Siamo giunti alla semifinale di andata di Champion’s League. Un traguardo storico per quanto riguarda la Roma, poiché mancava dalle fasi finali di questa competizione da lungo tempo. Una conquista del pass per la semifinale avvenuta in maniera inverosimile, alla quale nessuno credeva. Ma tutti sono stati smentiti, e la Roma è tra le quattro squadre più forti di Europa. Ora i giallorossi affronteranno il Liverpool guidato Jurgen Klopp, che in Premier League lotta con il Manchester United per la conquista del secondo posto, a sole tre lunghezze di distanza. La Roma incontrerà l’ex Salah, che proprio con i Reds ha esploso il suo enorme talento ed è il capocannoniere d’Inghilterra e di tutti i maggiori campionati europei, con 31 gol. La Roma quindi dovrà fare ben attenzione al talento egiziano, che sarà l’uomo più pericoloso della sua squadra. Ma adesso analizziamo nel particolare, le mosse che la Roma dovrà adottare per riuscire a sconfiggere il Liverpool.
Fase difensiva: raddoppiare Firmino
Non c’è assolutamente bisogno di essere grandi esperti di calcio per trovare quale sia il punto di forza di questo Liverpool: il tridente Salah-Firmino-Mané ha dimostrato di essere uno dei più forti al mondo, nonostante la partenza a gennaio di Coutinho verso Barcellona. Il fantastico assetto costruito da Klopp ha saputo, sopratutto, sfruttare quei tipici difetti sistematici delle difese inglesi. L’arma più letale sono sopratutto i contropiedi ad alta velocità sfruttando il famoso Gegenpressing: da una parte, si vuole prevenire il contropiede avversario senza scivolare all’indietro per poi riorganizzarsi, ma cercando di interromperlo all’origine; dall’altra, si vuole recuperare il pallone subito dopo averlo perso, in modo da riproporre una nuova azione d’attacco. Bisogna però dire una cosa: nonostante l’uomo-goal della squadra sia Salah, lil giocatore da cui bisogna aspettarsi sempre la giocata decisiva è Roberto Firmino: il trequartista brasiliano, adottato perfettamente dal proprio tecnico nel ruolo di punta, è colui che costruisce praticamente ogni trama di gioco; i recuperi alti da parte di Milner o Chamberlain non potrebbero essere così efficienti, una volta la palla arrivata ai due esterni alti, senza la mediazione di Firmino: quest’ultimo è bravo infatti a dialogare con i propri compagni di squadra, permettendo di “manipolare” i movimenti difensivi avversari e ribaltare subito l’azione per lo smarcamento della punta all’altro lato del campo. E’ necessario che la Roma stia attenta sopratutto al brasiliano, raddoppiandolo immediatamente ad ogni palla presa: sotto questo punto di vista sarò quindi utilissimo il lavoro di De Rossi in ripiegamento in aiuto su Fazio, con Manolas che dovrà invece “scivolare” per la marcatura stretta su Mané o Salah.
Centrocampo: bloccare gli inserimenti avversari e mantenere il pallino del gioco
Il Liverpool gode di un centrocampo molto offensivo, con giocatori come Wijnaldum e Chamberlain che non nascono propriamente come centrocampisti, bensì rispettivamente come trequartista ed ala. Il compito maggiore per i centrocampisti della Roma sarà quello di bloccare i numerosi inserimenti che effettueranno gli avversari, a supporto dell’azione offensiva in loro favore. Se il lavoro del reparto difensivo sarà fatto nel modo migliore, basterà seguire a uomo gli inserimenti in area di rigore dei centrocampisti del Liverpool, e non permettere di riceve palla in caso di cross effettuati dalla fascia. Così facendo i giallorossi potranno sfruttare il contropiede, poiché il centrocampo avversario sarà pressoché scoperto e quindi in difficoltà. In questa fase del gioco De Rossi e i compagni di reparto dovranno essere perfetti negli interventi, cercando di mantenere il più possibile il possesso palla e lanciare gli attaccanti alla ricerca del gol.
Fase offensiva: sfruttare i centimetri di Dzeko
La fase offensiva sarà il lavoro più importante da svolgere: la Roma dovrà riuscire a segnare almeno un gol fuori casa, così da gestire meglio la partita nel match di ritorno all’Olimpico. In base alla scelta del modulo da parte di mister Di Francesco, i giallorossi dovranno senza dubbio sfruttare la potenza e la prestanza fisica di Dzeko, al centro dell’attacco. L’ideale sarebbe puntare su giocatori di fascia veloci e bravi nel dribbling come Florenzi e Perotti, poiché i terzini avversari non sono di certo del livello di quelli del Barcellona, che la Roma è riuscita a beffare. Gli esterni quindi dovranno puntare l’uomo, superarlo e crossare al centro per Dzeko: in questa partita più che mai, il gigante bosniaco dovrà agire da cecchino, per finalizzare nel migliore dei modi, ogni azione offensiva. Nella mezz’ora finale Di Francesco dovrà sfruttare la freschezza del giovane Under (sempre che il turco non parta dal’inizio), per mettere in ulteriore difficoltà la difesa dei Reds, ma soprattutto in caso di difficoltà per Dzeko nel mantenere la palla ed arrivare al tiro, di affiancargli Shick che ha anche trovato il primo gol in maglia giallorossa. Con Shick, Dzeko ed Under, gli ultimi minuti della partita saranno veramente di fuoco e ricchi di occasioni da gol, poiché ci sarà maggiore spazio per gli attaccanti e quindi più libertà nel raggiungere il cross da parte dei terzini di spinta, Kolarov e Florenzi.
La Roma quindi per uscire vittoriosa, dovrà fare la stessa partita che ha fatto contro il Barcellona: annullare ogni attacco da parte degli attaccanti del Liverpool, mantenere il pallino del gioco al centrocampo senza cadere in errori sciocchi, ma soprattutto sfruttando la potenza offensiva che ha questa squadra. Dopo la sorprendente vittoria contro il Barcellona, la Roma non ha più paura di nessuno, e deve puntare alla vittoria e al passaggio del turno che vorrebbe dire, Finale di Champion’s League.