Speciale Russia 2018 è la nuova rubrica targata RadioGoal24 che andrà ad esplorare tutte e 32 le squadre che parteciperanno alla più famosa ed importante competizione calcistica mondiale. Percorreremo, giorno per giorno, la storia, le statistiche e le curiosità di ogni singola formazione del torneo. Vi ricordiamo che potrete seguire la diretta streaming con radiocronaca di tutte le partite sulla nostra sezione Radio, con approfondimenti radiofonici dedicati e molto altro ancora nel nostro flusso dedicato. Questa volta è il turno della Spagna, favorita nel girone con Portogallo, Marocco e Iran.
Il cammino verso il mondiale
Nelle qualificazioni al mondiale, la Spagna ha partecipato al Gruppo G insieme a Italia, Albania, Israele, Macedonia e Liechtenstein. La squadra di Lopetegui non ha incontrato particolari difficoltà a superare il girone da prima classificata: nelle dieci partite giocate, gli spagnoli ne hanno vinte nove e pareggiata soltanto una, proprio contro l’Italia nel match terminato 1-1 (De Rossi, Vitolo). Al termine delle partite dei girone, ampiamente dominato, le Furie Rosse possono vantare uno score di 36 goal segnati (3,6 a partita) e solamente 3 subiti. C’è da considerare che ben 16 reti delle 36 segnate sono state il bottino dei due scontri contro il Liechtenstein, terminati entrambi sul risultato di 8-0. I capocannonieri della nazionale sono tre, tutti a quota 5 goal: Morata (che non è stato convocato per il Mondiale), Isco e Diego Costa.
La squadra

La Spagna dovrebbe schierarsi con un 4-3-3 o un eventuale 4-2-3-1. Tra i pali ci sarà De Gea del Manchester United; sull’out di destra dovrebbe giocare Carvajal, sulla via del recupero dopo l’infortunio rimediato in finale di Champions League contro il Liverpool (in caso contrario è pronto Azpilicueta); la coppia difensiva sarà formata, ovviamente, da Ramos e Pique, capisaldi di Real Madrid e Barcellona; a completare la difesa, come terzino sinistro, ci sarà Jordi Alba. La zona nevralgica del campo sarà comandata da Iniesta, al suo ultimo mondiale; davanti alla difesa giocherà Busquets, mentre nel ruolo di mezzala destra ci sarà un ballottaggio tra Koke e Thiago, con il giocatore dell’Atletico Madrid in vantaggio. Al centro dell’attacco, dopo l’esclusione di Morata, ci sarà sicuramente Diego Costa; a supportarlo sulla fascia destra giocherà Isco, mentre sulla sinistra agirà David Silva. Attenzione anche ad Asensio, che potrebbe essere l’asso nella manica del tecnico Lopetegui.
1.1) L’allenatore: Julen Lopetegui

Lopetegui ha trascorso una carriera tra i pali, vestendo, tra le altre, anche le maglie di Barcellona e Real Madrid e può vantare una presenza con la nazionale maggiore spagnola, nel match giocato nel 1994 contro la Croazia. La sua storia da allenatore comincia nella stagione 2003-2004, quando si siede sulla panchina del Rayo Vallecano e viene esonerato dopo pochi mesi dall’inizio del campionato. Dopo essere stato Capo Scout nelle file del Real Madrid, diventa il tecnico del Castilla nella stagione 2008/2009. Dal 2010 al 2014 ha fatto parte dello staff tecnico della nazionale spagnola, ricoprendo prima la carica di allenatore della squadra U19, con cui ha vinto un europeo, e poi dell’U21, con cui ha vinto un altro europeo. Nel 2014 diventa allenatore del Porto fino all’esonero nel 2016, concludendo l’esperienza portoghese senza nessun risultato rilevante. Nel luglio del 2016 viene nominato ct della Spagna al posto di del Bosque.
1.2) La stella: Andrés Iniesta

Don Andrés giocherà il suo ultimo mondiale con la Spagna, dopo aver già dato addio al Barcellona e al calcio europeo. Il 34enne ha collezionato ben 129 presenze e 13 reti da quando ha esordito con la maglia delle Furie Rosse, e cioè nel lontano maggio del 2006 (Spagna-Russia 0-0). Il suo palmarès con la nazionale parla per lui: una Coppa del Mondo (2010) e due Campionati Europei (2008 e 2012), oltre a due Europei vinti con l’U19 e l’U17. Nella storia della Spagna, Iniesta si trova al 4° posto nella classifica delle presenze e, al termine del mondiale, potrebbe superare anche Xavi, a quota 133.
2) La storia
L’esordio della Spagna nelle competizioni europee avvenne nel 1920, in occasione di un match contro la Danimarca vinto per 1-0. La forza della nazionale ispanica, per come la conosciamo noi, è relativamente giovane: infatti, oltre alla Coppa del Mondo del 2010 e ai Campionati Europei del 2008 e del 2012, gli spagnoli possono vantare solo un altro titolo: l’Europeo del 1964, giocato proprio in Spagna. Tornando ai Mondiali, prima della manifestazione in Sudafrica, le Furie Rosse non erano mai andate oltre i quarti di finale.



