Klaas-Jan Huntelaar difficilmente rinnoverà il contratto con lo Schalke 04, e potrebbe così tornare all’Ajax. Per il 33enne attaccante olandese si tratterebbe di un ritorno nel club che l’ha valorizzato nel contesto internazionale, lasciato nel 2009 per una non troppo fortunata esperienza al Real Madrid. Ma la storia del calcio ci riserva spesso rimpatriate come questa. Vediamone alcune fra le più clamorose:
5) Mario Goetze – Borussia Dortmund.
Da grande traditore a figliol prodigo: questo il destino del talentuoso fantasista tedesco, che nel 2013 lasciava i gialloneri per abbracciare la causa del Bayern Monaco. In Baviera non troverà mai fortuna, causa una certa discontinuità di rendimento e forse qualche incomprensione con Pep Guardiola. La sfortuna tuttavia non lo abbandona nemmeno nel suo gran ritorno a Dortmund, nel quale ha disputato 11 gare quest’anno.
Nel 2006 la cessione al Chelsea fu un trauma per i tifosi rossoneri, che non credevano di poter davvero dire addio a uno dei loro più grandi fuoriclasse. Due opache stagioni in Premier lo condurranno di nuovo a casa, ma nulla sarà più come prima. Addirittura zero gol in 18 presenze nella stagione 2008-09. L’attaccante ucraino farà le valigie e tornerà nientemeno che alla Dinamo Kiev, il club in cui è nato calcisticamente e dove condurrà la sua carriera avanti per altri tre anni.
Per lui vale lo stesso discorso di cui sopra, forse anche di più: il suo addio nel 2009 (destinazione: Real Madrid) fu interpretato come il segno della fine di un’epoca per il Milan. In merengue rimarrà per quattro stagioni, nessuna delle quali tuttavia all’altezza del suo nome. Nel 2013 tornerà in rossonero per una sola, malinconica stagione nella quale segnerà comunque 7 reti in 30 presenze.
2) Thierry Henry – Arsenal.
Non se l’aspettava proprio nessuno, che la leggenda vivente tornasse sul luogo dove gli avevano già dedicato una statua. Eppure è quel che è successo al fortissimo attaccante francese, tornato a indossare la maglia dell’Arsenal nel 2012 in prestito dagli americani dei Red Bulls. Arsene Wenger non ci pensa due volte a farlo debuttare subito contro il Leeds, e Henry ringrazia segnando un gol che fa esplodere di gioia i tifosi. Sarà anche l’ultimo prima del nuovo addio, ma a nessuno importa.
La leggenda olandese conclude il suo percorso dove l’aveva iniziato. Dopo aver vinto tutto con i Lancieri in nove stagioni dal 1964 al 1973, Cruyff vola in Spagna per insegnare il calcio totale al Barcellona. Nel 1981 farà ritorno all’Ajax per due stagioni all’insegna della nostalgia, delle quali una comunque conclusa con la vittoria di un campionato. Sarà l’idolo della successiva generazione di olandesi destinata a vincere il primo trofeo continentale per nazioni.