Gran colpo di Matteo Trentin, che vince la diciottesima tappa del Giro d’Italia. Il corridore…trentino raggiunge negli ultimi cinquecento metri i fuggitivi Brambilla (compagno di squadra) e Moser e con una maestosa progressione si impone sul traguardo di Pinerolo (TO). Steven Kruijswijk rimane sempre e tranquillamente in maglia rosa.
La quartultima tappa da Muggiò (MB) a Pinerolo, la più lunga dell’intera 99esima edizione con 240 chilometri da percorrere, si risolve tutta in una maxi fuga che scatta dopo appena 6 chilometri dalla partenza. Sono ben 24 i corridori che ben presto si sganciano dal plotone compatto, tra cui Trentin, Brambilla e Moser. Gli attaccanti guadagnano costantemente terreno sul gruppo della maglia rosa, che lascia consapevolmente evolvere la fuga poiché composta tutta da corridori non in lotta per la classifica generale.
Il percorso prevede inizialmente l’attraversamento della pianura padana e poi l’arrivo a Pinerolo, con un complicato circuito da ripetere due volte. In mezzo due salite, non lunghe ma impegnative e toste per le pendenze, che oscillano dal 10 al 20 %.
I 24 fuggitivi raggiungono la prima ascesa con oltre 13 minuti di vantaggio sul gruppo della maglia rosa, all’interno del quale tutti i big sono presenti. Nella prima salitina, quella di Pramartino, scattano Brambilla e Moser che nettamente si avvantaggiano rispetto agli altri attaccanti della prima ora. Nella successiva discesa, alle spalle dei due attaccanti testa della corsa si forma un quartetto di inseguitori che comprende Trentin e Sasha Modolo. Dietro, nel gruppone, nulla accade: la maglia rosa Kruijswijk paralizza l’andatura piazzando davanti il superstite gregario Enrico Battaglin, che egregiamente assolve al compito assegnato. Nessuno si muove tra i favoriti di classifica generale, anche se si evidenzia una netta ripresa fisica di Vincenzo Nibali, sempre presente nelle prime posizioni. Agevolato anche dalla “scorta” di quattro compagni di squadra.
Le emozioni sono pertanto tutte offerte dai fuggitivi. Moser e l’ex maglia rosa Brambilla intraprendono davanti lo strappo di 450 metri posto a due chilometri e mezzo dal traguardo. Sembra lotta a due per la vittoria di tappa, ma dietro Trentin, con far sornione e silente, recupera terreno ed insegue con un distacco poco superiore ai dieci secondi.
L’ultimo chilometro è incandescente: Moser in prima posizione si invola a testa bassa verso l’arrivo. Brambilla, già vincitore di una tappa, non offre collaborazione e pare attendere il proprio compagno Trentin. Che a 500 metri dalla fine improvvisamente sbuca dalle retrovie, si riporta con pochi scatti sul duo di testa, brucia in progressione l’attonito e sorpreso Moreno Moser e vince con una grandiosa cavalcata.
Primo successo al Giro per Trentin, già due volte vincitore di tappa al Tour De France. È la quinta affermazione italiana in questa edizione della corsa rosa (2 Ulissi, 1 Brambilla e Ciccone), il quarto sorriso per la squadra Etixxx (2 Kittel, 1 Brambilla e Trentin). Ed anche un podio tutto tricolore: Trentin davanti a Moser e Brambilla.
Grossa colossale beffa per Moser, che assaporava un successo che pur avrebbe meritato; ha pagato duramente il mancato filo diretto nel finale con la propria ammiraglia che non lo ha avvisato del rientro dell’avversario poi vincitore.
In qualche modo, dunque, Matteo Trentin ha riscattato la categoria dei velocisti dopo l’evitabile errore nella tappa di mercoledì.
Il gruppo dei migliori transita all’arrivo di Pinerolo con un ritardo di 13 minuti e mezzo e nulla cambia in classifica generale. Con il leader Kruijswijk sempre più vicino al trionfo di Torino.
Le prossime due tappe decreteranno il vincitore del Giro 2016. Attenzione a quella di venerdì, con all’interno il Passo dell’Agnello, Cima Coppi della novantanovesima edizione della corsa rosa.