Serie A, si pensa alle animazioni grafiche sugli spalti

Serie A, si pensa alle animazioni grafiche sugli spalti

Secondo quanto riporta la Gazzetta dello Sport la Serie A sta pensando di introdurre le animazioni grafiche sugli spalti per sentire meno, dalla tv, l’assenza del pubblico visto le porte chiuse.

Durante la prossima settimana infatti la Lega mostrerà ai club alcune ipotesi per riempire gli stadi con l’aiuto della tecnologia, un po’ come succede per i tappetini degli sponsor accanto alle porte. L’ipotesi è quella di mostrare digitalmente contenuti come anche brand e sponsor, ma la scelta potrebbe ricadere alla fine su bandiere e loghi dei club, visibili probabilmente solo con l’inquadratura principale e non dalle telecamere più strette.

Esistono infatti aziende che, tramite l’utilizzo di una sorta di coprisedili per i seggiolini, può proiettare virtualmente qualsiasi immagine. I club così dovranno scegliere quale soluzione privilegiare e quale tecnologia applicare.  

Idee simili stanno prendendo piede anche all’estero. Le partite di calcio in Spagna, ad esempio, potrebbero prendere spunto dai videogiochi per la ripresa. La Liga sta pensando infatti di aggiungere folle virtuali alle trasmissioni televisive degli incontri: Javier Tebas ha dichiarato venerdì che la Liga sta lavorando per offrire ai tifosi la possibilità di guardare le partite con una proiezione dei tifosi sugli spalti.

Quest’idea di riempire artificialmente gli spalti in sostituzione dei tifosi nasce dall’iniziativa del Borussia Moenchengladbach, in Germania, di porre le immagini cartonate degli abbonati sui seggiolini. Un’idea sicuramente originale e positiva, anche perché anziché rappresentare una folla indistinta valorizza l’immagine di ogni tifoso. Molto spesso però è meglio che certe iniziative rimangano isolate proprio per non svilire la loro particolarità: quella del Borussia lo è per il fatto di voler dare dignità appunto a ogni singolo supporter, senza ricorrere ad una rappresentazione generica  che funga solamente da riempitivo. Ancora peggio sarebbe sostituire immagini di loghi di club e tifoserie con brand a scopo commerciale, ma non ci stupiremmo neanche troppo: rispecchierebbe in pieno l’interesse primario dei vertici dirigenziali del nostro calcio, che è anche quello per cui si è deciso di riprendere questo campionato.




La Liga è pronta a ripartire. Tebas: “Siamo molto contenti”

La Liga è pronta a ripartire. Tebas: “Siamo molto contenti”

La Bundesliga ha dato il via libera agli altri campionati; la prossima lega a tornare in campo sarà quella spagnola. Nella giornata di oggi, infatti, è stata ufficializzata al prossimo otto giugno la ripresa della Liga. Una notizia sicuramente positiva in un momento complicato per il calcio. Decisione che ha fatto decisamente felice il il numero uno Tebas; il presidente della LFP ha manifestato tutta la sua gioia tramite il proprio profilo twitter. Ecco le sue parole: “Siamo molto contenti della decisione, è il risultato del grande lavoro di club, giocatori e allenatori e tutti gli altri soggetti coinvolti. Ma è molto importante seguire le normative sanitarie e l’evolversi della pandemia. Non possiamo abbassare la guardia”. Dichiarazioni interessanti specie ma che fanno capire come sarà fondamentale rispettare le norme di sicurezza per evitare ulteriori contagi. Ora, però, la notizia più importante è che il calcio in Spagna è pronto a ripartire e ci aspetta un duello all’ultima giornata tra Barcellona e Real Madrid con i blaugrana primi con due punti di vantaggio sui rivali. Interessante anche la corsa per Champions ed Europa League.

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La Liga riparte, dal 4 maggio riprendono gli allenamenti

La Liga riparte, dal 4 maggio riprendono gli allenamenti

Javier Tebas, il presidente della Liga, ha informato i club della massima divisione spagnola che il 4 maggio potranno tornare ad allenarsi. Dal 4 maggio i club spagnoli potranno far allenare individualmente i propri tesserati, mentre dall’11 maggio le squadre potranno ritrovarsi anche in gruppo per l’allenamento. Il campionato spagnolo dovrebbe riprendere a giugno, su questo ancora qualche dubbio va sciolto, ma i vertici della Liga e i club spagnoli sono concordi sul terminare la stagione. Javier Tebas ha annunciato la ripresa degli allenamenti dopo aver approvato il protocollo sanitario fornito dal ministero della Salute per la ripresa del calcio, contenente tutt e le norme da rispettare per tornare a disputare il campionato. Domani ci sarà un altro incontro tra il Consiglio superiore dello Sport (CSD) e l’Assocalciatori spagnola (AFE) per poter risolvere gli ultimi formali dettagli e riprendere ufficialmente gli allenamenti. A riportare la notizia è il quotidiano spagnolo AS.

Riprendono gli allenamenti, ma a che prezzo?

In pieno stile BundesligaTebas prova a rilanciare la Liga, ovvero una delle aziende più importanti del Paese. Da qui a riprendere la Liga ce ne passa ancora ma sembra chiaro come l’intenzione sia quella di provare in tutti i modi a ripartire entro la fine del mese prossimo o al massimo a inizio giugno. Una svolta importante per uno dei Paesi più colpiti dell’epidemia, una scelta forse fin troppo azzardata e prematura. le vittime registrate in Spagna nelle ultime 24 ore sono 325: i nuovi casi di Covid19 sono 2.144 e portano il totale dall’inizio dell’epidemia a 212.917, con un incremento dell’1%, maggiore rispetto a quelli registrati i giorni scorsi.

Queste le parole del presidente della Liga Javier Tebas: “Non capisco perché ci sarebbero più pericoli nel giocare a calcio a porte chiuse, con tutte le misure di precauzione, che nel lavoro in una catena di montaggio, o nello stare su un peschereccio in alto mare e in cose del genere. Se a importanti settori dell’economia non fosse data la possibilità di ripartire, in una modalità sicura e controllata, potrebbero scomparire. Questo potrebbe succedere al calcio professionistico. In altri paesi le squadre sono pronte ad allenarsi, questo è l’esempio da seguire”.

 

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