Grazie al pareggio ottenuto in casa della Roma per 0-0, la Juventus si è proclamata campione d’Italia per la 34° volta nella sua storia. Spettatore non pagante dei successi bianconeri è stato lo Stadio Olimpico di Roma, che nell’arco di quattro giorni ha visto la Vecchia Signora prima trionfare nella finale di Coppa Italia contro il Milan, poi centrare il suo settimo scudetto consecutivo. La consacrazione definitiva è arrivata al termine di una stagione lunga e difficile, ricca di momenti cruciali che hanno dato una svolta al percorso di Buffon e compagni: analizziamoli insieme.
Il goal di Dybala contro la Lazio al 93′

Nel giorno di Lazio-Juventus, la formazione bianconera si presenta all’Olimpico incerottata, spenta e quasi rinunciataria. Nel primo tempo l’unica occasione degna di nota capita a Mario Mandzukic, che spedisce un colpo di testa alto sopra la traversa. La ripresa propone lo stesso copione dei primi 45′, con entrambe le squadre che danno vita ad uno spettacolo noioso e incolore, non meritevole di una sfida di alta classifica come quella. Come spesso accade, però, la Juventus tira fuori il coniglio dal cilindro nei momenti di massima difficoltà, ed ecco che al 93′ Dybala resiste alla carica di Parolo e in caduta infila il pallone alle spalle di Strakosha, per il definitivo 0-1. La Joya non aveva per nulla brillato durante il match, ma si è acceso nel momento più opportuno, segnando un goal che ha raggelato non solo i tifosi della Lazio presenti allo stadio, ma anche i tanti sostenitori napoletani pronti a far festa in vista di un eventuale allungo in classifica. In realtà il Napoli quella sera verrà battuto al San Paolo dalla Roma per 2-4, consentendo alla rivale di sempre di portarsi a +2, con una partita in più da dover recuperare.
Le dichiarazioni di Insigne dopo Juventus-Napoli

Spesso nel calcio e nello sport in generale si ricorre all’espressione “come una finale” per sottolineare l’importanza di una o più partite da affrontare. Ciò è quanto succede ad Insigne nel post-match contro la Juventus: il Napoli vince quella partita 0-1 grazie al colpo di testa di Koulibaly e al numero 24 azzurro viene fatto notare che alla vigilia i bianconeri avevano detto che avrebbero affrontato quella partita come una finale di Champions League. La dichiarazione suscita l’ironia dell’attaccante napoletano, che risponde: “La Juventus l’ha giocata come una finale di Champions e l’ha persa? Sono abituati”. Dopo tale provocazione, il comportamento della Vecchia Signora rimane quieto e taciturno, ma non appena arriva la matematica vittoria dello scudetto, non si fa attendere la risposta di Giorgio Chiellini: “Noi le finali le perdiamo perché le giochiamo, gli altri invece decidono di uscire ai sedicesimi o agli ottavi, sono scelte. Arriva però il momento in cui bisogna chiedere scusa, nella vita ci vuole rispetto, e quando si manca di rispetto si pagano le conseguenze. Hanno parlato troppo e pagato di conseguenza. Noi siamo stati zitti nel momento in cui dovevamo, ora ce la godiamo meritatamente. La verità è che tutte queste cose sono linfa vitale per noi, mai toccare la Juve nell’orgoglio”. Parole dunque che sanno di frecciatina ad Insigne e che, a detta del difensore juventino, hanno contribuito alla scossa finale.
La folle vittoria sull’Inter per 2-3

Il derby d’Italia contro l’Inter è la partita della svolta per la Juventus, che arriva a San Siro dopo la sconfitta subita contro il Napoli, portatosi a -1 in classifica. Il match è uno di quelli da paradiso, inferno e ritorno: i bianconeri passano prima in vantaggio con Douglas Costa al 13′ ma poi, nonostante la superiorità numerica a causa dell’espulsione di Vecino, subiscono il sorpasso nerazzurro ad opera di Icardi e di un autogoal sfortunato di Barzagli. A tre minuti dal termine della gara la squadra è stanca ed il campionato sembra compromesso, ma in soli 90 secondi accade l’impossibile: all’87’ Cuadrado entra in area e imbuca il pallone sul secondo palo, con Handanovic che resta a guardare, mentre due minuti più tardi arriva il colpo di testa vincente di Higuain, che sfrutta una punizione perfetta battuta da Pjanic. In quella partita emerge tutta la determinazione, la grinta e la voglia che da sempre contraddistingue il DNA bianconero, che uccide il Napoli nelle gambe e nello spirito, dato che il giorno dopo gli azzurri perderanno 0-3 in casa della Fiorentina.
Questi sono i tre momenti significativi del settimo scudetto, tramutatosi nell’ennesimo record del club torinese: in Italia, infatti, nessuno ha mai vinto il campionato di Serie A per sette volte consecutivamente. La Juventus ci è riuscita prima con Antonio Conte (2011-2012, 2012-2013, 2013-2014) e poi con Allegri (2014-2015, 2015-2016,2016-2017, 2017-2018), che è riuscito a fare il double per il quarto anno consecutivo. E’ stato inoltre eguagliato il record di Lione e Olympiacos, che il “settebello” lo hanno ottenuto rispettivamente dal 1997 al 2003 e dal 2011 al 2017.



