Giornata speciale per Mark Cavendish (Team Dimension Data), che conquista la prima tappa del Tour de France e con essa la maglia gialla, simbolo del primato. Il corridore britannico è tornato al successo nonostante una preparazione diversa dagli avversari, mirata a preparare i giochi olimpici di Rio nella specialità del ciclismo su pista.
La tappa, 188 km da Mont-Saint-Michel a Utah Beach, non presenta particolari difficoltà altimetriche, e dopo pochi chilometri si sgancia un gruppetto di corridori dal gruppo. Tra questi allunga deciso Paul Voss (Bora Argon-18), che transita in testa agli unici due GPM di giornata (entrambi di quarta categoria) e conquista la prima maglia a pois di quest’edizione della Grand Boucle. Sul tedesco rientrano poi Jan Barta (Bora Argon-18), Alex Howes (Cannondale – Drapac), Leigh Howard (iAM Cycling) e Anthony Delaplace (Fortuneo – Vital Concept).
Nel gruppo le raffiche di vento portano alcune formazioni, tra cui Cannondale e Movistar, ad alzare il ritmo per cercare di distanziare gli avversari. Il tentativo fallisce, ma permette di portarsi a meno di un minuto dalla fuga. A circa 80 chilometri dall’arrivo una caduta coinvolge Alberto Contador (Tinkoff-Saxo), che ritorna in gruppo aiutato dai compagni con una vistosa ferita alla spalla destra. Nei fuggitivi Voss si lascia sfilare, poi Howard anticipa Barta sul traguardo volante. Più indietro Greipel batte Kittel nella volata per gli 11 punti del quinto classificato, mentre Sagan ne prende 9.
Davanti un’azione di Delaplace trova la risposta di Howes, ma non di Howard e Barta, che vengono ripresi. I due superstiti arrivano fino ai meno cinque, quando il gruppo lanciato verso la volata li assorbe. Lo sprint è condizionato da una caduta di Michael Morkov (Team Katusha), che coinvolge tra gli altri Sam Bennet (Bora Argon-18) e Edvald Boasson-Hagen (Team Dimension Data). Peter Sagan (Tinkoff-Saxo) parte lungo, ma viene saltato prima da Marcel Kittel (Etixx Quick-Step) e poi da Cavendish, che vola verso vittoria e maglia gialla. Alle sue spalle il tedesco e lo slovacco, mentre Andrè Greipel (Lotto Soudal) chiude quarto.