Ricordi calcistici. Questa Quarantena sta mettendo tutti a dura prova, inutile negarlo. Che ne dite se provassimo tramite il calcio a strapparci qualche dolce ricordo, un po’ di brividi lungo la schiena, una lacrimuccia e un po’ di pelle d’oca?
L’intento è quello di evocare momenti epici, piccoli frammenti di calcio, che diciamolo in questo momento di chiacchiere perenne mentre il paese è in difficoltà può essere utile solo a distrarci un pochino e regalarci qualche dolce attimo.
Abbiamo selezionato 10 momenti che accomunano quasi tutti, anche quelli legati ad un singolo club ma che possono aver emozionato tutti i tifosi di calcio indistintamente. Sicuramente sono più di dieci, ma intanto iniziamo il nostro viaggio nei ricordi:
10- King Claudio e lo scudetto del Leicester
Chi non si è emozionato vedendo una squadra di provincia, con più storia nella serie cadetta e nei bassifondi della Premier che altro, con una rosa di giocatori di medio valore, con un attaccante amante dei pub e della birra e guidata da un allenatore italiano di oltre 60 anni che in Italia ha sempre sfiorato ma mai ottenuto un trofeo. Chi dice di non essersi emozionato mente. Stagione 2015-2016, Claudio Ranieri dopo aver fallito con la nazionale greca, torna in Premier League alla guida del piccolo Leicester, che da solo una stagione era salito nella massima serie, riuscendo la stagione precedente a salvarsi per il rotto della cuffia. It’s a kind of magic, direbbero i Queen, una specie di magia, ed il mago ni questione ha i capelli bianchi, gli occhiali, il sorriso beffardo del nonnino di quartiere e viene da Testaccio. E ne ha viste tante, ma mai come quelle che ne vedrà nella stagione 2015-2016. Un connubio perfetto tra squadra ed allenatore, valori tecnici ed individuali espressi alla massima potenza, calciatori con una carriera avanzata ma mai decollata che improvvisamente diventano campioni. Una serie di vittorie esaltanti, difficilmente fortunate, quasi sempre meritate, sudate ma meritate.
Una cavalcata incredibile, a suon di conferenze ricche di risate e di frasi celebri del tecnico italiano, che con il suo “Dilly Ding Dilly Dong” non può non aver fatto sorridere tutti.
Un ricordo meraviglioso, in parte anche italiano.