La figura dell’allenatore tedesco fino a qualche anno fa era associata al classico generale duro e anziano rispettato da tutti, ma troppo spesso distante dalle innovazioni tattiche.
Negli ultimi anni, invece, in Germania si sono affermati una serie di giovani allenatori che hanno portato avanti l’idea tattica (nata da Heynckes e Klopp) del “gegenpressing“: la riaggressione del pallone una volta perso il possesso, pressando asfissiantemente l’avversario con due/tre uomini e andando a chiudere tutte le linee di passaggio.
Tra i vari giovani tecnici – Tuchel, Tedesco e Nagelsmann per citarne alcuni – c’è un allenatore 54enne che si sta mettendo in luce per la sua devozione allo studio della tattica: Dieter #Hecking, allenatore del #Borussia #Mönchengladbach.
Con 26 punti in 12 giornate il Gladbach occupa il secondo posto in #Bundesliga, e se sono lì non è proprio per caso: Hecking ha costruito una squadra capace di passare dal 4-4-2 al 4-3-3 e al 4-1-4-1 da un momento all’altro della partita, costringendo gli avversari a cambiare marcature e movimenti difensivi più volte nella stessa gara.
L’arma tattica imprescindibile ovviamente è il Gegenpressing a cui si vanno a sommare le verticalizzazioni immediate, l’occupazione della trequarti avversaria con almeno quattro uomini dietro la punta e la difesa alta per mandare gli avversari in fuorigioco. Perché i propri giocatori tengano dei ritmi di gioco elevatissimi per tutta la durata della gara, il tecnico dei Fohlen impone ai propri calciatori una dieta ferrea e un’accurata preparazione atletica.
Gli imprescindibili di questa macchina meravigliosa chiamata Borussia Mönchengladbach sono il portiere Sommer, il regista difensivo Ginter, l’esterno offensivo Hofmann trasformato da Hecking in mezzala, il mediano Zakaria e gli attaccanti abili nel dribbling e nel tiro Hazard e Plea.
De Filippo diceva che gli esami non finiscono mai: poco male se a 54 anni hai ancora voglia di studiare e migliorarti!
Hecking è il nuovo maestro tattico del calcio europeo
articolo precedente