Torino, 5 punti da cui ripartire.
Con la sospensione del campionato molte squadre avranno il tempo per riflettere sul proprio futuro e su come ripartire, considerando che si tratterrà comunque di un nuovo inizio e soprattutto un’occasione per recuperare qualcosa di perduto o da riparare.
Una delle squadre che potrà pianificare la massimo una ripartenza è il Torino di Urbano Cairo, che anche nelle dichiarazioni ha tenuto una linea diretta, discostandosi dalle polemiche e da chi in questo periodo sta facendo proclami. Stessa linea per il tecnico Longo che si è limitato a parlare dei suoi ragazzi e dei modi per tenerli uniti.
Ma analizziamo ora i punti da cui la squadra granata potrà ripartire per il nuovo corso:
–Imparare dagli errori: Prima della sospensione del campionato per l’emergenza Coronavirus, il Torino veniva dalla peggior serie di risultati della stagione, 6 sconfitte di fila, 15 goal subiti, solo 3 segnati, un cambio di allenatore al 3 febbraio dopo il pesante 4-0 subito dal Lecce. Un trend negativo che ha dissipato le speranze di qualificazione europea e che ha gettato ombre su di una rose che sembrava competitiva. Dunque Cairo e Longo, così come tutta la squadra, avranno modo di riflettere su cosa è stato sbagliato fino ad ora. A partire dagli errori difensivi e dai tanti cartellini presi da Izzo e co., che hanno rivelato le problematiche tattiche della difesa a tre utilizzata da Mazzarri. Altro problema quello del goal, troppi pochi e troppo sulle spalle di Belotti, che con 9 reti è stato l’unico trascinatore dell’attacco granata. Questione dalla quale esce un altro problema, quello tattiche e delle scelte, spesso troppo varie e inconsistenti, come la gestione di Iago Falque, poi ceduto al Genoa, o quella di Berenguer, una figura mai continua nello scacchiere granata. Tanti dunque i punti negativi da valutare e soprattutto da non ripetere.
– Il mercato: Sarà fondamentale il lavoro in entrata ed in uscita del club piemontese. Il mercato estivo aveva regalato quella che sembrava una rosa molto competitiva, cosa però smentita nel tempo dalle prestazioni. Tanti dubbi, alcuni già sciolti a gennaio come il già citato Falque, o come Zaza, uomo mercato e spesso ai margini della rosa. Grande anche in difesa, dove N’Koulou, nonostante le scuse ed il rientro in campo, rimane una grana da sciogliere per Cairo. Da valutare anche due giovani difensori, ai margini della rosa come Lyanco e Bonifazi, con molte richieste e tante promesse, ma che al Torino pare non trovino spazio. In entrata si sta lavorando proprio per la difesa, dove piace il giovane Amione, conteso con il Genoa, argentino classe 2002 del Belgrano, acquisto che servirebbe al Torino di fare maggiori valutazioni sulle scelte per la difesa. Altro obiettivo sarà quello di mettere dentro un nome importante e Giacomo Bonaventura, in scadenza di contratto, potrebbe essere il nome giusto, con Cairo pronto a mettere sul piatto 1,5 Milioni di Euro di contratto. Oltre al grande nome l’idea è quella di trovare finalmente il partner adatto a Belotti, quell’attaccante che si possa sposare al meglio con il “Gallo“. Ultimo nome quello di Andrea Petagna, promesso sposo del Napoli ma che potrebbe andare in prestito ai granata per farsi ancora un po’ le ossa.
– Moreno Longo: Un tecnico da testare e da valutare. Arrivato da poco, dopo l’esonero di Mazzarri, l’ex tecnico del Frosinone ha avuto pochissimo tempo per lavorare con il club granata, guidando le ultime due gare, entrambe perse, rispettivamente con Milan e Napoli, di certo non due impegni semplici. Ora il tempo sarà dalla parte di Longo, il quale ha già fatto capire di voler rivoluzionare la squadra, ripartendo da Belotti: “E’ il presente e il futuro del Toro”, ha dichiarato. Un tecnico giovane che conosce l’ambiente, avendo già allenato la primavera granata, che potrebbe portare quella ventata di nuovo di cui ha bisogno una squadra priva di stimoli fino allo stop del campionato.
– Andrea Belotti: Come detto da Moreno Longo, Andrea Belotti è l’uomo immagine del Torino, capitano e top player, nonchè anche uomo mercato, essendo sicuramente il più richiesto. Sarà dunque fondamentale trattenere il “Gallo” a Torino e costruirgli la squadra attorno, partendo dal compagno di reparto alla tattica di gioco, incentrata sulle capacità di gioco di squadra ed individuale dell’ex attaccante del Palermo. Il contratto scadrà nel 2022, la società potrà pensare anche ad un rinnovo nel futuro prossimo, per blindare definitivamente il proprio capitano e legare il suo nome ancor di più al club granata.
– I giovani: Tanti i giovani interessanti a disposizione di Longo, sul quale poter fare affidamento. A partire dai già citati Lyanco e Bonifazi, uno dei due può definitivamente diventare un punto fermo della rosa, per arrivare alla consacrazione di Lukic, che già ha avuto molto risalto con Mazzarri e potrebbe fare il salto di qualità definitivo con Longo. Tra i giovani che ancora non hanno avuto grande spazio c’è sicuramente Vincenzo Millico, per il quale ha espresso parole al miele proprio il tecnico Longo: “È un giocatore davvero straordinario. Se continua a migliorare sotto l’aspetto della disponibilità anche senza palla può diventare veramente un grande prospetto”. Oltre Millico tornerà dal prestito il giovane Edera, talento inesploso ma che Longo conosce bene, e potrebbe tirar fuori il massimo delle qualità del ragazzo. Dalla primavera si aggregherà anche l’ivoriano Wilfired Stephane Singo, che con le giovanili del Toro ha collezionato 17 partite ed una rete. Inoltre con l’esperienza di Longo nelle giovanili del Torino, non dubitiamo che nel prossimo futuro potremmo conoscere un nuovo talento, in maglia granata.
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