Rivoluzione Newcastle: Pochettino e Coutinho nel mirino

Newcastle: mercato col botto in arrivo

Il Newcastle si prepara a voltare pagina, sia a livello tecnico che societario. Il club inglese, come rivela fra gli altri il Mundo Deportivo, è da tempo nel mirino del milionario americano Henry Mauriss, che lo contende al principe saudita Mohammed Bin Salman per un cifra che oscilla fra i 300 e i 400 milioni di euro. Il nuovo proprietario sarà chiamato a mettere mano al portafoglio per costruire una squadra ambiziosa, che punti su talenti di prestigio e su una guida tecnica di assoluto livello.

Il nome dell’allenatore che circola è quello dell’argentino Mauricio Pochettino, vicecampione d’Europa nella passata stagione con il Tottenham; in alternativa è circolato il mome di Massimiliano Allegri, che porterebbe in Inghilterra il cileno Vidal. Il nome di Philippe Coutinho, invece, rappresenta il primo possibile rinforzo per l’attacco. Il brasiliano, attualmente in prestito al Bayern Monaco, rientrerà a fine stagione nel Barcellona, da dove poi ripartirà per altri lidi. Uno di questi potrebbe essere il Newcastle (ANSA).

L’unica domanda che ci si pone spontaneamente è come questo scenario di grandi investimenti possa conciliarsi con quello attuale: il calciomercato estivo non dovrebbe essere infatti segnato da spese folli quest’anno a causa delle ingenti perdite subite da tutti i club e chiunque sia il nuovo properietario dei Magpies dovrà in primo luogo occuparsi del risanamento dei conti interni alla società. Tuttavia, se davvero il magnate americano o il principe saudita saranno in grado di investire grandi somme sul mercato, ciò potrebbe per ovvi motivi provocare degli squilibri in Premier League e chi sa, tra pochi anni potremo forse rivedere il Newcastle scrivere nuovi capitoli di storia calcistica come ai tempi di Alan Shearer.

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Eriksen: “Ho più possibilità di vincere all’Inter che al Tottenham”

Eriksen: “Ho più possibilità di vincere all’Inter che al Tottenham”

Il centrocampista danese Christian Eriksen, in forza all’Inter, ha parlato ai microfoni del quotidiano Jyllands-Posten. Durante l’intervista il trequartista nerazzurro, grande colpo di mercato di gennaio dell’Inter, ha parlato di molti argomenti: la quarantena in una città tutta nuova per lui, il suo passato al Tottenham ed il suo passaggio all’Inter. Andiamo a vedere uno stralcio dell’intervista:

Gli allenamenti in casa: “Ci sono circa 70 metri da un’estremità della cantina all’altra. Posso correre per 35 metri, poi arriva una curva e poi gli ultimi metri. Non tocco una palla da sette settimane. È la pausa più lunga senza calcio nella mia vita. Non sono quasi più irrequieto, ma mi manca totalmente toccare un pallone”.

La dura quarantena di Eriksen: “Ho pensato di parlare con Lukaku e Young, che erano anche nuovi all’Inter, di stare con loro, ma avevano anche delle famiglie da accudire, e quindi 14 giorni come ospite su un divano è molto tempo. Invece, sono finito presso la struttura di allenamento del club con uno chef e cinque allenatori che hanno scelto di mettersi in quarantena per proteggere le loro famiglie”.

Eriksen poi racconta un episodio avvenuto nel centro di Milano quando una pattuglia della polizia lo ha fermato: “Nel mio cattivo italiano ho dovuto spiegare cosa stavo andando a fare e mostrare i documenti, dove stavo andando e cosa avrei fatto“.

Cosa fa Eriksen a Milano: “Ho preso molte lezioni di italiano, ho costruito dei Lego e ho parlato al telefono con tutti quelli che ho potuto, e ho guardato Netflix.Una settimana dopo, Sabrina e Alfred mi hanno raggiunto dopo 14 giorni di quarantena. Sappiamo qualcosa solo una settimana prima e tutto è incerto. È strano che siano qui, perché è un po’ come una vacanza. Ma in vacanza, sai che finirà tra due o tre settimane, e ora sono passate sette settimane in quarantena. Non ho mai avuto così tanto tempo libero e molto lontano dal calcio. Eravamo andati a fare shopping una volta, e all’inizio avevi anche la sensazione che fosse sbagliato uscire. Non c’è modo di fare nulla, quindi devi davvero tirarti su. Nella grande prospettiva, non dovremmo lamentarci, per molti è molto più difficile rispetto a quello che passiamo noi, ma rispetto alla vita di tutti i giorni a cui ci siamo abituati, è molto diverso”.

Il club invia programmi di allenamento e, oltre alle corse nel seminterrato, ha una cyclette inviatagli dall’Inter: “È difficile e molto diverso, ma dobbiamo essere pronti per allenarci in una settimana, quindi cerchi di rimanere concentrato e in forma. Seguiamo molti degli stessi piani dietetici di prima e devi allenarti con ciò che puoi, ma c’è meno esercizio fisico e un po’ più di tempo sul divano rispetto al solito“.

Il centrocampista parla poi del suo trasferimento dal Tottenham all’Inter: “Mi è sembrata la cosa giusta. Erano molto desiderosi di prendermi, e per un giocatore come me significa molto che un club dimostri quanto mi vuole. Significava che avrebbero fatto qualsiasi cosa per prendermi. Alcuni fan del Tottenham si sono arrabbiati per il fatto che in un’intervista alla BBC ho detto che c’era una maggiore possibilità di vincere qualcosa qui, ma il numero alto di squadre inglesi forti rende solo più difficile vincere. In questo modo, la possibilità con l’Inter è maggioreAl Tottenham ci saranno sempre persone che saranno arrabbiate con me. Ma la stragrande maggioranza dei fan è stata positiva e mi è piaciuto molto giocare nel club. Ho incontrato molte brave persone e ho molti bei ricordi del mio tempo lì. Avrei voluto dire addio in un modo diverso, ma non è così che va il mondo del calcio”.

Chiusura sull’accoglienza avuta: “In Italia mi sento molto ben accolto sia dal club, sia dai giocatori che dai tifosi. Certo è tutto diverso. Mi dovevo inserire in un gruppo già formato, imparare una nuova lingua e un nuovo stile di gioco”.

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Mourinho: “Mi manca il calcio. Penso a vincere la quarta Premier”

José Mourinho, attuale allenatore del Tottenham, ha rilasciato un’intervista ai microfoni di Sky Sports UK. In assenza di calcio, sta facendo volontariato per consegnare allo stadio verdure fresche prodotte nel campo d’allenamento, affinché siano consegnate ai soggetti più in difficoltà della comunità locale durante quest’emergenza sanitaria: “Mi manca il calcio, ma preferisco dire che mi manca il nostro mondo, penso manchi a tutti. Il calcio è semplicemente parte del mio mondo. Ma dobbiamo essere pazienti, è una battaglia che dobbiamo combattere tutti”.

L’impianto degli Spurs ha già aperto le porte ai pazienti del North Middlesex Hospital e ciò fa sentire Mourinho “strano ed emozionato” quando entra nello spogliatoio: “Cerchi di immaginare che la vita normale si svolgeva qui dentro: il prepartita, la partita, il dopo…poi entri qui e vedi solo un’incredibile struttura ospedaliera. Semplicemente fanatastico”.

Il calcio rimane sospeso fino a data da destinarsi in Inghilterra, ma immaginare il suo ritorno offre “una luce in fondo al tunnel” per Mourinho. In Premier League si terranno ulteriori incontri questa settimana, essendo il suo obiettivo un ritorno a porte chiuse a giugno. Lo sport riprenderà solo quando il governo sarà soddisfatto sulle misure prese. Quando ciò succederà, Mourinho ha detto di voler terminare la stagione 2019/2020: “Sarebbe bello per tutti giocare le nove partite che ci rimangono., sarebbe una cosa buona sia per il calcio che per la Premier. Se giochiamo a porte chiuse mi piace pensare che il calcio non è mai a porte chiuse: con le telecamere ti guardano milioni e milioni di persone. Così se un giorno entreremo di nuovo in questo stadio vuoto, non lo sarà affatto vuoto”.

Kane, Sissoko e Bergwijn guariti dagli infortuni

Harry Kane, Moussa Sissoko e Steven Bergwijn sono tutti guariti dai loro lunghi infortuni, ma Mourinho è incerto sulla data del loro rientro, una volta che si tornerà a giocare: “Per loro si è trattato di  molte settimane di stop e abbiamo smesso di allenarci proprio quando gli infortuni stavano arrivando a una fine, Nessuno sa, dobbiamo aspettare il permesso perché possano nuovamente allenarsi in gruppo per vedere se possono tornare a un normale livello agonistico.”

L’allenamento al parco

Mourinho ha ammesso di aver sbagliato nell’aver tenuto una sessione d’allenamento privata con Tanguy Ndombele in un parco pubblico il mese scorso. Tuttavia questa settimana gli Spurs hanno reso disponibile per i giocatori “un numero di campi” nel loro centro di allenamento, Hotspur Way: “Per i ragazzi è una sensazione positiva sentire di nuovo l’odore dell’erba”

Preferisco pensare che vincerò la mia quarta Premier

Mourinho sta vivendo con altri tre allenatori del Tottenham durante il lockdown. Il tempo vola e rimane loro poco tempo persino per cucinare, dato che passano la maggior parte del tempo a lavorare: “Sono lo specialista delle uova al tegamino, gli altri ragazzi sono un po’ più bravi di me” ammette. Il periodo difficile ha concdesso a Mourinho una pausa, nonostante tutto: “Sto guardando partite in Tv come non ho mai fatto in vita mia“. Giovedì sarà il 15o anniversario dalla sua prima vittoria di una Premier League, quando il Chelsea vinse 2-0 contro il Bolton. Ma Mourinho non vuole impantanarsi sulle date: “Preferisco pensare che vincerò la quarta.”.

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Atalanta, Castagne nel mirino del Tottenham

Tottenham su un esterno dell’Atalanta!

Il Tottenham cerca un rinforzo a tutta fascia per l’esterno destro di José Mourinho. Lì al momento c’è Serge Aurier mentre il tecnico portoghese vorrebbe tenere full time Japhet Tanganga come primo della difesa a tre e non come fludificante. Per questo gli Spurs avrebbero messo gli occhi su Timothy Castagne dell’Atalanta. Contratto fino all’estate del 2021, il belga è uno dei giocatori che potrebbe uscire nella prossima sessione dal club di Gasperini. Non c’è solo il Tottenham, ma il club di Daniel Levy, già da tempo ha mandato segnali a Castagne manifestando il proprio interesse.

L’esterno belga, pur non ricoprendo un ruolo fondamentale al livello dei vari Ilicic, Gosens, Gomez e Zapata, è un tassello importante nello scacchiere di Gasperini: è la prima scelta in caso di indisponibilità di uno tra Hateboer (che non è più il giocatore decisivo dell’anno scorso, anzi, non ci sarebbe da stupirsi se Castagne lo scavalcasse nelle gerarchie)  e lo stesso Gosens e può giocare su entrambe le fasce. Quando viene chiamato in causa si fa sempre trovare pronto, garantendo anche partecipazione in zona gol. Quest’anno ha disputato 19 partite (spesso da subentrato) collezionando 2 gol e 2 assistSarà il nuovo esterno di Mou?

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Lazio: obiettivo Giroud per giugno

Lazio: Giroud per giugno

Secondo TMW, la Lazio sarebbe decisa a puntare nuovamente su Olivier Giroud per il mercato estivo, dopo il mancato trasferimento invernale. L’attaccante francese, corteggiato anche da Tottenham e Inter (che pure ha fatto un tentativo a gennaio), è in scadenza di contratto con il Chelsea, e solo dopo aver terminato la stagione con i Blues si deciderà sul suo futuro. I biancocelesti sarebbero disposti a mettere sul piatto un triennale da 3,5 milioni l’anno, con il vantaggio di aver allacciato stretti rapporti con il giocatore già negli ultimi mesi fa.

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Nel podcast tematico sulla Serie A questa settimana abbiamo parlato dei nuovi acquisti dell’Inter: Young, Moses ed Eriksen, tutti e tre provenienti da squadre di Premier League, dunque un calciomercato simile a quello fatto dal duo Marotta-Ausilio già in estate. L’Inter di Conte ora ha tre nuove frecce nella propria faretra, ma cosa possono dare i nuovi arrivati ai nerazzurri? Corsa, dinamismo, tecnica ed esperienza sicuramente, ma basteranno per arrivare alla vittoria del tricolore?

 

 




Juventus: alla ricerca di un attaccante

Juventus: alla ricerca di un attaccante.

Tutti i più importanti campionati d’europa sono fermi per l’emergenza sanitaria e la maggior parte dei club è impegnata nella gestione e nella pianificazione della restante parte della stagione. Anche il calciomercato ha subito un rallentamento ma fino a qualche settimana fa le dirigenze lavoravano già alle mosse per l’estate 2020; in casa Juventus la priorità è un centrocampista ed il nome in cima alla lista è l’ex Pogba, conteso con il Real Madrid. Sembrerebbe in atto anche un’altra sfida con i blancos, riguardante un attaccante: Harry Kane. Il centravanti del Tottenham non ha ancora vinto un trofeo in carriera, nonostante sia uno degli attaccanti più forti del mondo; Juventus e Real Madrid gli hanno messo gli occhi addosso e molto probabilmente in estate comincerà un’asta tra le grandi d’europa per accaparrarsi le prestazioni del calciatore inglese. Nel caso i bianconeri non dovessero farcela, fari puntati su Mauro Icardi, che rischia di tornare all’Inter da separato in casa. La stagione dei ragazzi di Sarri non è stata convincente, nonostante i bianconeri siano in corsa per tutti gli obbiettivi; la dirigenza si muoverà per rinnovare la rosa, specialmente il centrocampo, ma si darà il via anche alla ricerca di un attaccante.

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Un nome, un programma: Harry Kane all’anagrafe, uragano di fatto

Uragano: violento ciclone tropicale, tempesta molto violenta con vento e pioggia. Perché con 17 gol e 4 assist in 26 partite non sapremmo definirlo in altri modi se non con la parola “uragano”. Nemmeno i 40 giorni di stop l’hanno fermato, nemmeno le 8 gare saltate per la rottura dei legamenti della caviglia hanno placato The Hurricane, l’uragano. Un nome che è tutto un programma: Harry Kane all’anagrafe, Hurricane di fatto.

È forse l’attaccante più forte del mondo il centravanti del Tottenham? Questo non sappiamo dirlo e sarebbe anche difficile fare una classifica a riguardo, ma sicuramente è il più completo e moderno tra i centravanti: Kane ha 25 anni ma va in doppia cifra da quando ne ha 21, vincitore già di due titoli di capocannoniere della Premier League e della Scarpa D’Oro al mondiale in Russia, ha siglato ben 174 gol da quando gioca tra i professionisti, può giocare prima punta, seconda punta e trequartista all’occorrenza, vanta una fisicità possente dall’alto dei suoi 188cm per 86kg, è dotato di una tecnica sopraffina ed è anche discretamente veloce. Il 28 dicembre 2018 Harry Kane è stato perfino nominato Membro dell’Ordine dell’Impero Britannico per i servizi resi al calcio di Sua Maestà.

Questa estate compirà 26 anni, dunque entrerà nel pieno della sua maturità e della sua carriera, e difficilmente il Tottenham riuscirà a tenerlo ancora a Londra: d’altronde se Kane vorrà alzare trofei con continuità difficilmente ci riuscirà con gli Spurs, e allora ecco che si materializza l’opportunità sotto forma di interessamento per l’acquisizione a luglio del ragazzo da parte di United, City e Real Madrid. Uno con le sue caratteristiche starebbe bene ovunque, farebbe le fortune di qualsiasi club, certo l’essere inglese lo porterà inizialmente (qualora dovesse cambiare paese) a qualche difficoltà di ambientamento visto che i britannici sono da sempre un popolo abitudinario, ma in campo poi parleranno il talento e la genialità per Kane, non certo l’abitudine a prendere il tè ogni pomeriggio alle cinque.

Ok, il futuro è radioso per Kane, ma il presente parla ancora di ghiotte chance europee per il ragazzo e per il Tottenham in Champions League




Juventus, prestazione convincente contro il Tottenham?

Serata magica per la Juventus che supera il Totteneham e raggiunge i quarti di Champions League, dopo lo svantaggio iniziale seguito da una lunga ed estenuante sofferenza interrotta dai lampi di Higuain e Dybala. Andiamo ad analizzare nel dettaglio cosa ha funzionato e cosa invece poteva andare meglio nello scacchiere di Massimiliano Allegri.

I bianconeri sanno difendere e soffrire come poche squadre al mondo. L’ex allenatore del Milan è riuscito a perfezionare maniacalmente ogni dettaglio difensivo: qualsiasi movimento, ogni passo, sembra essere calcolato e studiato. Se questo in Serie A siamo abituati a vederlo già da qualche anno e con sorprendente costanza, in Champions League non sempre è riuscito. O almeno non bene quanto ieri sera.
Prima della zampata di Higuain, la squadra è parsa in grande difficoltà, soprattutto sulla fascia destra dove Barzagli le ha provate tutte per fermare l’ispirato Son. L’entrata in campo di Lichtsteiner e Asamoah, e il conseguente accentramento di Barzagli e avanzamento di Alex Sandro, è stata la chiave tattica del match: lo svizzero ha subito firmato l’azione del goal del Pipita e si è proposto più volte con lunghe e preziosi cavalcate nei minuti finali. Dopo i cambi di Allegri, la Juve ha continuato a difendersi, ma la squadra di Pochettino non riusciva più ad arrivare al tiro con la facilità del primo tempo.
Se poi in squadra hai due giocatori come Dybala e Higuain, puoi pensare con tutta calma a difenderti, sapendo che ‘quei due lassù’ prima o poi faranno il loro dovere.

La tattica all’italiana del catenaccio e del contropiede è la forza e la debolezza di questa Juventus. Se prima abbiamo elencato i meriti, non mancano certo cose che si potrebbero migliorare. La Juventus per blasone, obiettivi e giocatori non può farsi dominare per una partita intera da una squadra come il Tottenham, o almeno non può permettersi di farlo se vuole puntare a vincere la coppa dalle grandi orecchie. Gli Spurs sono un’ottima squadra e per il calcio che hanno fatto vedere meritavano il passaggio del turno, considerando anche il 2-2 strappato allo Stadium. Trovare un pò più di intraprendenza e carisma nella costruzione del gioco sarà fondamentale per i prossimi incontri in Champions, dove ci saranno squadre molto più forti e vere contendenti al titolo di campione d’Europa.




Juventus-Tottenham: probabili formazioni, radiocronaca e dove vederla in TV e streaming

Torna finalmente la Champions League con la fase finale della competizione. La Juventus di Allegri affronterà il Tottenham negli ottavi di finale, nel match d’andata che si giocherà all’Allianz Stadium di Torino martedì 13 febbraio. Calcio d’inizio alle ore 20.45.

Le probabili formazioni di Juventus-Tottenham

Qualche dubbio per Allegri, che probabilmente non confermerà Marchisio: Bentancur e Sturato si giocheranno il posto libero. In difesa, De Sciglio è in vantaggio su Lichtsteiner, mentre in attacco Douglas Costa prenderà il posto di Bernardeschi. Pochettino va verso la conferma dell’undici che ha battuto l’Arsenal in Premier League: Eriksen, Alli e Son appoggeranno Kane, mentre Dier e Dembele saranno i due mediani davanti alla difesa.

Probabile formazione Juventus (4-3-3): Buffon; De Sciglio, Benatia, Chiellini, Alex Sandro; Khedira, Pjanic, Bentancur; Douglas Costa, Higuain, Mandzukic.
Probabile formazione Tottenham (4-2-3-1): Lloris; Trippier, Sanchez, Vertonghen, Davies; Dier, Dembele; Eriksen, Alli, Son; Kane. Allenatore: Pochettino.

Radiocronaca Juventus-Tottenham

La radiocronaca di Juventus-Tottenham verrà trasmessa da RadioGoal24 sul proprio sito web www.radiogoal24.it e sulla pagina Facebook di RadioGoal24 a partire dalle 20.30.

Dove vedere in TV e streaming Juventus-Tottenham

La gara verrà trasmessa in differita sui canali a pagamento di Sky e Mediaset Premium. Per chi, invece, vorrà vedere la gara in streaming potrà usufruire del servizio offerto dalle applicazioni Sky Go e Premium Play.




Juventus, interesse per Eriksen del Tottenham

La Juventus ha messo gli occhi su Eriksen; la società bianconera è molto interessata al talento del Tottenham (squadra che Allegri e i suoi ragazzi affronteranno in Champions). Gli Spurs, però, non hanno nessuna intenzione di privarsi del loro giocatore ed infatti la richiesta è di 60 milioni di euro.