Due attaccanti diversi, due modi propri di essere attaccanti. Il Pipita ha con gli anni, grazie anche all’esperienza al Real Madrid, imparato a venire incontro e giocare per e con la squadra; il Cholito, invece, ha più le caratteristiche del centravanti d’area di rigore, pronto a farsi trovare “nel posto giusto al momento giusto”. Ma l’ex Genoa ci ha dimostrato anche di aver voglia di lottare, pressando spesso, con grande agonismo, i calciatori avversari.
Andiamo a mettere al confronto le prestazioni di Gonzalo Higuain e di Giovanni Simeone, che questa sera si sfideranno in Juventus-Fiorentina.
L’avvio migliore, fra i due, ce l’ha avuto senza dubbio Gonzalo Higuain che però, pur segnando 2 reti (Cagliari e Chievo Verona) nelle prime 4 uscite, non è stato risparmiato da pesanti critiche (specie nell’ultimo match col Sassuolo). Dal canto suo, Giovanni Simeone ha trovato solamente una volta la via nella rete (contro l’Hellas Verona) ma sta crescendo, insieme alla squadra, come ci dimostrano le ultime 2 gare vinte dalla Fiorentina di mister Pioli.
Il bianconero è avanti anche per quanto riguarda gli assist (1-0), la percentuale di tiri nello specchio della porta (56% a 30%) e nella media voto (6,38 a 5,88). Tutto questo può anche essere ricollegato al fatto che il calciatore viola si è ritrovato quasi “spaesato” in questa nuova avventura italiana, mentre Gonzalo ha avuto la fortuna di continuare ad essere il punto di riferimento offensivo di un eccellente meccanismo che è quello della Juventus. La voglia di fare, e spesso di strafare, che porta Simeone a perdere la giusta lucidità, la ritroviamo in alcuni dati come quello dei falli commessi (8 a 3, con un cartellino giallo all’attivo), nei fuorigiochi (4 a 3) ed anche dei dribbling riusciti (appena 3 a 9).
Altri spunti interessanti, a conferma di quello che avevamo scritto nelle prime righe, li possiamo ricavare dalla percentuale di passaggi riusciti che premia il Pipita (81% sugli 87 tentati contro il 77% dell’attaccante viola, su 39 effettuati). Terminiamo con i contrasti: Simeone ne ha effettuati 32, vincendone il 25%, Higuain 37, con il 46% di riuscita. Impietoso il dato della percentuale degli scontri aerei vinti (50% a 8% in favore del bianconero).
In conclusione possiamo dire di come Higuain sia decisamente un calciatore migliore e più completo di Simeone (e non abbiamo scoperto di certo l’acqua calda), ma che questo sia dovuto non solo alla maggior esperienza del bianconero, e del maggior tasso tecnico, ma anche perché il Pipita ha capito l’importanza di giocare con i propri compagni, piuttosto che incaponirsi in azioni personali, per avere maggior freschezza una volta arrivato negli ultimi metri della meta campo avversaria, cosi da poter colpire con maggior precisione (come ci dimostrano le ultime 2 stagioni giocate in Italia). Il futuro, però, vista anche la giovanissima età (22 anni) è tutto del Cholito, a patto che l’argentino capisca come sfruttare al meglio le sue caratteristiche, abbinandole ad un lavoro che possa dare un aiuto anche alla squadra.