Alle ore 18.30 Massimiliano Allegri e Gianluigi Buffon, parleranno in conferenza stampa alla vigilia del match di Champions League con il Porto. Non sarà della partita Leonardo Bonucci che, in seguito alla discussione con il mister bianconero, sarà in tribuna come già comunicato dal club. Seguite la diretta LIVE. Per aggiornare basta premere F5.
Comincia il portiere bianconero:
“Il nostro momento è buono visti i risultati e le prestazioni. Sappiamo l’importanza della gara è il valore dell’avversario. Il Porto ha sempre centrato i suoi obiettivi a livello europeo. Arriva sempre nella zona giusta, ha tanta esperienza. Gode del nostro massimo rispetto. Non ci regaleranno nulla”.
La gara del PSG tiene alta l’attenzione?
“No veniamo da un’epopea di vittorie che ci permette di prendere sotto ha mandato la gara. Abbiamo ripreso prestigio e ci meritiamo questo. Abbiamo messo da parte la presunzione ed è l’unica cosa che conosco per arrivare lontano in questa competizione”.
Gli episodi di nervosismo delle ultime settimane?
“Sono episodi che in squadre con alta competitività siano normali. La Juve a livello di rosa fa parte dell’elite del calcio. L’unico modo per stemperare gli animi è la vittoria. La voglia di strafare a volte non fa accettare determinate scelte e situazioni. Non è nulla di grave o compromesso”.
Vivi queste gare in maniera diversa? Mese difficile mediaticamente?
“Le gare di Champions si vivono sempre in maniera difficile. Avere la possibilità di vincere è la cosa più importante. L’ambizione rende più importante il singolo trofeo. La società ha allestito una squadra importante”.
100 presenze in Champions tue domani. Rapporto con Casillas?
“Lo sapevo e pensavo di averne fatte di più, ci sono rimasto male. Il mio ego è stato ferito. Sono felice di incontrarlo perché è un amico, un avversario, ha avuto la forza di rimettersi in discussione. Ci auguro di fare due grandi partite”.
Silva sogna di farti gol:
“È un grande pericolo, lo conosco bene. Gli auguro di realizzare il suo sogno col passaggio del turno però nostro. Sarebbe bello fare felici più persone possibili. Io cercherò di essere al massimo domani”.
Stupito non giocasse Bonucci? Squadra di polso la Juve?
“Se siamo arrivati in finale due anni fa andando vicino alla vittoria significa che già eravamo competitiva. In questi ultimi due anni la società non ha smantellato o lesinato. I segnali dati dalla società all’esterno e alla squadra è di essere ambiziosi. Quello che mi fa essere fiducioso è vedere come ci alleniamo e la disponibilità di tutti nel lavoro. Ognuno di noi deve intervenire quando non si lavora bene perché è quello che ci serve. Posso dare un consiglio a volte ma tutti sappiamo come ci si comporta. Il mister non ha dato formazioni e vedremo. Quando si è giocatori importante e trainante, di personalità e talento bisogna essere i primi a sacrificarsi per il bene della squadra. Lui tiene al gruppo e alla Juve, non avrà difficoltà ad accettare qualunque decisione”.
Il turno del tecnico bianconero:
Il Porto è convinto di farcela, contro la Juventus.
“Il Porto è un club abituato ai giocare la Champions. Non perde dal 27 settembre, ha segnato 10 gol nel girone, in casa ha battuto Bayern e Chelsea negli ultimi due anni. E’ un ottavo difficile e importante. Qui a Oporto vogliamo fare bene e vogliamo fare gol”.
Bonucci, allora: che cosa succede?
“Bonucci domani va in tribuna. Sono cose che capitano in una stagione, il caso è chiuso. Aggiungo che il tutto è concordato con la società, lui ha avuto una reazione che non rientra nel rispetto verso di me, verso i compagni, verso i bambini e i milioni di tifosi che ci guardano. Leo ha capito, è un ragazzo intelligente, è un esempio importante per il futuro. Io farò una donazione, a favore di chi ancora non lo so”.
Bonucci non è un caso isolato. Perché queste tensioni?
“Fin qui ci siamo comportati bene, abbiamo raggiunto gli obiettivi fin qui fissati. Poi ci sono anche dei casotti, che vanno gestiti nella maniera più opportuna. Ma tutto si è concluso e guardiamo avanti. E’ un momento importante, dobbiamo affrontare impegni difficili uno dopo l’altro, la rosa della Juventus è importante e c’è spazio per tutti. Barzagli e Chiellini stanno bene”.
La tribuna di Bonucci l’hai decisa Allegri o Allegri con la società?
“Ho parlato con Leonardo, gli ho parlato sabato mattina e gli ho comunicato la mia decisione. Io sono in diritto di decidere su tutti i giocatori. Ho preso la mia decisione e il caso è concluso. L’attenzione ora è sulla partita di domani, il Porto è la squadra peggiore che potesse capitarci. Bisogna focalizzarci sul Porto”.
La squadra può essere distratta?
“No. Siamo molto concentrati e faremo bene. Ci vuole equilibrio e testa, la squadra è pronta in tutti i suoi 25 giocatori, i 22 di movimento e i 3 portieri. E’ una competizione che ti dà entusiasmo, è di grande fascino. Ci vogliono anche coraggio, spensieratezza e convinzione nei nostri mezzi, che sono tanti”.
Che Porto si aspetta, offensivo o difensivo?
“In casa il Porto gioca in maniera diversa, ma non perde mai la sua forza difensiva. E’ una squadra molto equilibrata”.
Perché Bonucci sì e altri no a livello di punizioni così severe? E anche Allegri qualche volta è parso nervoso, Doha e Firenze per esempio.
“Non mi va di spiegare, sono cose che sono successe. Bonucci? E’ una legge di vita, è stato sfortunato, è toccato a lui”.
Pjanic gioca?
“Volete fare le cinque stelle, vero? Sì, Pjanic gioca. E giocano anche Dybala, Mandzukic, Higuain e Cuadrado. Oltre non vado”.
Termina qui la conferenza.