Il nuovo portiere titolare della Roma, Alisson Becker, ha parlato in conferenza stampa nel ritiro di Pinzolo. Ecco le sue parole:
Come ti sta preparando Savorani, allenatore dei portieri, per la nuova stagione?
“Per fortuna dei portieri Savorani è ancora con noi. L’anno scorso abbiamo fatto un bel lavoro, anche con Szczesny e Lobont. Szczesny ha fatto un grande campionato e anche io quando ho giocato ho fatto il mio meglio e penso di aver giocato bene. Siamo migliorati sia per merito nostro che suo. Pensiamo che quest’anno potremo fare di più e lavoriamo per questo“.
L’anno scorso hai giocato poco, quanto si è visto del vero Alisson. Che ne pensi di Greco e Romagnoli?
“Sì non ho giocato quanto avrei voluto. Quando non giochi tanto non dai il 100%, la misura del campo da gioco si ottiene solo giocando. Nell’allenamento non si lavora su tutto il campo. Il ritmo di gioco si ottiene solo giocando partita dopo partita. Voglio fare di più e arrivare al top per diventare il migliore. I giovani Greco e Romagnoli sono due bravi portieri, si devono allenare e con Savorani cresceranno molto, anno dopo anno. Ad Andrea che è un po’ più grande manca solo il campo. Sono pronti e sono bravi“.
Che può dare Totti da dirigente?
“Avere Totti con noi è sempre la miglior cosa. Può avvicinare giocatori e dirigenti facendo questo lavoro, conosce tutti e tutto a Roma e alla Roma. E’ un passo avanti per noi giocatori, per facilitarci le cose e lasciarci più tranquilli di fare il nostro lavoro. Lui è un grandissimo“.
Che ne pensi di Di Francesco? Gli hai chiesto garanzie sulla tua titolarità?
“Ci stiamo conoscendo giorno dopo giorno. Abbiamo visto il suo ottimo lavoro al Sassuolo. Ha molto da dare alla nostra squadra per farci crescere. L’anno scorso abbiamo fatto un gran lavoro, ora dobbiamo migliorare qualcosa e lui potrà sistemare questi dettagli con le sue qualità. E’ una persona intelligente, essendo un ex calciatore sa parlare e gestire la squadra“.
In Italia sei migliorato molto nelle uscite basse. E’ vero che stai portando avanti la pratica per diventare comunitario?
“Sì, è vera la cosa delle uscite basse. Sono migliorato sui movimenti, quello che ho fatto qui non lo facevo da tanto tempo in Brasile. Quello che ho fatto qui lo facendo quando ero giovane, purtroppo li su queste cose non si lavora molto. Questo lavoro mi ha fatto bene, mi ha dato delle cose in più. Del passaporto è vero, stiamo lavorando. Mia moglie oltre ad avere origini tedesche ha anche discendenza italiana. Lavoriamo per avere il doppio passaporto italiano“.
Come cambia il tuo ruolo con la tattica di Di Francesco?
“Io gioco come mi chiede l’allenatore, l’importante è essere pronto e allenarsi forte sempre. Già l’anno scorso ho avuto occasioni di fare interventi sui 40 metri, l’importante è lavorare e imparare. Il portiere quando esce deve avere la giusta misura. L’importante è allenarsi“.
Che ne pensi di un possibile arrivo di Diego Alves?
“Non mi interessa, io penso a fare il meglio per la Roma e non penso agli altri. Conta solo il meglio per la Roma“.
Szczesny ti ha dato qualche consiglio?
“Io sono stato il titolare nelle coppe. Ho imparato da lui, ha grande personalità, non pensa agli errori ed è sempre pronto ad aiutare la squadra. Vuole solo vincere ed è anche un bravo ragazzo. Sono stato un po’ male a non giocare“.
Come cambia il suo lavoro sapendo che sarà il titolare? Ci pensa al Mondiale?
“Non cambia, io ho fatto sempre il meglio. Per andare in nazionale devo fare bene alla Roma“.
Quest’anno state lavorando di meno con i piedi?
“Sono migliorato molto su quest’aspetto. Quest’anno abbiamo fatto un paio di allenamenti con i piedi, ma Di Francesco pensa prima ad allenarci sulla difesa e sulla tattica. Ci sarà tempo anche in futuro”.
Cosa manca a Gerson per sbloccarsi?
“Solo il campo. Si sta allenando seriamente, ha imparato la lingua, è giovane ma è pronto. Ha solo bisogno di giocare“.
Hai pressione sull’esordio da titolare?
“E’ sempre un’emozione particolare ma non ho paura. E’ il mio momento, era quello che volevo e farò il massimo per la Roma“.



