In Serie A regna il caos, ora altre due idee sul tavolo di Gravina

In Serie A regna il caos, ora altre due idee sul tavolo di Gravina

Non si riesce a decidere su questa benedetta Serie A, e la questione dovrebbe sorprendere fino ad un certo punto, dato che il virus ancora imperversa nel nostro paese. Le perplessità sono rivolte a come la Federazione, la Lega, la Uefa e le società stiano gestendo la necessità di ripartire, necessità lecita per ogni settore imprenditoriale, e quindi anche per il calcio. Bisogna pensare inevitabilmente a programmare come e quando si potrà tornare a lavorare, sempre basandosi sulle indicazioni sanitarie. Ma si sta programmando? No. Gli organi competenti e le società non sono riuscite a tirare fuori neanche una bozza di calendario, in Francia ad esempio hanno fissato la ripresa al 17 giugno, è un’indicazione chiara, che non significa che si giocherà al 100%, poiché il rispetto del calendario dipenderà solo ed esclusivamente dalla situazione sanitaria e dal rientrare dell’emergenza, però intanto è stato varato un programma di riferimento. Mentre in Italia e per Gravina di chiaro abbiamo ancora poco, se non che la stragrande maggioranza dei protagonisti sentano il desiderio di ricominciare la stagione. Ogni giorno quindi, tramite gli organi di stampa, vengono rese note idee diverse e possibilità, le ultime, che pare stiano trovando il favore di molti, finite sul tavolo di Gravina sono: evitare le partite nelle aree più colpite del paese come Torino, Milano, Bergamo e Brescia; l’introduzione di 5 sostituzioni a partita, dato che probabilmente le gare saranno giocate ogni tre giorni nei mesi più caldi dell’anno. Sulla prima idea c’è anche da rivelare una conseguenza di tale decisione: il definitivo abbandono per questa stagione di VAR e Goal line technology nel caso in cui venissero scelti dei campi neutri che non abbiano le attrezzature adeguate.




Falli di mano, rigori e Var: ecco le nuove regole dell’IFAB

Falli di mano, rigori e Var: ecco le nuove regole dell’IFAB

In attesa di capire quando si potrà continuare a giocare a calcio l’IFAB ha emesso nuove regole che partiranno dalla prossima stagione anche se i club possono decidere di metterla in pratica qualora si dovesse riprendere. I punti presi in esame dall’organo internazionale che decide le regole del gioco del calcio sono sul fallo di mano, sui rigori e su Var. Andiamo ad analizzarle

Falli di mano

-Il fallo di mano di un giocatore sarà penalizzato solo se porta alla realizzazione di un goal o ad una chiara occasione da rete per la squadra.

-Per stabilire, con certezza, il fallo di mano il limite del braccio è nel punto inferiore dell’ascella.

Calcio di rigore

-Il rigore verrò ribattuto solo se il portiere influenza in maniera significativa il tiratore

-Se il calcio di rigore viene ripetuto per l’infrazione del portiere, l’estremo difensore sarà prima avvertito e poi sanzionato con il cartellino giallo in casa di seconda infrazione.

-Se il portiere viene ammonito nell’arco dei 90 o nei 120, minuti, nel referto dell’arbitro risulteranno due cartellini gialli e non uno rosso.

-Se il portiere e il tiratore commettono nello stesso tempo l’infrazione, ad essere penalizzato sarà colui che calcia il penalty.

VAR

-Sarà richiesto un segnale televisivo per avere una revisione basata sul VAR

-Se il fallo ha una valutazione oggettiva, la revisione deve essere fatta attraverso il monitor sul campo

-Non si possono ascoltare le conversazioni degli arbitri durante la revisione di una revisione

-I metodi di comunicazione vanno migliorati per capire meglio la decisione presa dagli arbitri

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Nel podcast tematico sulla Serie A questa settimana abbiamo parlato dei nuovi acquisti dell’Inter: Young, Moses ed Eriksen, tutti e tre provenienti da squadre di Premier League, dunque un calciomercato simile a quello fatto dal duo Marotta-Ausilio già in estate. L’Inter di Conte ora ha tre nuove frecce nella propria faretra, ma cosa possono dare i nuovi arrivati ai nerazzurri? Corsa, dinamismo, tecnica ed esperienza sicuramente, ma basteranno per arrivare alla vittoria del tricolore?

 




Emergenza coronavirus: si discute su un possibile addio del VAR

Emergenza coronavirus: si discute su un possibile addio del VAR

Il Coronavirus ha bloccato il mondo del calcio; in questi giorni si stanno discutendo varie possibilità per riprendere la stagione calcistica. Tante le ipotesi sul tavolo per far tornare le squadre in campo ma anche tante conseguenze da dover fronteggiare. Una di questa riguarda la vicenda arbitri; qualora si dovesse tornare in campo, infatti, è probabile non vedere più il VAR. L’ausilio tecnologico in aiuto al direttore di gara, che tanto ha fatto discutere, potrebbe essere rimandato a quando l’emergenza sanitaria sarà finita visto che non si riuscirebbe a rispettare le norme di sicurezza. Non solo taglio degli stipendi; prima di pensare ad un ritorno in campo bisogna fronteggiare anche il problema chiamato VAR.

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Serie A, Nicchi: “Alla ripresa potrebbe non esserci il VAR”

Serie A, Nicchi: “Alla ripresa potrebbe non esserci il VAR”.

Tra le varie misure da individuare per la ripresa dei campionati di calcio dopo la fine dell’emergenza Covid-19, ci sarà da valutare come organizzare il lavoro arbitrale.

In particolare la valutazione da fare è sulla VAR room, attualmente non utilizzabile nel caso in cui ci saranno da osservare le ormai note misure per evitare il contagio, non permettendo la distanza necessaria e creando un assembramento, seppur minimo, di persone.

L’idea dunque è quella di sospendere l’utilizzo del VAR quando si riprenderà, come annunciato nella giornata di ieri da Marcello Nicchi, presidente dell’AIA, a la Domenica Sportiva: “Potrebbe essere una cosa che ci viene costretta. Come sapete oggi la VAR viene fatta in furgoni, ambienti angusti, vicini ad altri operatori che non sai chi ha frequentato prima di arrivare lì. Si rischia che non ci siano le distanze di sicurezza, io auspico che non accada, ma potrebbe esserci anche questo problema.

Oltre il VAR, la preoccupazione del Presidente AIA, è rivolta anche ai campionato dilettantistici e ai tanti arbitri che dovranno tornare sui campi con poche garanzie: “Mi preme il discorso dei Dilettanti: come si fa a mandare un ragazzo di 18 anni in campi di provincia dove non saprà a cosa va incontro? Se dovessimo ripartire domani, noi non ci saremmo. Gli arbitri sono preoccupati di poter rivedere le proprie famiglie, e bisogna cominciare a ragionare prima sulle cose.

Parole amare, che aggiungono altre questioni da risolvere ad una ripresa che sarà sicuramente difficoltosa.

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Nel podcast tematico sulla Serie A questa settimana abbiamo parlato dei nuovi acquisti dell’Inter: Young, Moses ed Eriksen, tutti e tre provenienti da squadre di Premier League, dunque un calciomercato simile a quello fatto dal duo Marotta-Ausilio già in estate. L’Inter di Conte ora ha tre nuove frecce nella propria faretra, ma cosa possono dare i nuovi arrivati ai nerazzurri? Corsa, dinamismo, tecnica ed esperienza sicuramente, ma basteranno per arrivare alla vittoria del tricolore?

 

 




La Top 10 degli errori commessi dal VAR

Le lamentale di Petrachi dopo il caso Kalinic-Pisacane hanno riacceso i riflettori sugli errori VAR e su come debba essere utilizzato. Questa è la terza stagione in cui i direttori di gara possono usufruire dell’ausilio tecnologico, eppure le discussioni non si fermano, essendoci ancora molto spazio per la singola interpretazione arbitrale; da quest’anno l’AIA ha omologato tutti i falli di mano alla stessa maniera, per ridurre al minimo la specificità del caso, trattando questo tipo di irregolarità di gioco in maniera oggettiva come un fuorigioco. Tutti gli altri tipi di interventi da sanzionare sono ancora, giustamente, influenzabili dalla percezione arbitrale. Essendo obbiettivamente complicato riuscire ad applicare un metro di giudizio conforme per tutta la stagione, per tutte le squadre e per tutti i giocatori, non sarebbe forse arrivato il momento di concedere agli allenatori la possibilità di invitare il direttore di gara ad un on field review? Per offrire così la discrezionalità del caso anche ai diretti interessati. Detto ciò, noi di RadioGoal24 abbiamo deciso di stilare una Top 10 degli errori commessi dal VAR. Vi ricordiamo di seguire il nostro sito anche su Instagram e Facebook. Segui anche la pagina Radio. Scopriamo insieme la classifica:

TOP 1O ERRORI VAR: LA CLASSIFICA

10 – Roma-Inter 26/08/17 Skriniar su Perotti

Era la seconda giornata della Serie A 2017-2018, la Roma, alla prima stagione senza Totti, era stata affidata alla guida di Eusebio Di Francesco, mentre l’Inter aveva puntato sull’ex tecnico giallorosso Luciano Spalletti per centrare, dopo tanti anni di assenza, la qualificazione in Champions League. Sul risultato di 1 a 0 a favore dei padroni di casa Perotti, muovendosi sull’out di sinistra, entra in area di rigore avversaria, supera Skriniar, che senza troppi indugi entra goffamente sull’esterno giallorosso. Il VAR non interviene, e l’arbitro Irrati decide di non visionare l’episodio. La gara finirà 1-3 per l’Inter.

Errori Var

9 – Genoa-Juventus 26/08/17 Fuorigioco di Galabinov

Parlando di errori Var, restiamo ancora alla seconda giornata di Serie A 2017/2018: il VAR si perde il fuorigioco di Galabinov sull’imbucata di Taarabt, nel susseguirsi dell’azione l’arbitro Banti ravvisa un intervento scomposto di Rugani proprio sull’attaccante bulgaro ed assegna il calcio di rigore ai rossoblu. La sfida terminerà 2-4 per i bianconeri, che rimonteranno dopo esser passati in svantaggio di 2 reti.

Errori Var

8 – Torino-Hellas Verona 1/10/17 Fuorigioco di Kean

Stessa annata, stesso errore. La tecnologia era appena stata introdotta e si faceva addirittura difficoltà a tracciare le linee del fuorigioco e a farne le spese stavolta fu il Torino dell’attuale tecnico del Bologna Siniša Mihajlović.  I granata erano in vantaggio per 2-0 in casa con l’Hellas, ma negli ultimi minuti parte la rimonta dei veronesi viziata però da una grossolana svista arbitrale. Al minuto 87 Kean deposita il pallone in rete, accorciando le distanze, ma la rete del talentino italiano è palesemente da annullare, essendo il ragazzo in posizione di fuorigioco. Dal VAR non vengono tracciate correttamente le linee per evidenziare l’irregolarità e così l’arbitro Gavillucci convalida la rete. Pazzini segnerà su rigore il definitivo 2-2.

Errori Var

7 – Roma-Cagliari 16/12/17 Goal con la mano di Fazio

A Roma i giallorossi ospitano il Cagliari di Lopez. La gara è totalmente dominata dai ragazzi di Di Francesco, che però non riescono a segnare e sciupano l’inimmaginabile. Al minuto 94 i padroni di casa hanno l’ultima occasione: Kolarov calcia una punizione insidiosa dall’out di sinistra, Cragno respinge in maniera goffa, mandando il pallone nel cuore dell’aria di rigore, dove si fa trovare pronto Fazio che si aggiusta il pallone con un tocco di mano per poi calciare a porta vuota.  Damato va a rivedere l’episodio dubbio e decide poi di convalidare il goal del difensore giallorosso, scatenando l’ira della dirigenza cagliaritana.Errori Var

6 – Sampdoria-Sassuolo 17/12/17 La parata di Torreira

Forse l’errore più clamoroso mai commesso dagli arbitri da quando hanno il supporto tecnologico. La Sampdoria ospita il Sassuolo. Per larghi tratti della partita gli ospiti dominano e poco dopo il minuto 80 ottengono un calcio di rigore. Politano calcia a mezza altezza alla destra di Viviano, che intuisce e respinge la sfera verso destra, Magnanelli si avventa per primo sul pallone e lo rigioca nel cuore dell’area di rigore dove Torreria letteralmente para il traversone del centrocampista del Sassuolo. Senza nessun tipo di logica dal VAR non consigliano a Gavillucci di rivedere e sanzionare l’azione di gioco. I neroverdi vinceranno comunque la gara grazie ad una rete di Matri nel finale.

Errori Var

5 – Cagliari-Juventus 6/1/18 Tocco di mano di Bernardeschi

 

Alla Sardegna Arena va in scena il posticipo della ventesima giornata di Serie A con il Cagliari che ospita la Juventus. I bianconeri trovano il vantaggio al minuto 74 con Bernardeschi, qualche minuto dopo proprio l’ex viola è il protagonista della svista arbitrale: Padoin crossa a rientrare dalla sinistra ed il centrocampista juventino interviene deviando il pallone con il braccio sinistro. Calvarese non interviene e non usufruisce neanche del’on field review.

Errori Var

4 – Crotone-Cagliari 28/1/18 Fuorigioco inesistente di Ceccherini

Ennesimo problema nel tracciare le linee del fuorigioco. A Crotone arriva il Cagliari per un’importantissima sfida salvezza. Alla rete di Trotta risponde Cigarini ed il primo tempo si chiude in parità. Il risultato reggerà fino al termine della partita, per la svista di Tagliavento: nei minuti finali una punizione da destra battuta da Ricci viene deviata in rete da Ceccherini, l’Ezio Scida esplode e i tre punti sembrano oramai alla portata. Tagliavento dopo le numerose proteste decide di andare a rivedere l’azione ed evidenzia un fuorigioco inesistente.

Errori Var

3 – Milan-Lazio 29/1/18 Goal con la mano di Cutrone

Un nuovo errore VAR avviene nella giornata numero 22 di Serie A, quando il Milan di Gattuso a San Siro ospita la Lazio di Simone Inzaghi. Al minuto 15 Cutrone segna con il gomito destro senza che nessuno se ne renda conto. Le immagini che mostrano l’irregolarità della rete arriveranno, anche sta volta inspiegabilmente, solo tra il primo ed il secondo tempo. I rossoneri vinceranno poi la partita 2-1.

2 – Inter-Juventus 29/4/18 Mancata espulsione di Pjanic

Fra gli errori Var rientra la sfida delicatissima sia per la lotta Champions dell’Inter di Spalletti, sia per lo scudetto conteso tra Juventus e Napoli. L’inter al minuto 18 resta in 10 per una follia di Vecino che calpesta il polpaccio di Mandzukic. Con il risultato ancora in bilico sull’1-1 Pjanic, già ammonito, entra scomposto su Rafinha e meriterebbe, come mostra l’immagine, il secondo giallo. Stavolta l’errore non è del VAR, che non può intervenire nei casi concernenti le ammonizioni, ma tutto di Orsato che è anche posizionato perfettamente per giudicare lo scontro. La Juventus vincerà per 2-3.

1 – Fiorentina-Inter 24/2/19 “Mano” di D’ambrosio

Stavolta l’errore è condiviso, lo combinano VAR e direttore di gara, Abisso, insieme. Sul risultato di 2-3 in favore dell’Inter e con il novantesimo superato da 10 minuti (il recupero fu così lungo a seguito di numerosi casi da rivedere), la Viola alla disperata prova ad agguantare il pareggio: Chiesa cerca di crossare ma D’Ambrosio devia nettamente con il petto, Abisso, dopo aver consultato il VAR e revisionato con l’on field review, rimane fermo sulla sua decisione iniziale. Calcio di rigore per i padroni di casa. Veretout non sbaglia dal dischetto, portando così il risultato sul 3-3.




Champions League, 5 episodi che dovrebbero spingere la UEFA ad adottare il VAR

Non si placano le polemiche arbitrali in Champions League, anzi: al termine delle due semifinali, il chiasso che si è creato attorno agli arbitraggi sembra essere aumentato esponenzialmente. Nella serata di martedì ha dato via alle danze il Bayern Monaco, che al termine del match finito 2-2 contro il Real Madrid, ha reclamato ben tre rigori negati dall’arbitro. Sulla stessa scia la Roma, che tramite le parole del direttore Monchi, si è lamentata di due rigori negati, un cartellino rosso mancante al Liverpool e un goal in fuorigoco dei reds nel match d’andata. Curioso come, almeno per una volta, la Juventus e la Roma si alleino mediaticamente, con l’ex direttore del Siviglia che invita il calcio italiano ad alzare la voce, proprio come fece Agnelli al termine del quarto di finale perso contro la squadra di Zidane. Sono sempre di più le società che reclamano l’adozione del VAR anche in Champions League, così da poter scremare il lavoro della terna arbitrale e poterne giovare senza alzare polveroni dannosi e tediosi. Andiamo ad analizzare quali sono stati i cinque episodi più emblematici di questa edizione della più prestigiosa coppa europea.

 Real Madrid – Paris Saint-Germain

Nel match d’andata degli ottavi di finale tra Real Madrid e Paris Saint-Germain, terminato 3-1 in favore dei Blancos, i parigini reclamano un rigore per fallo di mano di Sergio Ramos: sul risultato di 1-1, all’inizio della ripresa, il capitano del Real stoppa un bel tiro di Rabiot, con il braccio non attaccato al corpo. Niente rigore per l’arbitro Rocchi, che da ottima posizione fa segno di continuare a giocare. Il fischietto italiano verrà poi duramente criticato da tutta la società francese, anche per altri errori commessi nel corso del match.

Roma – Liverpool

Probabilmente è questo l’episodio più clamoroso dei tanti reclamati dalla Roma: sul risultato di 2-2, con i giallorossi padroni del campo e con il Liverpool in difficoltà, El Shaarawy calcia da dentro l’area piccola e Alexander-Arnold si immola sulla traiettoria del tiro e para clamorosamente con la mano aperta. Calcio di rigore ed espulsione secondo il regolamento, tutto regolare secondo l’arbitro Skomina che lascia proseguire.

Real Madrid – Bayern Monaco

Anche l’altra semifinale può vantare un episodio analogo a quello della Roma: durante il primo tempo, sul risultato di 1-1, Marcelo ha toccato con la mano un cross di Kimmich, ma il fischietto turco Çakır ha deciso di lasciar correre. Lo stesso terzino del Real Madrid, il giorno dopo la partita, ha ammesso di averla toccata di mano e che sarebbe stato giusto assegnare il rigore ai bavaresi.

Juventus – Real Madrid

Si sta giocando l’ultima azione del quarto di finale tra Juventus e Real Madrid quando, sul risultato di 3-0 per i madrileni, Cuadrado si presenta davanti a Navas e viene steso da Carvajal, che impedisce al colombiano di calciare liberamente. L’episodio poteva sembrare di poco conto dato il risultato della partita, ma a posteriori sarebbe potuto cambiare completamente l’esito del match di ritorno.

Real Madrid – Juventus

Il mondo del calcio si è diviso su questo episodio, di cui tanto, forse anche troppo, si è già parlato: la Juventus ha ribalatato incredibilmente il 3-0 subito in casa, quando al 93′ Benatia frana addosso a Lucas Vazquez, toccando però il pallone. Rigore per i Blancos e 3-1 firmato da Ronaldo. Il rimpianto più grosso è quello di non aver dato la possibilità all’arbitro di visionare il fallo con il VAR, in modo tale che la sua decisione poteva essere la più professionale possibile.




Champions, Agnelli: “Vogliamo la VAR, italiane penalizzate”. Serve una rivoluzione?

Non si placano le polemiche dopo il rigore concesso al Real Madrid nel match di Champions League contro la Juventus. Il goal trasformato da Cristiano Ronaldo al 98′, ha sancito l’eliminazione bianconera dalla coppa europea, mandando su tutte le furie l’ambiente bianconero. Il presidente Agnelli ha rilasciato una lunga dichiarazione ai microfoni di Premium Sport al termine della partita, rendendosi protagonista di un monologo contro la decisione della UEFA di non adottare il VAR e lanciando una provocazione contro gli arbitri, rei di non tutelare abbastanza le squadre italiane:

“Abbiamo una serie di paesi che hanno adottato il Var e quando parlo di queste cose penso ad esempio al fallo su Cuadrado, al rigore concesso all’Arsenal contro il Milan e all’errore ai danni della Lazio. E’ evidente che il processo di inserimento del Var dovrà essere portato avanti e io mi impegnerò per farlo. Oggi si giocava per raggiungere le semifinali, noi avevamo ampiamente dimostrato di meritarlo sul campo.”
E ancora: “Forse qualche riflessione sul designatore si deve fare, pare che si vada a colpire le italiane per dimostrare che il designatore (Collina, ndr) è imparziale. Probabilmente una posizione del genere va cambiata ogni tre o cinque anni e, ripeto, non parlo solo per quel che è successo oggi, parlo anche degli episodi contro Milan e Lazio. C’è la tecnologia per evitare determinati errori e questi possono essere eliminati dappertutto. Se la difficoltà è istruire gli arbitri, perché questo è il problema dell’UEFA, allora istruiamoli, facciamo un corso veloce, perché avendo una tecnologia del genere questa va utilizzata.”
E infine, il presidente si scaglia anche contro l’arbitro della partita: “L’arbitro non ha saputo gestire la situazione. Ci sta perché sbagliano tutti, i calciatori, gli allenatori, i dirigenti. Oggi è successo che un arbitro è andato evidentemente in confusione. Ha preso una decisione sbagliata. La seconda, l’espulsione è stata eccessiva, così come era stata eccessiva l’espulsione di Dybala all’andata. E’ stato un momento di confusione totale, ma rimane la soddisfazione per la prova dei ragazzi.”

Parole pesanti quelle del n.1 bianconero, che attacca senza mezze misure la UEFA, il designatore Pierluigi Collina e l’arbitro della partita Oliver. Le sue parole, dettate anche dalla frustrazione del momento, suonano da ‘perdente’ all’orecchio di un malizioso, ma il patron della Juventus ha analizzato e preso in considerazione errori gravi e oggettivi. Il rigore su Cuadrado nel match d’andata (netto, se vogliamo che sia netto anche quello su Lucas Vazquez) avrebbe completamente cambiato la partita di ritorno. Così come il rigore concesso al Salisburgo contro la Lazio in Europa League, che ha fatto impazzire Inzaghi. La ‘manata’ di Basta all’avversario difficilmente raggiunge i parametri per concedere un rigore. Fortunatamente, i biancocelesti sono riusciti a imporsi 4-2, rendendo (finora) più superfluo l’episodio dubbio.

L’impresa giallorossa conto il Barcellona ha cancellato gli errori arbitrali commessi nel match d’andata: il rigore non concesso a Dzeko al 10′, su fallo di Semedo, avrebbe potuto cambiare completamente la partita della Roma (e menomale che non l’hanno dato, potrebbe pensare qualcuno). In seguito, il presidente della Juventus cita anche il rigore inesistente concesso all’Arsenal, nel match di ritorno contro il Milan in Europa League: Welbeck si tuffa platealmente sul presunto contatto con Rodriguez, riuscendo così a segnare il goal del pareggio, in un match cominciato in salita per i Gunners.

Infine, concludiamo la lista con l’unico episodio veramente dubbio: il fallo di Benatia su Lucas Vazquez. Con l’aiuto del replay, l’intervento di Benatia non sembra così irruento come potrebbe sembrare dal vivo. Il marrocchino riesce a toccare il pallone, dopo che lo spagnolo ha furbamente aspettato diversi attimi prima di provare a concludere in porta, evidentemente sperando in un intervento falloso del difensore. Al primo contatto Vazquez frana e l’arbitro fischia rigore. In questo caso, ognuno può farsi la sua idea, ma nel dubbio (in una competizione di tale importante e considerando l’episodio sfavorevole ai bianconeri nel match d’andata) il fallo non andrebbe fischiato. Chissà se con la VAR l’interpretazione dell’arbitro Oliver sarebbe stata diversa.

Una serie di episodi sfavorevoli come questi, senza voler fare i complottisti, sono razionalmente figli della sfortuna. Chi ama il gioco del calcio, è convinto (o altrimenti DEVE CONVINCERSI) che nulla è nemmeno lontanamente pilotato o sbilanciato a favore di alcune società, altrimenti la passione che sia ha per questo sport appassisce tutta in un colpo. Dopo essersi testardamente convinti, non vuol dire che non si debba mai protestare per dei torti subiti. Un’uscita come quella del presidente del club più importante d’Italia, potrebbe portare solo benefici al nostro paese nel futuro di questa competizione. La sfuriata di Angelli, sintomo anche della delusione subita, non va vista solo come la frustrazione del perdente che cerca di attaccarsi a ogni possibile appiglio per giustificarsi della sconfitta: i riflettori e l’attenzione a cui le nostre squadre saranno soggette dopo la forte presa di posizione di Agnelli, potrebbero portare maggiore giustizia nel mondo del calcio.

 




Al Var con Luca Marelli: la 20^ giornata di Serie A

Torna come di consueto la rubrica AL VAR, in onda su GoalCafè, in compagnia dell’ex arbitro di Serie A Luca Marelli. Appuntamento in onda tutti i lunedì mattina dalle 9 alle 9:30 sulle frequenze di RadioGoal24, per analizzare gli episodi arbitrali più caldi della giornata di campionato appena trascorsa. Quest’oggi, per il 20^ turno, si sono affrontate varie tematiche: dagli episodi in Cagliari-Juventus, l’espulsione di de Roon in Roma-Atalanta, Spal-Lazio e tanto altro. Analizziamo insieme tutti gli episodi con il nostro Luca Marelli.




Al Var con Luca Marelli: la 17^ giornata di Serie A

Torna come di consueto la rubrica AL VAR, in onda su GoalCafè, in compagnia dell’ex arbitro di Serie A Luca Marelli. Appuntamento in onda tutti i lunedì mattina dalle 9 alle 9:30 sulle frequenze di RadioGoal24, per analizzare gli episodi arbitrali più caldi della giornata di campionato appena trascorsa. Quest’oggi, per il 17^ turno, si sono affrontate varie tematiche: dal gol di Fazio in Roma-Cagliari al rigore per l’Udinese, fino agli episodi più gravi accaduti in Sampdoria-Sassuolo e Bologna-Juventus. Analizziamo insieme tutti gli episodi con il nostro Luca Marelli.




Al Var con Luca Marelli: la 13° giornata di Serie A

Torna come di consueto la rubrica AL VAR, in onda su GoalCafè, in compagnia dell’ex arbitro di Serie A Luca Marelli. Appuntamento in onda tutti i lunedì mattina dalle 9 alle 9:30 sulle frequenze di RadioGoal24, per analizzare gli episodi arbitrali più caldi della giornata di campionato appena trascorsa. Quest’oggi, per il 13^ turno, si sono affrontate varie tematiche: dal gol di Insigne in Napoli-Milan al possibile rigore per la Roma nel derby, fino a Spal-Fiorentina. Questo e molto altro, nella rubrica AL VAR.