Il nuovo allenatore del Lecce è Alberto Bollini. Sono state fatali a Dino Pagliari le uniche cinque partite incolori dei salentini con lui alla guida, culminate, domenica scorsa, con l’inattesa sconfitta esterna suita per mano della Reggina, allora ultima in classifica. Bollini, ormai ex responsabile del settore giovanile della Lazio, è stato scelto dalla famiglia Tesoro dopo attenta riflessione e sarà suo il compito di riportare i giallorossi nel calcio che conta.
Bollini, mantovano di nascita, classe 1966, ha dovuto convincere il suo ex presidente, Claudio Lotito, a lasciarlo andare verso un’esperienza per lui nuovo, dopo essere stato anche dirigente di Parma, Fiorentina e, appunto, Lazio. Adesso per lui si aprono le porte di una società importante e gloriosa come il Lecce, che però negli ultimi anni, oltre ai problemi economici, ha dovuto combattere con l’inesperienza della famiglia Tesoro. Bollini è l’ottavo allenatore nuovo dei pugliesi in sei anni, roba da trasformare Tesoro nel nuovo Zamparini!
Intanto, ieri c’è stata anche la presentazione del nuovo tecnico del Lecce, che ha firmato un contratto fino a giugno 2016. “Il tempo è poco e cercherò, insieme a tutti, di sfruttalo al meglio. Ci sono 15 partite, ma lavoreremo con tanto impegno ed entusiasmato e, soprattutto, serenità, che è ciò di cui ha più bisogno l’ambiente” queste le prime parole di Bollini “faremo di tutto per centrare un esito importante, ma senza l’esasperazione di conseguirlo“. Obiettivo, manco a dirlo, i playoff. “Moscardelli e Miccoli vanno rispettati per quanto hanno dato al calcio, ma ad oggi i curriculum servono solo per il prestigio e non per il presente; ciò che serve è altruismo, voglia di fare. Moscardelli e Miccoli saranno i primi ad avere responsabilità e sarà importante possedere tanta esperienza per favorire l’inserimento dei giovani“.



