Barcellona, tutte le difficoltà in una stagione complicata

La sconfitta contro l’Atletico Madrid, oltre a complicare in maniera quasi definitiva il discorso titolo, conferma quanto il Barcellona non riesca ad uscire da una situazione decisamente difficile. I Blaugrana stanno vivendo uno degli anni più brutti della loro storia; dal post lockdown, oltre ad una situazione economica in crisi, sono arrivati risultati poco confortanti con l’otto a due subito in Champions dal Bayern Monaco come punto più basso per Messi e compagni. Proprio il fenomeno argentino, nel corso dell’estate, è stato molto vicino all’addio ed è probabile che questo scenario possa verificarsi al termine della stagione. In questo stato confusionale troviamo un tecnico, Koeman, alla ricerca della giusta direzione.

Abbiamo parlato di Messi ma, ovviamente, non possiamo considerare il numero dieci un problema per il Barcellona; anzi il club ha bisogno che la Pulce torni ai suoi massimi livelli per risalire la corrente. Il primo problema di questa squadra riguarda il reparto difensivo non più solido come prima e lo stesso ter Stegen, protagonista di un grave errore al Wanda Metropolitano, non sembra più offrire le giuste garanzie. La cosa non migliora in mezzo al campo dove Pjanic è ancora un oggetto misterioso e Busquets fatica ad essere quel pilastro su cui il Barcellona faceva affidamento. Passando al reparto offensivo proseguono i problemi tra il club e Griezmann; il talento francese non riesce ad esprimere tutte le sue qualità continuando ad essere un corpo estraneo all’interno di una squadra in confusione.

Non è esente da colpe il tecnico; Koeman, dopo un avvio di stagione che lasciava ben sperare, non ha ancora trovato il modulo ideale per far ingranare la squadra. La stagione è ancora lunga ma l’inizio è stato sicuramente complicato. L’obiettivo è ritrovarsi il prima possibile per evitare di vivere una stagione nell’anonimato più totale e il Barcellona non se lo può permettere.




Gastone, son della trequarti il padrone!

Gastone, son della trequarti il padrone!

Parafrasando, trasponendo rigorosamente in maniera blasfema gli inarrivabili Petrolini e Proietti potremmo dire che il Gaston in questione, così come il Gastone della loro commedia, è un danzatore, un illusionista, un fantasista frequentatore di trequarti campo, calciatore che ammalia con le sue giocate, ricercato per i suoi numeri bislacchi, trequartista che gioca indossando il fracche.

Di lui l’informatissima Wikipedia dice che “è un centrocampista mancino con propensione offensiva, molto dotato tecnicamente, che dimostra inoltre una buona capacità nelle giocate individuali, utili per servire assist ai propri compagni o per realizzare gol”, ma di certo Gaston Ramirez è molto di più: è un sudamericano vero, di quelli che non ti mollano, uno di quelli a cui il sangue ribolle quando le cose non vanno come vogliono, è un carattere forte, è un indomito e un indomabile. Gaston Ramirez, il nostro Gastone, è di quei calciatori a cui madre natura ha dato molto in termini di tecnica e talento ma ha poi chiesto un conto così salato che alla voce “integrità fisica” riportava la cifra “47”, che non è la risposta alla domanda fondamentale sulla vita, l’universo e tutto quanto, quella è “42”, bensì 47 sono il numero di partite che Ramirez è stato costretto a saltare da quando ha messo piede in Italia nella lontana estate del 2010, quando il Bologna se ne innamorò e lo prelevò dal Penarol. Un compromesso che tutto sommato si può accettare, direbbero i non ambiziosi, quelli che si accontentano, tanto talento da incantare quanti piccoli infortuni da limitarti la continuità di rendimento, è veramente un compromesso accettabile? Saper di poter giocare ad altissimi livelli e ritrovarsi ad incantare un gradino appena sotto, essere consci del proprio enorme talento e vederlo ciclicamente limitato da una noia muscolare ricorrente ed un intervento di quel difensore che proprio ci è andato giù pesante. È il compromesso storico dell’incompiuto, di tanti altri come lui, ma questo è il calcio e così è la vita.

Ramirez, alla soglia dei trent’anni, ormai ci ha fatto i conti e si è messo l’anima in pace: regnerà all’inferno invece che servire in paradiso, e allora così come Gastone sarà condannato per sempre a sentirsi un pesce troppo grande in uno stagno troppo piccolo. Gaston Ramirez, uno che è stato rovinato dagli infortuni e se non ci fossero stati gli infortuni a quest’ora avrebbe probabilmente giocato in Champions League,  così come Gastone è stato “rovinato da la guera, se non c’era la guera a quest’ora stavo a Londra!”.




L’avvio difficile dell’Inter. Ecco le difficoltà dei nerazzurri

L’uno a uno contro l’Atalanta ha confermato le difficoltà di inizio stagione dell’Inter.  Tre vittorie (contro Fiorentina, Benevento e Genoa) in sette gare di campionato e i soli due punti conquistati nel girone di Champions; ruolino di marcio negativo per i nerazzurri che si immaginavano tutta un’altra partenza considerando gli arrivi, nel mercato estivo, di gente come Hakimi e Vidal. Ma quali sono le difficoltà dei ragazzi di Conte? In primis il tecnico è troppo attaccato alla sua idea di calcio; il 3-5-2 (o 3-4-1-2), infatti, non sembra fornire le giuste garanzie soprattutto dal punto di vista difensivo e i ventuno gol subiti tra Serie A e Champions lo dimostrano chiaramente. Una soluzione potrebbe essere il passaggio alla difesa a quattro considerando anche le difficoltà mostrate dal trio Kolarov-D’Ambrosio-Darmian (in particolare l’ex Roma autore di prestazioni decisamente sotto tono).

Un altro limite è la totale dipendenza da Lukaku; l’attaccante è fondamentale negli schemi di Conte e la sua assenza, contro Parma, Real Madrid e Atalanta (il belga è entrato nel finale), si è fatta sentire. Nel roster offensivo dei nerazzurri manca un giocatore con le caratteristiche dell’ex United capace di far salire la squadra e diventare un porto sicuro nei momenti di difficoltà. Da qui a fine stagione servirà trovare delle alternative perché, nonostante Lautaro abbia dato una dimostrazione importate, gli impegni sono tanti, ravvicinati ed è difficile pensare che Lukaku possa disputare tutte le gare allo stello livello.

L’ultimo problema riguarda i continui problemi fisici di Sensi. Nella scorsa stagione l’ex Sassuolo si è dimostrato determinante in mezzo al campo formando, con Barella e Brozovic, un terzetto di assoluto valore. In questa stagione si è visto poco e la squadra ne sta risentendo considerando anche un Vidal non ancora al meglio della forma. Questa sosta dovrà servire a Conte per riordinare le idee e presentarsi, al termine della pausa nazionali, con una squadra pronta ad accelerare; dal ventidue novembre al ventitré dicembre ci saranno dieci partite tra campionato e Champions e l’Inter non può permettersi ulteriori passi falsi.




L’importanza di Caicedo

La Lazio soffre ma riesce lo stesso a conquistare un punto prezioso; i ragazzi di Inzaghi, in pieno recupero, fermano la Juventus confermando di essere una squadra forte, solida e che non molla mai. In assenza di Immobile, positivo al coronavirus, ci ha pensato il solito Felipe Caicedo. L’attaccante 1988 ha segnato, come ormai suo solito, all’ultimo respiro; un vero e proprio marco di fabbrica del numero venti biancoceleste che era già risultato decisivo settima scorsa contro il Torino e nella sfida di Champions con lo Zenit. Tre gol che sono valsi cinque punti; da una stagione a questa parte la Lazio ha trovato in Caicedo il miglior dodicesimo uomo.

Tutte le squadre avrebbero bisogno di un giocatore come Caicedo, ragazzo disponibile, consapevole di partire dietro nelle gerarchie di Inzaghi ma sempre pronto a dare il proprio contributo una volta chiamato in causa. La Lazio, giustamente, se lo gode usandolo come arma letale nei finali di gara; questo perché l’ecuadoregno, quando entra in campo, sfrutta tutta la propria forza fisica (abbinata ad una discreta qualità come mostra il gol ai bianconeri) per irrompere nelle difese avversarie senza possibilità di essere fermato. Giocatore unico nel suo genere e infatti Roma, Inter e la stessa Juventus non hanno una riserva di questo valore in grado di far riposare i vari Dzeko, Lukaku e Cristiano Ronaldo.

Dove può arrivare questa Lazio? Difficile dirlo considerando che siamo ancora agli inizi e questo è un campionato particolare sia per l’assenza di tifosi sia per il ritmo serrato con cui si scende in campo. La cosa certa è che questa squadra non muore mai e sarà difficile da affrontare per chiunque perché, oltre ad un undici decisamente competitivo (come mostrato nella scorsa stagione), può contare sul miglior dodicesimo uomo che ci sia in Serie A: Felipe Caicedo, l’uomo dai goal nel finale.




Lipsia, le prospettive stagionali dei ragazzi di Nagelsmann

Tredici punti in cinque giornate e la sensazione di potersi giocare le proprie carte fino all’ultima giornata; il Lipsia non sembra stia soffrendo la cessione di Werner, passato al Chelsea e sta dimostrando di essere una seria candidata per la vittoria del Meisterschale. Il campionato è appena iniziato ma i ragazzi di Nagelsmann  hanno già dei numeri decisamente importanti: dodici gol fatti e solamente tre subiti. Dati che testimoniano la solidità difensiva, grazie ad un giocatore di assoluto livello come Upamecano (a segno contro l’Hertha) e un reparto offensivo con numerose alternative; sono, infatti, già otto i giocatori diversi andati a segno in quella che sembra essere una macchina perfetta.

Il fattore relativo ai gol segnati mostra come i Roten abbiano tratto vantaggio dalla cessione di Werner; nonostante l’attuale attaccante del Chelsea fosse elemento imprescindibile nel gioco del Lipsia, con la sua partenza la squadra si è compattata e alcuni elementi hanno acquisito maggiore responsabilità. Uno di questi è, senza ombra di dubbio, Forsberg; il fantasista svedese, dopo un periodo piuttosto complicato, sembra tornato ai suoi livelli con due gol e una serie di prestazioni che lasciano ben sperare per il proseguo della stagione. Altro elemento che sembra aver giovato dell’addio di Werner è Poulsen, attaccante che non ha mai viaggiato a grandi medie realizzative ma da cui, quest’anno, ci si aspetta una mano importante.

Il Lipsia ha iniziato la stagione con il piede sull’acceleratore e sembra, considerando anche i soliti problemi del Borussia Dortmund, poter essere la principale alternativa al Bayern Monaco. Non solo la Bundesliga; i ragazzi di Nagelsmann, infatti, vogliono essere protagonisti anche in DFB-Pokal ed in Champions League. Il girone nella massima competizione europea, con Manchester United e Paris Saint-Germain, è ai limiti dell’impossibile ma questa squadra ha tutte le possibilità per essere una meravigliosa sorpresa anche in Europa.




La seconda vita di Zlatan Ibrahimović

Il Milan torna a vincere il derby e lo fa nel segno di Zlatan Ibrahimović; l’attaccante svedese, rientrato dopo essere risultato positivo al coronavirus, ha realizzato una doppietta nei primi quindici minuti. Giocatore straordinario capace, a trentanove anni, di risultare ancora decisivo in un campionato complicato come la Serie A. Ma d’altronde l’ex PSG lo aveva detto: torno per vincere e allora, in una stagione così particolare, non dobbiamo escludere la possibilità che i rossoneri possano terminare il campionato davanti a tutti. Inter e Juventus restano favorite per la qualità della rosa a disposizione ma i ragazzi di Pioli stanno mostrando (a partire dal post lockdown) di essere una squadra forte, con idee chiare e guidata da un Ibrahimović che si sta godendo una seconda giovinezza.

Il numero undici rossonero, oltre ad essere riferimento principale della squadra e straordinario goleador, è anche in grado di far rendere al meglio i propri compagni. Nella prima esperienza con il Milan toccò a Nocerino, quest’anno ha completamente cambiato la vita a Rebic e Çalhanoğlu; i due sono passati da elementi fuori dal progetto e contestati dal pubblico (specie il turco) ad essere giocatori indispensabili negli schemi di Pioli. Con l’arrivo, anzi, il ritorno dello svedese la squadra ha cambiato marcia e partita dopo partita ha preso consapevolezza della propria forza.

Ibrahimović lo possiamo considerare come un uomo in missione tornato a San Siro per riportare il Milan dove merita di essere. La stagione è appena iniziata, gli impegni saranno tanti e ravvicinati; oltre ai consueti infortuni bisognerà fare i conti con il coronavirus capace, purtroppo, di influenzare il corso del campionato. Probabilmente vincerà chi gestirà meglio il problema sanitario ma occhio al Milan perché può contare su un extraterrestre, un giocatore in grado a trentanove anni di vincere un derby in soli quindici minuti.




Probabili formazioni Liga 2020/2021: 6° giornata

La sesta giornata di Liga si apre sabato 17 ottobre con Granada-Siviglia alle 13.00, a cui seguono Celta Vigo-Atletico Madrid alle 16.00, Real Madrid-Cadice alle 18.30 e Getafe-Barcellona alle 21.00. Domenica si inizia a mezzogiorno con Eibar-Osasuna, poi alle 14.00 si affrontano Athletic Bilbao e Levante, quindi alle 16.00 Villarreal e Valencia. Le sfide tra Huesca e Valladolid e tra Alaves ed Elche prenderanno il via alle 18.30; infine, toccherà a Betis e Real Sociedad porre fine al turno.

Ecco le probabili formazioni della Liga.

Probabili formazioni Liga:

 

GRANADA-SIVIGLIA
Sabato ore 13.00

Granada-Siviglia: probabili formazioni

Probabile formazione Granada (4-3-3-): Rui Silva; Neva; Duarte; German; Foulquier; Montoro; Luis Milla; Herrera; Machis; Soldado; Puertas.

Probabile formazione Siviglia (4-3-3): Bono; Escudero; Diego Carlos; Koundé; Navas; Reges; Jordan; Rakitic; Ocampos; Suso; De Jong.

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CELTA VIGO-ATLETICO MADRID
Sabato ore 16.00
Celta Vigo-Atletico Madrid: probabili formazioni

Probabile formazione Celta Vigo (4-2-3-1): Ivan Villar; Olaza; Murillo; Aidoo; Araujo; Beltran; Tapia; Emre Mor; Nolito; Aspas; Denis Suarez.

Probabile formazione Atletico Madrid (4-4-2): Oblak; Lodi; Felipe; Savic; Trippier; Saul; Koke; Carrasco; Correa; Correa; Luis Suarez; Felix.

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REAL MADRID-CADICE
Sabato ore 18.30
Real Madrid-Cadice: probabili formazioni

Probabile formazione Real Madrid (4-4-2): Courtois; Marcelo; Ramos; Varane; Nacho; Casemiro; Isco; Kroos; Asensio; Vinicius; Benzema.

Probabile formazione Cadice (4-2-3-1): Ledesma; Espino; Mauro; Cala; Akapo; José Mari; Jonsson; Alex Fernandez; Pombo; Salvi; Negredo.

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GETAFE-BARCELLONA
Sabato ore 21.00
Getafe-Barcellona: probabili formazioni

Probabile formazione Getafe (4-4-2): Soria; Olivera; Etxeita; Djené; Damian; Arambarri; Maksimovic; Cucurella; Nyom; Cucho; Mata.

Probabile formazione Barcellona (4-2-3-1): Neto; Dest; Lenglet; Pique; Sergi Roberto; De Jong; Busquets; Fati; Messi; Coutinho; Griezmann.

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EIBAR-OSASUNA
Domenica ore 12.00Eibar-Osasuna: probabili formazioni

Probabile formazione Eibar (4-4-2): Dmitrovic; Correa; Burgos; Rafa Soares; Oliveira; Alvarez; Edu Exposito; Kevin; Inui; Muto; Kike Garcia.

Probabile formazione Osasuna (4-4-2): Herrera; Juan Cruz; Aridane; David Garcia; Roncaglia; Oier; Moncayola; Ruben Garcia; Jony; Gallego; Calleri.

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ATHLETIC BILBAO-LEVANTE
Domenica ore 14.00
Athletic Bilbao-Levante: probabili formazioni

Probabile formazione Athletic Bilbao (4-2-3-1): Unai Simon; Balenziaga; Iñigo; Yeray; Capa; Unai Lopez; Dani Garcia; Muniain; Berenguer; Williams; Raul Garcia.

Probabile formazione Levante (4-4-2): Aitor; Clerc; Postigo; Vezo; Miramon; Radoja; Melero; Rochina; Campaña; Morales; Roger.

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VILLARREAL-VALENCIA
Domenica ore 16.00Villarreal-Valencia: probabili formazioni

Probabile formazione Villarreal (4-4-2): Asenjo; Mario Gaspar; Pedraza; Pau Torres; Albiol; Parejo; Trigueros; Iborra; Chukwueze; Moi Gomez; Alcacer.

Probabile formazione Valencia (4-2-3-1): Jaume; Gaya; Diakhaby; Gabriel Paulista; Correia; Wass; Racic; Kan-In; Soler; Guedes; Maxi Gomez.

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HUESCA-VALLADOLID
Domenica ore 18.30
Huesca-Valladolid: probabili formazioni

Probabile formazione Huesca (4-2-3-1): Andres Fernandez; Galan; Siovas; Pulido; Maffeo; Mikel Rico; Mosquera; Juan Carlos; Ferreiro; Borja Garcia; Rafa Mir.

Probabile formazione Valladolid (4-4-2): Jimenez; Nacho; El Yamiq; Bruno; Luis Perez; Kike Perez; Alcaraz; Toni Villa; Hervias; Guardiola; Plano.

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ALAVES-ELCHE
Domenica ore 18.30
Alavés-Elche: PROBABILI FORMAZIONI

Probabile formazione Alaves (3-5-2): Pacheco; Ely; Lejeune; Ximo; Edgar; Battaglia; Rioja; Pere Pons; Pina; Lucas Perez; Joselu.

Probabile formazione Elche (4-2-3-1): Badia; Sanchez Miño; Calvu; Verdù; Barragan; Raul Guti; Marcone; Tete Morente; Fidel; Boye; Josan.

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BETIS-REAL SOCIEDAD
Domenica ore 21.00
Betis-Real Sociedad: probabili formazioni

Probabile formazione Betis (4-3-3): Bravo; Alex Moreno; Bartra; Mandi; Emerson; Guido; Canales; Carvalho; Joaquin; Fekir; Iglesias.

Probabile formazione Real Sociedad (4-3-3): Remiro; Monreal; Le Normand; Aritz; Gorosabel; Zubimendi; Silva; Merino; Oyarzabal; Portu; Isak.

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Huesca-Valladolid: probabili formazioni, quote e dove vederla in TV

La partita tra Huesca e Valladolid andrà in scena domenica 18 ottobre alle 18.30. Gli Azulgranas provengono dal terzo pareggio di fila, maturato con l’Elche; alla quinta giornata, invece, i Blanquivioletas sono stati surclassati dall’Eibar in casa. Quello tra i due club spagnoli è un bilancio di perfetta parità, con due pareggi e sei vittorie per parte. Per la gara di domenica l’Huesca, che dovrebbe ritrovare Pedro Lopez ed Okazaki, farà ricorso ad un 4-2-3-1; diversamente il Valladolid, privato di Olivas e Sanchez, dovrebbe servirsi di un 4-4-2. Andiamo ora a vedere le probabili formazioni e le quote di Huesca-Valladolid:

Huesca-Valladolid probabili formazioni:

Probabile formazione Huesca (4-2-3-1): Andres Fernandez; Galan; Siovas; Pulido; Maffeo; Mikel Rico; Mosquera; Juan Carlos; Ferreiro; Borja Garcia; Rafa Mir.

Probabile formazione Valladolid (4-4-2): Jimenez; Nacho; El Yamiq; Bruno; Luis Perez; Kike Perez; Alcaraz; Toni Villa; Hervias; Guardiola; Plano.

Huesca-Valladolid quote e pronostico:

Il gioco è vietato ai minori di 18 anni e può causare dipendenza. Probabilità di vincita e altre informazioni su Portale AAMS.

*le quote potranno subire variazioni (che saranno prontamente da noi segnalate) nei prossimi giorni

AGENZIE1X2UNDER 2.5OVER 2.5GOALNO GOAL
2.203.003.751.372.802.301.55
2.252.953.601.362.952.451.98
2.272.953.691.382.812.251.57

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Huesca-Valladolid dove vederla in TV

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Villarreal-Valencia: probabili formazioni, quote e dove vederla in TV

La sesta giornata di Liga ci regalerà il Derbi de la Comunitat numero 19, tra Villarreal e Valencia. I due club della Comunità Valenciana, che si scontreranno domenica alle 16.00 presso l’Estadio de la Ceramica,  arrivano rispettivamente da un pareggio con l’Atletico Madrid e da una sconfitta col Betis. Il Villarreal, che deve far fronte agli infortuni di Gerard ed Alberto Moreno, di Estupiñan e di Guerra e alla positività di Chakla al COVID-19, dovrebbe adottare un 4-3-3; al contrario il Valencia, che è ottimista sui recuperi di Kondogbia e Mangala, schiererà l’abituale 4-2-3-1. Chissà se i pipistrelli di Valencia riusciranno ad affondare il sottomarino giallo di Vila-real … Andiamo ora a vedere le probabili formazioni e le quote di Villarreal-Valencia:

Villarreal-Valencia probabili formazioni:

Probabile formazione Villarreal (4-4-2): Asenjo; Mario Gaspar; Pedraza; Pau Torres; Albiol; Parejo; Trigueros; Iborra; Chukwueze; Moi Gomez; Alcacer.

Probabile formazione Valencia (4-2-3-1): Jaume; Gaya; Diakhaby; Gabriel Paulista; Correia; Wass; Racic; Kan-In; Soler; Guedes; Maxi Gomez.

Villarreal-Valencia quote e pronostico:

Il gioco è vietato ai minori di 18 anni e può causare dipendenza. Probabilità di vincita e altre informazioni su Portale AAMS.

*le quote potranno subire variazioni (che saranno prontamente da noi segnalate) nei prossimi giorni

AGENZIE1X2UNDER 2.5OVER 2.5GOALNO GOAL
1.664.004.75//1.722.00
1.623.905.252.001.751.801.91
1.654.055.062.111.651.672.07

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Villarreal-Valencia dove vederla in TV

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Athletic Bilbao-Levante: probabili formazioni, quote e dove vederla in TV

Alle 14.00 di domenica 18 ottobre si affronteranno Athletic Bilbao e Levante, attualmente in zona retrocessione e con soli tre punti conquistati dall’inizio del campionato. Entrambe le compagini sono inoltre reduci da due sconfitte consecutive: i Rojiblancos sono caduti col Cadice prima e con l’Alaves poi, i Granotes, invece, non sono riusciti a battere i pronostici contro Siviglia e Real Madrid. Quella di domenica sarà pertanto una gara molto combattuta, con i Leones di Bilbao le Ranas di Valencia che tenteranno di approfittare del periodo buio altrui. Per la sfida valida per la sesta giornata di Liga, l’allenatore dell’Athletic Garitano dovrebbe apportare svariati cambiamenti rispetto all’undici titolare a Vitoria-Gasteiz: sono pronti a giocare dal primo minuto dunque Yeray, ripresosi dal problema agli adduttori, Balenziaga, che sostituirà il positivo al COVID-19 Berchiche, e Muniain e Berenguer, che prenderanno il posto di Soncet e Cordoba; oltre al terzino ispano-algerino, sono indisponibili per le scelte di Garitano anche Kodro, Ibai Gomez, De Marcos e Nolaskoain. Dall’altro lato, il Levante dovrebbe schierarsi a 4-4-2, con il ballottaggio Bardhi-Rochina sulla fascia sinistra e con Doukuré unico assente. Andiamo ora a vedere le probabili formazioni e le quote di Athletic Bilbao-Levante:

Athletic Bilbao-Levante probabili formazioni:

Probabile formazione Athletic Bilbao (4-2-3-1): Unai Simon; Balenziaga; Iñigo; Yeray; Capa; Unai Lopez; Dani Garcia; Muniain; Berenguer; Williams; Raul Garcia.

Probabile formazione Levante (4-4-2): Aitor; Clerc; Postigo; Vezo; Miramon; Radoja; Melero; Rochina; Campaña; Morales; Roger.

Athletic Bilbao-Levante quote e pronostico:

Il gioco è vietato ai minori di 18 anni e può causare dipendenza. Probabilità di vincita e altre informazioni su Portale AAMS.

*le quote potranno subire variazioni (che saranno prontamente da noi segnalate) nei prossimi giorni

AGENZIE1X2UNDER 2.5OVER 2.5GOALNO GOAL
2.003.304.001.572.252.001.72
2.053.103.801.552.352.051.70
2.033.254.001.602.201.901.80

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La partita tra Athletic Bilbao e Levante sarà visibile in streaming su DAZN.

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