Mazzarri Chievo-Torino – Il tecnico dei granata ha commentato la prestazione della sua squadra a margine della vittoria di misura contro il Chievo davanti al pubblico di casa: la sfida è stata decisa dalla rete negli ultimi minuti di gara firmata da Simone Zaza. Ecco le sue parole rilasciate in un’intervista a SKY:
Vittoria all’ultimo.
“Quando i cambi rispondono e fanno quello che voglio sono importantissimi. Chiaro che per giocare bene bisogna essere bravi tecnicamente, e questi sono due giocatori (Iago e Zaza) che sanno giocare la palla se stanno bene. Io da quando alleno non ho mai potuto fare quello che volevo esattamente, in base ai giocatori che ho sempre cambiato. Il problema è che quando si cambia dopo un mese e mezzo per inserire uno con caratteristiche diverse non è facile: le verifiche si fanno nelle amichevoli, per cambiare meccanismo ci vuole tempo. E c’è il rischio di sbagliare, visto che adesso le partite valgono punti. Stiamo pagando un po’ questo”.
Zaza oggi ha spaccato la partita.
“Oggi si è meritato di vincere, in base al calendario stiamo facendo molto bene. Zaza è un giocatore super gradito da Mazzarri, ovviamente se arriva il 6 luglio è un conto. Vedrete che se s’impegnano e sono bravi con me non ci sono problemi”.
Zaza e Belotti possono giocare assieme?
“Guardate che c’è Iago Falque che fa 12 gol all’anno, non ve lo dimenticate. Belotti e Zaza con Iago? Certo che si può, oggi abbiamo finito così. Iago ha fatto benissimo quando è entrato ed è anche andato vicino al gol”.
Il Chievo vi ha messi in difficoltà oggi.
“Il Chievo ha fatto un gran primo tempo, ci ha messo il veleno. Invece del fioretto dovevamo mettere l’ascia in campo. Nei 90′ ci sta che un avversario, anche se l’avversario sulla carta è inferiore di noi, si è rischiato di prendere gol. Questa è la cosa negativa. Ci si è guardati negli occhi nell’intervallo e si è fatto un gran secondo tempo. Si è fatto il calcio che piace a me e siamo riusciti meritatamente a vincere”.
Oggi hai indovinato i cambi.
“I cambi sono azzeccati quando i cambi rispondono. Oggi ho detto ai ragazzi che si giocava in 14, il calcio moderno con la rosa che abbiamo, ci sono tanti giocatori dello stesso livello. Chi entra deve fare meglio chi è titolare e oggi è successo così. Oggi un altro cambio forzato, che non avrei voluto fare e dico che mi fa pensare che nel calcio moderno ci vorrebbe il quarto cambio”.
Secondo te il Chievo è una buona squadra?
“Il Chievo in avanti ha una grande squadra, cito Giaccherini che fino a qualche anno fa giocava titolare nella nazionale di Conte. Il Chievo è una signora squadra che può salvarsi, basta vedere le partite contro Roma e Juventus”.
Come sta De Silvestri?
“Le condizioni chiedetele al dottore perchè sono arrabbiato. Spero che non sia nulla di grave, verificheremo. Zaza si lavora, sulla testa, sulle gambe, da tutti i punti di vista. Basta dare messaggi chiari, i ragazzi sono intelligenti e se fa così è una risorsa importante per noi”.
Pensi che la pressione sia un fattore?
“La pressione di essere in una squadra come il Torino. quando giochi male c’è un processo e bisogna abituarsi. Poi è una questione di bioritmo, passiamo dai 30 gradi contro il Napoli, all’Atalanta di sera e il freddo di oggi. Scherzo, ma l’ho detto anche ai ragazzi. E’ un processo di crescita di giocatori giovani che devono adattarsi alla pressione italiana, a quella del Toro ma hanno talento”.
Zaza, Belotti e Iago hanno dato equilibrio?
“Ci sono momenti della gara. I primi 20′ il Chievo ci assaltava, dipende sempre. Quando ho messo Zaza contro l’Atalanta è perché lo stopper loro si era fatto male e l’ho provata a vincere. Quando si fanno queste valutazioni si fanno a 360°. Per fare giocare 3 o 4 giocatori offensivi bisogna stare tutti al massimo, rincorrere, stare bene, pressano, non si può dire questo in uno spezzone di partita. Si sapeva che il Chievo non poteva tenere il pressing per i primi 20′ e una grande squadra deve saper anche far sfogare l’avversario per poi provare a vincere nella ripresa”.
Siete andati bene nel secondo tempo, male nel primo. Come mai?
“Ci vuole pazienza, ci sono tanti giovani, lingue straniere. Siamo una multinazionale. Ci sono tante variabili, non è facile capire perché regaliamo i primi tempi e fare bene i secondi. Ho perso più liquidi io dei giocatori dal patimento oggi”.



