Altro numero di Diego Ulissi, che si impone nell’undecima tappa del Giro d’Italia. Il capitano della Lampre scatta sulla rampa finale ed allo sprint regola Amador e la Maglia Rosa Jungels, che guadagna terreno sui big.
La frazione, da Modena ad Asolo (TV), è subito animata da una fuga di 9 corridori che parte dopo una manciata di chilometri dallo start. Neutralizzato il tentativo dal gruppo della maglia rosa, l’attacco più corposa è offerto intorno al sessantesimo chilometro. In azione Vorobyev della Katusha (ci aveva provato anche in avvio), Laengen della IAM e Bertazzo della Southeast; i tre raggiungono un massimo vantaggio di dieci minuti e mezzo, salvo poi perdere terreno a causa del forcing nel gruppo delle squadre Lampre ed Orica.
Nel frattempo, altro ritiro eccellente: dopo Landa è il turno di Tom Dumoulin, sei giorni in Maglia Rosa nonché vincitore della cronometro inaugurale. L’olandese del Team Giant Alpecin è costretto ad arrendersi per problemi fisici al 95esimo chilometro.
A trenta chilometri dall’arrivo maxi caduta nel gruppo della maglia rosa: tra i coinvolti Pozzovivo (undicesimo in classifica generale) ed Fuglsang, compagno di squadra di Nibali.
Si arriva alla salita di Forcella Mostaccin; il gruppo della maglia rosa raggiunge i fuggitivi Vorobyev, Laengen e Bertazzo. La Maglia Azzurra Cunego tenta lo scatto, senza tuttavia trovare fortuna. Paradossalmente, più che l’ascesa è la successiva discesa a creare selezione. Fuoriescono dal plotone i discesisti Nibali, Chaves e Valverde, che guadagnano qualche centinaia di metri su Jungels.
Il percorso prevede negli ultimi quindici chilometri costanti e tortuosi saliscendi. Il gruppo della Maglia Rosa rinviene su Nibali, Chaves e Valverde ma, subito dopo il ricongiungimento, è Amador (secondo della generale) ad attaccare. A quel punto è lo stesso Jungels ad inseguire il costaricense, col quale si realizza un duo al comando della corsa. Il massimo vantaggio è di una decina di secondi e si mantiene stabile sino a quattro chilometri dal traguardo. Ai meno 4500 metri si raggiunge l’ultimo strappo di giornata: Asolo, un chilometro appena ma con pendenze seriamente impegnative.
Diego Ulissi, fino ad allora sornione a centro gruppo, ripete l’impresa di Praia a Mare abbandonando i big e riportandosi con poche pedalate su Jungels ed Amador. Il terzetto raggiunge incontrastato l’ultimo chilometro; Jungels fa partire ai novecento metri la propria personalissima volata, ma deve arrendersi davanti alle velocità di Ulissi prima Amador poi.
Vince Diego Ulissi ed è doppietta in questo Giro; Amador guadagna due secondi di abbuono su Jungels, che a sua volta incrementa di ulteriori 17 secondi (di cui 4 di abbuono) il proprio vantaggio su Nibali, Valverde e gli altri migliori. Il cui gruppettino è regolato all’arrivo da Nizzolo (favorito alla vigilia), che precede Colbrelli, Trentin, Modolo e Battaglin. Ad minuto invece Domenico Pozzovivo, rimasto involontariamente attardato nella caduta summenzionata.
In classifica generale Bob Jungels ha ora 24’’ di vantaggio su Amador, 1 minuto e 7 secondi su Valverde e Kruijswijk. Segue Nibali, quinto a 1’09’’, poi Majka, Zakarin, Chaves, l’ex maglia rosa Brambilla (compagno di Jungels, nono a 2’47’’). Sale al decimo posto Diego Ulissi, staccato 2 minuti e 47 secondi da Jungels, mentre Pozzovivo retrocede in 14esima posizione (4’01’’), seguito dal bravo Stefano Pirazzi, 15esimo a 4’27’’.
I big ci sono tutti, peccato per i ritiri di Landa e Dumoulin, le cui presenze avrebbero senz’altro arricchito la Corsa Rosa.



