Scudetto 1914-1915, continua lo scontro tra Lazio e Genoa

Scudetto 1914-1915, continua lo scontro tra Lazio e Genoa.

In tema di sospensioni e annullamenti di campionati, oltre a quello attuale, rimane ancora in ballo una vecchia diatriba sull’assegnazione di uno degli scudetti degli albori della nostra Serie A, quello del 1914-1915, assegnato al Genoa nonostante il campionato sia stato interrotto a causa della guerra. La questione è stata sollevata negli ultimi anni dalla Lazio, la quale all’epoca vinse il girone del centro-sud.

In queste giornate sono continuate le ricerche da parte dei due club per trovare più prove possibili sulla regolare assegnazione dello scudetto. La prima in questi giorni è arrivata dall’avvocato Mignogna, che cura gli interesse della Lazio, il quale ha dichiarato che lo scudetto non è mai stato assegnato sul campo: “Il girone finale fu disputato dal Torino, dall’Internazionale, dal Milan e dal Genoa ma, con lo scoppiare della guerra con l’Austria, fu sospeso alle ultime gare. Venne, dopo la guerra, attribuito al Genoa Club“.

In difesa del Genoa è intervenuto lo storico Giancarlo Rizzoglio: “L’Almanacco dice chiaramente che il campionato di prima categoria, a sistema regionale, si è svolto tra le 36 squadre individuate tra quelle partecipanti nel Nord Italia divise in sei gruppi, e non si fa riferimento ai campionati del Centro e del Sud. Questo prova che all’atto dell’assegnazione del titolo italiano, si prese in considerazione esclusivamente il campionato del Nord Italia, per le note e comprovate ragioni di netta superiorità tecnica che questo aveva

Pronta la risposta dell’avvocato Magnogna che ha analizzato proprio questo punto, sottolineando che il Genoa va considerato campione del Nord e non a livello nazionale, visto che il titolo doveva essere assegnato giocando una finale tra Genoa e Lazio, tra Nord e Sud.

La questione, andrà avanti, intanto a FIGC già nel 2016 aveva istituito una commissione di saggi, che aveva suggerito alla Lazio di richiedere l’assegnazione ex aequo del titolo 1914-15. In più nel giugno scorso, sempre la federazione ha formato un altro pool di esperti a cui è stato affidato il compito di analizzare i casi dei titoli contesi.

 

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Nel podcast tematico sulla Serie A questa settimana abbiamo parlato dei nuovi acquisti dell’Inter: Young, Moses ed Eriksen, tutti e tre provenienti da squadre di Premier League, dunque un calciomercato simile a quello fatto dal duo Marotta-Ausilio già in estate. L’Inter di Conte ora ha tre nuove frecce nella propria faretra, ma cosa possono dare i nuovi arrivati ai nerazzurri? Corsa, dinamismo, tecnica ed esperienza sicuramente, ma basteranno per arrivare alla vittoria del tricolore?

 




L’importanza di Caicedo

La Lazio soffre ma riesce lo stesso a conquistare un punto prezioso; i ragazzi di Inzaghi, in pieno recupero, fermano la Juventus confermando di essere una squadra forte, solida e che non molla mai. In assenza di Immobile, positivo al coronavirus, ci ha pensato il solito Felipe Caicedo. L’attaccante 1988 ha segnato, come ormai suo solito, all’ultimo respiro; un vero e proprio marco di fabbrica del numero venti biancoceleste che era già risultato decisivo settima scorsa contro il Torino e nella sfida di Champions con lo Zenit. Tre gol che sono valsi cinque punti; da una stagione a questa parte la Lazio ha trovato in Caicedo il miglior dodicesimo uomo.

Tutte le squadre avrebbero bisogno di un giocatore come Caicedo, ragazzo disponibile, consapevole di partire dietro nelle gerarchie di Inzaghi ma sempre pronto a dare il proprio contributo una volta chiamato in causa. La Lazio, giustamente, se lo gode usandolo come arma letale nei finali di gara; questo perché l’ecuadoregno, quando entra in campo, sfrutta tutta la propria forza fisica (abbinata ad una discreta qualità come mostra il gol ai bianconeri) per irrompere nelle difese avversarie senza possibilità di essere fermato. Giocatore unico nel suo genere e infatti Roma, Inter e la stessa Juventus non hanno una riserva di questo valore in grado di far riposare i vari Dzeko, Lukaku e Cristiano Ronaldo.

Dove può arrivare questa Lazio? Difficile dirlo considerando che siamo ancora agli inizi e questo è un campionato particolare sia per l’assenza di tifosi sia per il ritmo serrato con cui si scende in campo. La cosa certa è che questa squadra non muore mai e sarà difficile da affrontare per chiunque perché, oltre ad un undici decisamente competitivo (come mostrato nella scorsa stagione), può contare sul miglior dodicesimo uomo che ci sia in Serie A: Felipe Caicedo, l’uomo dai goal nel finale.




Lazio, continua il lavoro sui rinnovi: il prossimo sarà Acerbi

Lazio, continua il lavoro sui rinnovi: il prossimo sarà Acerbi

Claudio Lotito ed Igli Tare hanno le idee chiare: bisogna mantenere il nucleo di queste ultime due stagioni per provare stabilmente a lottare per le prime posizioni. Così durante la pausa si sono intensificati i contatti per i rinnovi di Milinkovic, Immobile, Luis Alberto, Luiz Felipe ed ora anche Acerbi. Per Milinkovic si tratterebbe del terzo rinnovo in tre stagioni, Luis Alberto ha dichiarato che l’accordo con la società già è stato trovato, ma la crisi sanitaria ha impedito a le due parti di mettere il tutto nero su bianco. Per quanto concerne il difensore ex Sassuolo la situazione è questa: Acerbi ha un contratto in scadenza nel 2023, ma la società ha intenzione di rinnovarlo fino al 2024 e di ritoccare l’ingaggio del difensore, che andrebbe a guadagnare 2,5 milioni a stagione, un aumento di 700 mila euro rispetto all’attuale contratto. Tutto lascia pensare che l’accordo si troverà rapidamente e probabilmente Acerbi è destinato a chiudere la carriera in biancoceleste, considerando che nel 2024 avrà 36 anni.

 

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Lazio, Lotito promette un super-premio scudetto. Psg su Milinkovic

Lazio, Lotito promette un super-premio scudetto. Psg su Milinkovic

Secondo il Corriere dello Sport, Claudio Lotito avrebbe fatto una promessa importante ai giocatori della Lazio per quanto riguarda il premio Scudetto: 10 milioni in caso di vittoria del campionato. Inizialmente erano stati pattuiti come premio complessivo, comprendendo qualificazione in Champions League, Europa League e Coppa Italia, ma essendo stata la Lazio esclusa dalle competizioni a eliminazione diretta, il presidente avrebbe deciso di destinare tutto per la Serie A. Resta da chiarire se siano netti o lordi, ma in ogni caso si parlerebbe di un totale di 400mila euro circa a calciatore. Ragion per cui, all’annuncio di Lotito lo scorso 18 maggio, al centro tecnico biancoceleste ci sarebbero state scene di tripudio. Per Simone Inzaghi il premio lieviterebbe di altri 100mila euro.

 

Sul fronte mercato, il Psg proverà in tutti i modi ad arrivare a Milinkovic-Savic. Dalla Francia infatti arrivano notizie a conferma del fatto che il ds Leonardo stia per tornare alla carica per il biancoceleste. Secondo quanto riportato da le10sport.com, il club francese dovrà prima risolvere alcuni contratti, come quello di Icardi e Thiago Silva, e poi potrà pensare alla trattativa per il gioiello della Lazio. 100 milioni è la cifra da cui parte la Lazio, ma il Psg vorrebbe chiudere l’accordo a circa 60/70 milioni.




Nesti: “Tre nodi da sciogliere sul mercato, e gli “strani” sospetti di Lotito”

Nesti: “Tre nodi da sciogliere sul mercato, e gli “strani” sospetti di Lotito”

Tramite il suo profilo Twitter Carlo Nesti spesso commenta l’attualità e gli sconvolgimenti del mondo del calcio, e nell’ultima settimana ha dedicato due post alla Lazio di cui uno, più specificatamente, al presidente Claudio Lotito. Il primo è datato 19 maggio e riguarda il calciomercato biancoceleste, mentre il secondo concerne, come detto, il patron ed i suoi “sospetti” riguardanti la gara tra Juventus ed Inter.

Tweet del 26-05-2020

“Lotito sa farsi applaudire, sul campo, per le imprese della sua Lazio. Ma sa anche farsi disapprovare, fuori campo, per le imprese della sua lingua. “La Gazzetta dello Sport” di oggi ne ha criticato il complottismo, nei riguardi della Juventus, sottolineando, in casa biancoceleste, i rigori a favore, 13, rispetto a quelli a sfavore, 4. Ma l’”Arbitrometro” di Massimo Fiandrino, che sintetizza la “moviola” di ogni lunedì del massimo quotidiano nazionale, va oltre, perché conteggia gli errori dei fischietti nelle singole partite. Ebbene: al momento della interruzione del campionato, nella Lazio, erano 16 gli errori a favore, e 8 gli errori contro. In particolare, emergono, 5 rigori contro ignorati, e 3 reti ingiuste assegnate. In definitiva, Lotito è autorizzato a dubitare, ma dovrebbe anche guardare in casa propria.”

Tweet del 19-05-2020

“La maggioranza dei pensieri è rivolta alla corsa per lo scudetto. Ma la Lazio riflette anche sul domani, alle prese con 3 situazioni. La prima riguarda Luiz Felipe, per il quale il Barcellona potrebbe spendere 30 milioni. In tal caso, la cessione sarebbe ipotizzabile, con l’arrivo di Kumbulla o Dendoncker. Gli altri candidati sono Boly, Coates, Knoche o Lovren. La seconda riguarda Milinkovic Savic, che sembra meno trattabile, però, rispetto ad estate precedenti. Se qualcuno fosse disposto ad una follia, salirebbero alla ribalta Escalante o Szoboszlai. La terza riguarda Immobile, che, a mio giudizio, continuerà a segnare gol a raffica per la Lazio, ma che qualcuno vede nel Napoli, al posto di Milik. In una simile eventualità, si comincerebbe a parlare di Suarez del Saragozza, Goetze, Hagi o Muriqui.”

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Lotito a rischio deferimento per una frase su Juventus-Inter

Lotito a rischio deferimento per una frase su Juventus-Inter

Claudio Lotito, secondo il quotidiano ‘Il Tempo’, è stato convocato dalla Procura federale della FIGC che ha aperto un procedimento per via di alcune frasi su Juventus-Inter, ultima partita della Serie A disputata l’8 Marzo prima dello stop legato all’emergenza Coronavirus.

In una intervista del 26 Aprile a ‘Repubblica‘, il presidente della Lazio Lotito disse una frase che non è passata inosservata:

“Oggi io sono a un punto dalla Juventus, e solo per Juve-Inter che vabbè, l’avete vista tutti…”

Una frase sicuramente molto ambigua, che lascia sottendere a qualche illecito all’interno del match e che nonostante la chiusura degli uffici della Figc per via del coronavirus, non resterà impunita. Il presidente della Lazio Lotito, quindi, dovrà chiarire quelle che erano le sue intenzioni. Nell’eventualità in cui il presidente della Lazio fornirà elementi che possano mettere in dubbio la regolarità della partita in questione allora la procura federale aprirà un’inchiesta per illecito sportivo.

Secondo Repubblica, invece, se Lotito non potrà giustificare le sue insinuazioni allora, stando all’articolo 23 del nuovo Codice di giustizia sportiva, verrà quasi sicuramente deferito per “dichiarazioni lesive della reputazione di persone, di società o di organismi operanti nell’ambito del Coni, della Figc, della Uefa o della Fifa”.


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Luis Alberto: “Conta la salute, ma il calcio non siamo solo noi giocatori”

Luis Alberto: “Conta la salute, ma il calcio non siamo solo noi giocatori”

Luis Alberto ha rilasciato un’intervista a Canal Sur Radio, nel corso della quale ha parlato del rinnovo di contratto della Lazio, dell’interesse del Siviglia verso di lui e della ripresa del calcio giocato. Andiamo a vedere le parole del fantasista biancoceleste dette ai microfoni dell’emittente andalusa:

RIPRESA DEL CALCIO GIOCATO: “Ogni giorno dicono una cosa nuova. Ora sembra che al 99% l’inizio del campionato sarà una settimana dopo rispetto alla Spagna. Il 28 maggio, vedendo che la Germania è iniziata e che la Spagna ha deciso di ripartire, vogliono fare un passo avanti e dare il permesso di iniziare l’allenamento in piccoli gruppi. Al momento continuiamo con l’allenamento individuale e le distanze in campo. Penso che quando torneremonon saremo preparati come eravamo o come siamo all’inizio di una stagione quando è stata fatta una preparazione normale, perché ciò che ci manca è il calcio. Abbiamo fatto lavori di forza e atletici, la palla usata poco. Siamo stati più di due mesi senza una partita, senza fare possesso”.

UN APPELLO PER TUTTI: “Conta la salute, ma il calcio non siamo solo noi giocatori. Nel calcio gira molto lavoro, penso di aver letto qualche giorno fa che dà 180.000 posti. Senza partite molte persone rimangono senza impiego”.

GIOCARE A PORTE CHIUSE: “Giocare a porte chiuse? Una volta in Europa League con la Lazio ci fecero giocare a porte chiuse all’Olimpico per un paio di partite. È molto strano. Devi stare attento a ciò che viene detto tra i giocatori, a ciò che viene discusso con l’allenatore. Inzaghi è sempre molto agitato con gli arbitri”.

INTERESSE DEL SIVIGLIA VERSO LUIS ALBERTO: “Siviglia? Chi mi conosce e mi segue sa che ne sono tifoso”.

FUTURO ANCORA BIANCOCELESTE: “Presto ci sarà il rinnovo con la Lazio. Non è stato ancora firmato. È praticamente chiuso da molto tempo, ma per il Coronavirus non è stato possibile firmare. Spero che non si tirino indietro (ride, ndr)”.

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Lazio, sierologici ed allenamenti divisi in attesa del protocollo

Lazio, sierologici ed allenamenti divisi in attesa del protocollo

Walter Della Frera, membro della commissione medico-scientifica della Figc, ha voluto rassicurare tutti, dicendo anche che non si aspetta sorprese negative dal governo in merito al protocollo definitivo da validare: “Domani (oggi, ndr) riceveremo la risposta ufficiale del Cts“. Le società di A attendono un feedback ufficiale per poter effettivamente passare alla Fase 2 del calcio con gli allenamenti collettivi, che alcune squadre ancora non hanno effettuato.

Tra queste c’è la Lazio, che in queste prime due settimane di lavoro non ha mai sottoposto i propri tesserati ai tamponi. Lo staff sanitario ha eseguito invece, ogni quattro giorni, test sierologici e controlli attraverso un altro macchinario che consentirebbe di avere risultati in 8 minuti e darebbe la possibilità di condividerli subito in un grande database.

Oggi quindi a Formello andrà in scena lo stesso copione dei giorni scorsi, con la squadra divisa per reparti: un gruppo in campo la mattina, due il pomeriggio. Servono due negatività ad altrettanti tamponi prima di cominciare tutti insieme: se nelle prossime ore si avrà il protocollo definitivo, la Lazio sabato potrebbe cominciare con gli esami e partire da lunedì con la squadra al completo agli ordini di mister Inzaghi, che dovrà rimanere con la mascherina sempre a debita distanza.

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Lazio, parla Strakosha: “Voglio tornare ad allenarmi per fare ciò che amo”

Lazio, parla Strakosha: “Voglio tornare ad allenarmi per fare ciò che amo”

Il portiere della Lazio Strakosha è intervenuto ai microfoni della Radio ufficiale del club, LazioStyle Radio, ed ha parlato del rientro in campo, dei miglioramenti suoi e della squadra e di come siano cambiati gli obiettivi nel corso di questa stagione:

Personalmente ho un piccolo problema, ma sto tornando. La situazione rispetto a 3 settimane fa è migliorata, ora aspettiamo che riparta il campionato per fare ciò che a tutti noi piace. Non abbiamo staccato mentalmente, il nostro amore è il calcio. Non se ne va via dalla testa, viviamo di questo”. 

“Il nostro obiettivo rimane il piazzamento Champions, però siamo secondi e aspiriamo anche ad altro per il campionato. Nessuno si aspettava che avremmo potuto lottare per lo scudetto, ad inizio anno neanche noi credevamo di poter lottare per il primo posto, poi abbiamo avuto una crescita importante durante la stagione. Ora siamo al secondo posto e ci si crede. Quanto è accaduto quest’anno non è mai successo, è una cosa nuova. Si vedrà quali mister e quali preparatori sono davvero bravi. Nelle prime partite dovremo ritrovare la forma fisica, nelle prime gare faranno tutti fatica. Il problema sarà anche il caldo, giocare a giugno e luglio e non è mai accaduto. L’importante per noi è la salute. Sarà importante il lavoro dello staff, che dovrà gestire la rosa visto che giocheremo ogni 3 giorni”.

“Da quando sono arrivato la squadra è cresciuta molto di mentalità, le capacità c’erano già a livello tecnico. Quando ero tornato da Salerno si notava la qualità, però credevamo poco in noi stessi e questo con Inzaghi è venuto fuori. Mi sento migliorato su tutto ma posso ancora migliorare molto. Sull’aspetto caratteriale sono tranquillo, comunico l’essenziale alla squadra, anche per non mettere troppo stress ai compagni, in modo che possano giocare tranquilli”.

Il gioco con i piedi? Abbiamo iniziato a provare da quando è arrivato Inzaghi, ci voleva tempo e ora i frutti si vedono, nel nostro gioco si divertono tutti e si crea molto di più anche se si corre qualche rischio in più. Senza rischi le partite finirebbero tutte 0-0 e non avrebbe senso. Mi piace giocare con i piedi, mi fa tenere vivo in partita, mi diverto e mi sento più vivo nel nostro gioco. In allenamento non è cambiato nulla, salvo la mentalità di giocare sempre la palla. Sono il primo nei lanci lunghi nella rosa? Non mi interessano tanto i dati ma sono contento quando la squadra vince, so quando sbaglio e dove correggermi. I dati mi interessano poco. Avere in campo uno come Milinkovic equivale a mettere la palla in banca per poi ripartire”.

Il gruppo? Sono tutti bravi ragazzi, non è facile trovare tutti così in una squadra. Il mister ci toglie lo stress di dosso, e stiamo sereni. E quando si sta sereni le cose vengono meglio. Miglior difesa? Si tratta di una cosa bella, però ancora non è finito niente. Siamo a metà strada.Si è creata una vera famiglia anche perché non sono cambiati tanti giocatori durante questo ciclo, c’è stata continuità nel gruppo. Spero che al termine del campionato la Lazio sarà la miglior difesa della classe, stiamo giocando l’uno per l’altro ed il merito è anche dei nostri tecnici che ci hanno trasmesso questo spirito.  E’ molto importante avere elementi in squadra che usano la testa, quando hai un calciatore che ti chiede la sfera nonostante sia marcato da 3 giocatori ti permette di capire che elementi di personalità hai in squadra e di concentrarti di più sul tuo lavoro”.

 

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Lazio, De Martino: “Pronta una soluzione per far “venire” i tifosi allo stadio”

Lazio, De Martino: “Pronta una soluzione per far “venire” i tifosi allo stadio”

Il responsabile della comunicazione della Lazio De Martino ha parlato ai microfoni di Lazio Style Channel affrontando il tema del taglio degli stipendi ed ha illustrato una soluzione innovativa per far sentire i tifosi partecipi nonostante le partite si giochino a porte chiuse:

“Oggi riprendono gli allenamenti di gruppo, o quantomeno c’è questa possibilità. Siamo tutti molto informati, anche sulle vicende calcistiche. Fino ad oggi sono stati allenamenti individuali. Si sta mettendo a punto il discorso da attuare nei prossimi giorni, vi terremo aggiornati. Torneremo con gli allenamenti in diretta su Lazio Style Channel. Speriamo di comunicare a cavalcare una normalità, fino a che si arriverà a fine mese con la giornata in cui si potrebbe annunciare la ripresa del campionato. Speriamo di avere notizie positive, che significherà che anche l’Italia sta uscendo da quest’incubo. Si parla di stadi a porte chiuse, vediamo cosa succederà in questo senso”. 

QUESTIONE TAGLIO DEGLI STIPENDI-“Abbiamo sentito le parole di Francesco Acerbi sulla ripresa del campionato e sull’incontro tra il presidente e la squadra. Di quest’incontri ce ne sono stati tanti altri che però non sono stati raccontati. Su questi temi non mi sono più scagliato ed accalorato. Quello che viene diffuso può corrispondere al 20-30% di quella che è la realtà. Siamo sempre stati trasparenti, non siamo stati sempre d’accordo con i nostri tifosi, ma abbiamo avuto sempre un confronto con il comune denominatore della trasparenza. Acerbi è un grande professionista e calciatore. Un gruppo così unito io non l’ho mai visto. La distanza non c’è, c’è un valutare le cose insieme. Dalla parte della presidenza c’è sempre stata la volontà di creare un clima sereno e mettersi a disposizione per tutte le problematiche. Anche in questa occasione è stato così. Mi auguro che queste cose passino senza lasciare traccia, sarebbe una perdita di tempo. Come sempre c’è un confronto, la volontà della società è quella di far lavorare bene tutti, la squadra in primis. Non ho mai visto frizioni in questo senso, non ce ne sono nemmeno oggi. Sono tutte ipotesi che vengono formulate da chi deve scrivere di Lazio, ho letto tante cose non precise, ma anche di fantasia. È un aspetto che non possiamo correggere, ma possiamo dirvi se una cosa è vera oppure no. Siamo sempre attenzionati con un atteggiamento negativo e non positivo, questo è un atteggiamento che vivo da quando frequentavo le elementari. E forse è la cosa bella di essere laziali. Non mi meraviglio neanche più”.

QUESTIONE STADIO– “La società ha pensato, nell’ipotesi della ripresa del campionato, di poter dare alla possibilità ai tifosi della Lazio di esserci. Vi anticipo che ci stiamo lavorando, la prossima settimana sarà operativa. Daremo la possibilità a chi lo vuole di essere presenti allo stadio tramite la loro foto, che posizioneremo al proprio posto. Vi spiegherò poi come partecipare, si sta costruendo una pagina dedicata per partecipare a questa iniziativa”.

 

 

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