Durante la nostra trasmissione radiofonica, GoalCafè, è intervenuto ai nostri microfoni il direttore del Quotidiano Sportivo, Enzo Bucchioni, rilasciando alcune dichiarazioni in esclusiva per noi.
Direttore che succede a questo Milan?:
Ce lo chiediamo dall’inizio del campionato, ieri sera contro l’Alessandria, squadra di Serie C che con tutte le motivazioni che ha contro una grande, sinceramente tutti ci aspettavamo qualcosa di più, una garà più intensa, con più determinazione, magari con un Balotelli migliore. Mihajlovic era evidentemente nervoso in panchina e ci sono troppe cose che non tornano. Questo Milan è stato prima costruito male, perché è inutile comprare attaccanti su attaccanti quando non ha un centrocampista di ricevimento e di qualità che ti possa far giocare come non giochi da tanto tempo. La situazione societaria non aiuta l’allenatore ed è destabilizzante per lui, Berlusconi pensa sempre all’allenatore suo e certe cose interferiscono con il mister. Credo che se non hai la personalità come Ancelotti, tutte le volte ti trovi in difficoltà in situazioni del genere. Questa è una squadra che non riesce a fare quello che gli chiede l’allenatore, questo è il problema. La squadra è troppo molle e non rispecchia la mentalità di Mihajlovic.
Come giudica la prestazione di Mario Balotelli?:
Gli do un voto di 5 e mezzo/6, ma il problema non è lui perché cosa c’è da aspettarsi da Balotelli? Un giocatore che è stato fuori per molto tempo e lo scorso anno ha giocato comunque poco e non è in condizione. Balotelli ha fisicità e scatto nel breve, tutte quelle qualità che non possono venir fuori se sei fuori forma. A lui do delle attenuanti perché è il lontano parente del giocatore che è stato e speriamo che per il Milan che ritorni il Balotelli accettabile, ma questo implica il ritorno del vero Milan.
Vede una crescita in Romagnoli?
Si si, la vedo sin dall’inizio. Alcuni si stavano interrogando se erano stati spesi bene quei soldi per acquistare questo giocatore e io credo di si. Bisogna dargli tempo, lui è un ragazzo giovane per un ruolo così difficile, non può guidare lui la difesa, ci fosse affianco un giocatore esperto o se Alex fosse un pochino più giovane può dargli una mano. Sicuramente in prospettiva può diventare uno dei migliori, ha anticipo, buoni piedi e personalità, non c’è dubbio che questo sia il vero affare del Milan dell’anno scorso. Insisto a dire però che non dovevano assolutamente comprare Luiz Adriano ma puntare su di un centrocampista perché Montolivo non è un leader, gli altri centrocampisti non hanno la qualità e da li che il Milan dovrà ripartire.
Per quanto riguarda l’Alessandria, noi pensiamo che loro ci credano e possano arrivare in finale, è d’accordo?:
Perché no!? L’Alessandria, anche se ieri un po meno, in tante partite io l’ho vista chiudersi benissimo e ripartire in contropiede con grande capacità di far male. Per il ritorno può nascere una partita molto difficile per i rossoneri. Se il Milan non si mette in testa di attaccare e dimostrare tutto quello che non hanno dimostrato ieri, può diventare una partita molto pericolosa per loro visto che l’Alessandria ha dimostrato di avere giocatori importanti, di costruire una buona trama di gioco e non sono arrivati li per caso. San Siro può essere quell’ambiente che ti taglia le gambe o che ti da un adrenalina importante che può addirittura farti superare i tuoi limiti, dunque sarà una partita molto aperta in virtù di quello che hanno fatto fino ad oggi e di un Milan che non riesce a trovare gioco.
Come vede l’acquisto da parte della Roma di El Shaarawy?:
Attorno ad El Shaarawy ci sono tante storie a cui deve rispondere lui, se il giocatore riesce a ritrovare quella concentrazione, quella voglia di fare che aveva al Milan dei primi tempi, può tornare utile alla Roma e alla Nazionale, facendo pentire il Milan di aver fatto questa operazione. Però ultimamente il giocatore ha faticato anche in Francia, ha avuto un’involuzione prima mentale e poi comportamentale perché c’è chi racconta che gli allenamenti non erano così intensi, forse quei grandi mesi di esaltazione su di lui lo hanno fatto andare fuori dalla terra e ora se dovesse ritrovare l’umiltà, la voglia come 4 anni fa, può tornare a certi livelli. Il suo di livello non si discute perché sa fare tutto, dalla fase offensiva a quella difensiva, bisogna capire se è in grado di applicarle e di rendersi a disposizione della squadra.