Cesare Prandelli li chiamava “i nuovi italiani“. Da Mauro Camoranesi in poi, hanno fatto discutere riscuotendo critiche o consensi sull’opportunità di essere aggregati alla causa dell’Italia. I giocatori stranieri con cittadinanza italiana (i cosiddetti “oriundi“) tornano ora di moda e potrebbero persino dilagare nelle prossime convocazioni di Giampiero Ventura. Ma quanti e quali di loro avrebbero il potenziale per innalzare la qualità della rosa azzurra? Vediamo una scelta di undici possibili “titolari“:
Il portiere:
Rafael (Cagliari). Una delle note positive della stagione dei sardi. Non è più giovane (34 anni) ma potrebbe essere un valido vice-Buffon o in occorrenza terzo portiere.
I DIFENSORI:
Bruno Peres (Roma). terzino destro all’insegna della grande tradizione brasiliana, da Cafu a Maicon. Deve migliorare in fase difensiva ma in attacco si propone, crossa e all’occorrenza segna. Un possibile grande acquisto per l’Italia, visto che il Brasile (al momento) non lo considera.
Toloi (Atalanta). Origini venete per il centrale brasiliano classe ’90, ormai titolarissimo nella sorprendente Atalanta di questa stagione. Forza fisica e abilità nel gioco aereo ne fanno un’ottima riserva agli intoccabili difensori della Juventus.
Federico Fazio (Roma). Un gigante argentino (ma di chiare origini siciliane) arrivato l’estate scorsa alla Roma dopo dieci stagioni al Siviglia. Ha 29 anni, grande affidabilità ed esperienza internazionale.
Emerson Palmieri (Roma). Ancora un romanista, ancora un brasiliano. Partito per fungere da riserva per Mario Rui, il 22enne terzino si sta ormai affermando in pianta stabile nella squadra di Luciano Spalletti. Ha ampi di miglioramento e occuperebbe un ruolo di norma povero di interpreti di alto livello.
I CENTROCAMPISTI:
Rodrigo De Paul (Udinese). L’ultimo talento pescato dal club di Giampaolo Pozzo. Il 22enne argentino è un trequartista di qualità ancora non esploso del tutto (solo un gol in 21 presenze quest’anno), ma molti sono pronti a scommettere che non tarderà troppo a farlo.
Matìas Vecino (Fiorentina). Uno dei perni del centrocampo di Paulo Sousa. L’ex-Empoli è un autentico tuttofare, capace di interdire e costruire il gioco con la medesima qualità. Sarebbe un ottimo acquisto, Uruguay permettendo.
Amadou Diawara (Napoli). Diciannove anni e non sentirli, per il mediano ex-Bologna: gioca da veterano e in pochissimo tempo ha conquistato la stima di Maurizio Sarri. È originario della Guinea ma di fatto è cresciuto in Italia. Buone, quindi, le probabilità di vederlo in azzurro.
GLI ATTACCANTI:
Alejandro ‘Papu’ Gomez (Atalanta). Fenomeno social e sul campo, il funambolo argentino sta vivendo un momento di grazia con la maglia orobica (24 presenze e 9 reti quest’anno). Con la sua velocità mette in crisi le difese avversarie, mentre la sua duttilità lo rende un giocatore prezioso per tutti i suoi allenatori.
Luciano Vietto (Siviglia). Fra tutti i nomi fatti finora, quello forse più strano. Il 23enne attaccante argentino (in prestito dall’Atletico Madrid) non ha mai giocato in Italia ma in Spagna è considerato un possibile crack. Ha tecnica e velocità, doti che in passato gli hanno attirato l’interesse del Barcellona. Con l’Argentina ha disputato gare solo con l’Under-20, quindi Ventura può farci almeno un pensierino.
Joaquin Correa (Siviglia). Sempre dal club andaluso viene un altro possibile acquisto per la nostra Nazionale. Messosi in evidenza con la maglia della Sampdoria nel 2015-16, l’argentino classe ’94 ha tecnica e grande duttilità: di fatto può giocare in tutti i ruoli d’attacco. Più volte messo in allerta dalla Selecciòn, di fatto attende ancora la prima convocazione.
Che ne pensate? Quanti e quali di questi potrebbero davvero servire alla causa azzurra?