianski non avrebbe potuto far nulla. Forcing finale dei rossocrociati alla disperata ricerca del gol del pari per portare quantomeno la partita ai supplementari. La Polonia adesso soffre. Al minuto ottantuno arriva il pareggio della Svizzera con un capolavoro di Shaqiri: mezza rovesciata da fuori area che batte Fabianski trovando così l’uno a uno. Si tratta senza dubbio del gol più bello visto finora ad Euro 2016. Al termine dei novanta minuti il punteggio rimane in parità. Saranno dunque necessari i tempi supplementari per scoprire chi accederà per primo ai quarti di finale.
Iniziano i tempi supplementari: la Svizzera a trazione anteriore impedisce alla Polonia di controllare il gioco come nel primo tempo. I giocatori polacchi sembrano ormai stanchi dopo 90 minuti senza aver effettuato alcuno cambio. Ancora Shaqiri, sulle ali dell’entusiasmo, al novantacinquesimo prova il pallonetto dal vertice sinistro dell’area di rigore: palla di poco fuori. Al minuto 101 primo cambio per la Polonia: entra Jodlowiec al posto di Maczynski. Ritmi bassi in questo primo tempo supplementare, con le squadre attente a non scoprirsi. Al centotreesimo esce uno dei protagonisti del match: Grosicki lascia il posto a Peszko. I primi quindici minuti supplementari finiscono senza particolari emozioni: vince la paura delle due squadre. Inizia il secondo tempo supplementare con la Svizzera che sembra cercare il gol decisivo con maggiore convinzione, anche se le occasioni vere e proprie latitano. Shaqiri è senza dubbio l’uomo più ispirato dei suoi: i suoi dribbling creano sempre potenziali occasioni da gol, con i difensori polacchi che non riescono a contenerlo efficacemente. Pazdan rimedia un’ammonizione nel tentativo di fermare Derdiyok. Al centododicesimo minuto serve un miracolo di Fabianski per respingere in calcio d’angolo il colpo di testa di Derdiyok a colpo sicuro. La superiorità della Svizzera in questa fase è netta, con i calciatori polacchi che provano a resistere per portare il match ai calci di rigore. Altra occasione per la Svizzera al minuto centodiciassette, con Derdiyok che non riesce a colpire bene sul cross di Seferovic. La conclusione, rimpallata, finisce tra le braccia del portiere. Assenti in questa fase Milik e Lewandowski, incapaci di far salire la squadra. Brivido per la Svizzera al minuto centodiciannove: Piszczek non riesce a trovare il pallone sul cross proveniente dalla destra grazie all’ottima copertura di Rodriguez. Finiscono così i tempi supplementari sul punteggio di uno a uno. Si va ai calci di rigore.
Lichtsteiner batte il primo rigore e non sbaglia. Lewandowski trova l’incrocio trasformando così il suo rigore. Xhaka sbaglia mandando il pallone largo. Milik realizza e porta avanti la Polonia. Shaqiri spiazza il portiere. Glik non sbaglia dagli undici metri. Schar con freddezza realizza il rigore. Blaszczykowsky segna il suo rigore. Rodriguez tiene vive le speranze dei suoi. Krychowiak manda la Poolonia ai quarti di finale realizzando il rigore decisivo.
LE PAGELLE:
Svizzera (4-2-3-1): Sommer 5,5, Lichtsteiner 6 Schar 6, Djourou 6, Rodriguez 6,5, Behrami 6,5 (dal 76′ Fernandes 6), Xhaka 5, Shaqiri 7,5, Dzemaili 6,5 (dal 58′ Embolo 6), Mehmedi 5,5 (dal 70′ Deridiyok 6), Seferovic 5,5
Polonia (4-4-2): Fabianski 7 , Piszczek 6, Glik 6, Pazdan 6, Jedrezejczyk 5,5, Blaszczykowsky 7, Krychowiak 6,5, Maczynski 6 (dal 101′ Jodlowiec), Grosicki 7 (dal 103′ Peszko), Milik 5,5, Lewandowski 5,5