
Walter Sabatini, neo coordinatore dell’area tecnica per il gruppo Suning Sports: a lui il compito di far tornare grande l’Inter.
Chiusa una delle stagioni più deludenti della propria storia, l’Inter è già a lavoro per operare quella che sarà a tutti gli effetti una rivoluzione. L’arrivo di Walter Sabatini nella dirigenza vuol dire certamente porre al comando delle operazioni un uomo d’esperienza, in grado di orchestrare una grande quantità di movimenti di mercato. L’ex d.s. della Roma, nonostante la priorità sia la scelta del nuovo allenatore (che sarà, con ogni probabilità, Luciano Spalletti), ha già iniziato a sondare il mercato alla ricerca di giocatori funzionali ad un progetto tecnico che, seppur ancora tutto da scoprire, ha come obiettivo il ritorno dei nerazzurri ai vertici della nostra Serie A.
Iniziano, dunque, a circolare i primi nomi: l’intenzione è, a quanto sembra, quella di dare priorità al puntellamento di un reparto difensivo che quest’anno ha tutt’altro che convinto, specie sugli esterni. Sulla sinistra urge intervenire, viste le precarie qualità fisiche di Christian Ansaldi e le deludenti prestazioni di Yuto Nagatomo e Davide Santon. Il nome che circola da diverso tempo rappresenta per certi versi una sorpresa: Dalbert Henrique Chagas Estevão, per i più semplicemente Dalbert. Il terzino in forza al Nizza non è di sicuro un profilo che fa sognare i tifosi, essendo pressoché sconosciuto ai non addetti ai lavori. Tuttavia non sempre è l’abito a fare il monaco: per diversi motivi, può davvero essere l’uomo giusto.

Dalbert sbarca in Europa a soli 19 anni per vestire la maglia dell’Academico Viseu, club di Serie B portoghese; vi militerà per due stagioni, prima della chiamata del Vitoria Guimaraés.
Tra i maggiori protagonisti dello splendido 3° posto raggiunto quest’anno dal Nizza, Dalbert si è consacrato come miglior terzino del campionato francese appena trascorso: davvero sorprendente se pensiamo che, prima di vestire la maglia rossonera dei transalpini, il 23enne brasiliano militava nella seconda serie del campionato portoghese . Ciò che ha stupito di questo ragazzo è stata la duttilità e maturità dal punto di vista tattico: chi ha seguito quest’anno la Ligue1, come anche la Bundesliga nelle stagioni precedenti, sa quanto l’attuale tecnico del Nizza Lucien Favre ami esplorare diversi moduli e chiavi tattiche. Dalbert si è distinto per le sue qualità sia nel 4-4-1-1 che nel 4-2-3-1, arrivando a fine stagione anche a rivestire il ruolo di tornante di spinta nel 3-5-2. Le 33 presenze stagionali nel solo campionato ci hanno messo di fronte ad un autentico motorino, una freccia col fiato di un maratoneta. Non solo corsa, però: Dalbert ha messo in mostra anche, da buon brasiliano, un l’elegante controllo di palla e una più che soddisfacente precisione nei cross (4 i suoi assist stagionali).
I recenti rumors di mercato raccontano di una trattativa entrata ormai nel vivo e di un accordo che, seppur non ancora raggiunto, si avvicina sempre di più. Quel che è certo è che l’Inter ha deciso di scommettere su questo ragazzo e i numeri le danno più che ragione: il ragionevole prezzo del cartellino è oltretutto manifesto di un investimento che andrebbe a regalare alla causa nerazzurra un potenziale titolare con un relativo sforzo economico. Una trattativa che sembra, dunque, non avere alcun particolare ritorno negativo; per un’Inter pronta ad ornare la fascia sinistra di tinte carioca.