Mancano poche ore all’inizio dei Campionati europei itineranti che in parte verranno giocati anche a Roma. In vista della partita inaugurale tra Italia e Turchia che andrà in scena venerdì 11 giugno alle ore 21 davanti ai 18.000 tifosi presenti all’Olimpico, cresce l’interesse nei confronti delle scelte di Roberto Mancini che, però, non dovrebbe concedere clamorose sorprese.
Cresce l’attesa per l’esordio contro la Turchia
Reduce da 27 risultati utili consecutivi, a tre gare dal record all-time dell’Italia di Pozzo, la Nazionale di Roberto Mancini continua a lavorare duramente nel ritiro di Coverciano in vista dell’imminente inizio dei Campionati europei. Cresce l’attesa nei confronti della squadra del tecnico di Jesi che nella partita inaugurale Italia-Turchia si giocherà una buona fetta del passaggio agli ottavi di finale. Vincere la partita contro i turchi sarebbe fondamentale per un infinito ordine di motivi, ma soprattutto consentirebbe a Insigne e compagni di approcciare ai successivi incontri contro Svizzera e Galles con la tranquillità di chi non ha il disperato bisogno di vincere a tutti i costi. Ma quale sarà l’11 titolare a cui si affiderà Mancini? Dalle ultime amichevoli è emerso che l’allenatore marchigiano abbia le idee piuttosto chiare e che difficilmente si discosterà molto dalla formazione che ha recentemente vinto per 4-0 contro la Repubblica Ceca. Donnarumma in porta è sicuro del posto, così come Emerson Palmieri, Chiellini, Bonucci e Florenzi, che dovrebbero formare la linea difensiva a quattro. A centrocampo Jorginho e Barella sono certi di una maglia da titolare, Verratti è ancora in dubbio mentre Pellegrini e Pessina scalpitano per ritagliarsi un ruolo da protagonisti. In attacco, invece, il tridente offensivo dovrebbe essere formato da Insigne, Berardi e Immobile, che hanno trovato un’ottima intesa e che sembrano essere gli uomini chiave della squadra azzurra.
L’importanza dei subentranti
In una competizione per Nazionali in cui si gioca ogni tre giorni e non c’è materialmente il tempo per recuperare tra una partita e l’altra, un ruolo decisivo lo giocano le riserve, o per meglio dire coloro che non trovano spazio nell’11 titolare. Dando un’occhiata alla lista dei 26 convocati da Roberto Mancini, notiamo come siano diverse le frecce nell’arco del tecnico marchigiano, il quale potrà permettersi il lusso di operare un vasto turnover. Federico Chiesa pare essere l’uomo destinato a fare la differenza da subentrante, con la sua freschezza fisica e il suo dinamismo che potrebbero letteralmente spaccare la partita quando le difese avversarie iniziano ad accusare la stanchezza. Anche Spinazzola, che può operare sia sulla destra che sulla sinistra, è un altro giocatore che potrebbe risultare fondamentale ai fini dei successi azzurri e la sensazione è che se dovesse recuperare appieno dall’infortunio muscolare che lo tormenta da un mese potrebbe anche insidiare Emerson Palmieri per una maglia da titolare. Il vero jolly, invece, sarà Giacomo Raspadori, che potrebbe essere una delle rivelazioni di tutta la rassegna continentale.
La Nazionale di Roberto Mancini è ormai pronta ad affrontare la nuova avventura e chissà che gli azzurri non possano riuscire nell’impresa di riportare a casa il trofeo continentale a distanza di 53 anni dall’ultima volta.