Il punto sulla Serie B e sul leader Sassuolo

La Serie B 2024-2025 si conferma un campionato combattuto e imprevedibile, ma una squadra in particolare sembra aver preso il comando delle operazioni con una marcia inarrestabile e decisamente superiore rispetto a quella degli avversari. Il Sassuolo, retrocesso dalla Serie A solo lo scorso anno, è l’attuale leader della classifica con 40 punti e tre lunghezze di vantaggio sul Pisa secondo. Con una sola sconfitta in tutto il campionato e una striscia aperta di sei vittorie consecutive, la squadra allenata da Fabio Grosso punta a un ritorno immediato nella massima serie, mostrando una determinazione e una qualità che poche avversarie riescono a eguagliare. In questo contesto, gli appassionati e gli esperti del settore trovano sempre più interessante analizzare le prospettive future, spesso consultando le scommesse Serie B per valutare le probabilità di successo dei neroverdi e delle altre contendenti. Questo tipo di analisi permette non solo di capire chi potrebbe spuntarla per la promozione, ma anche di individuare le forze in campo più consistenti e quelle pronte a sorprendere. Il Sassuolo ha dimostrato fin dalle prime giornate di essere una delle squadre più complete del torneo. Fabio Grosso, arrivato in estate per guidare la squadra dopo la retrocessione, ha saputo creare un gruppo solido, capace di interpretare ogni partita con intensità e intelligenza tattica. La forza dei neroverdi risiede nell’equilibrio tra un reparto difensivo difficilmente perforabile e un attacco che sa essere letale nei momenti decisivi. Questa solidità ha portato il Sassuolo a vincere sfide chiave contro rivali dirette come il Venezia e il Palermo, consolidando la propria posizione di vertice in un campionato che non concede margini di errore. Un dato particolarmente significativo è la capacità del Sassuolo di mantenere alta la concentrazione anche nelle fasi più complicate delle partite. La squadra è spesso riuscita a ribaltare risultati o a gestire con maturità i vantaggi, dimostrando di essere mentalmente pronta per il salto di categoria. Tra i protagonisti di questa cavalcata ci sono giocatori esperti come Laurienté e giovani talenti che stanno attirando l’attenzione di club di Serie A e, in alcuni casi, anche internazionali. Il lavoro di Grosso ha valorizzato al massimo ogni elemento della rosa, dando al Sassuolo quell’identità vincente che lo sta distinguendo nel panorama della Serie B. Le altre squadre di vertice, come il Pisa e la Spezia, provano a tenere il passo ma faticano a replicare la continuità dei neroverdi. Il Pisa, in particolare, pur essendo a soli tre punti di distanza, non riesce a trovare la stessa efficacia nei momenti decisivi del campionato. Questo divario mentale e tecnico potrebbe rivelarsi determinante nel lungo periodo, rendendo il Sassuolo la principale favorita per la promozione diretta. Tuttavia, come ricordano spesso gli stessi protagonisti, la classe cadetta è un torneo lungo e pieno di insidie, dove anche la minima distrazione può costare caro. Con il mercato di gennaio alle porte, una delle questioni più dibattute riguarda la possibilità di rinforzi per le squadre di vertice. Il Sassuolo, tuttavia, ha fatto sapere che non intende stravolgere l’equilibrio attuale, puntando tutto sul gruppo che sta dominando il campionato. Questa scelta, apparentemente conservativa, riflette la fiducia totale nella rosa attuale e nella capacità di Fabio Grosso di condurre il Sassuolo verso il ritorno in Serie A. Mentre le altre squadre si muovono per colmare eventuali lacune, i neroverdi sembrano avere già tutto ciò che serve per centrare l’obiettivo, ma l’attenzione deve rimanere alta. Se la lotta per la promozione diretta rimane aperta, dunque, possiamo confermare ce il Sassuolo appare la favorita per raggiungere l’ambito traguardo. Con un cammino quasi perfetto finora, la squadra di Grosso si candida a chiudere questa stagione come
protagonista assoluta, in un campionato che continua a regalare emozioni e sorprese a ogni giornata.




Quali sono i giocatori di Serie B con più presenze di sempre?

Prosegue la serie A, con il Napoli che non accenna a mollare e le altre che provano a inseguire per dare un po’ di vitalità a un campionato che sembra già scritto. I bookmakers e gli scommettitori hanno spostato l’interesse sulla lotta all’Europa e alla sfida salvezza, ma non sembra ci sia più quella passione che accendeva gli animi come una volta. Se invece vuoi puntare sulla Serie B, consulta il sito https://www2.italianonlinecasino.net/ per le quote aggiornate.

Il campionato cadetto, come disse Mauro Balata, presidente della Lega Nazionale Professionisti Serie B, «…è il vero campionato degli italiani, è nel nostro DNA. Non solo perché il 71% dei giocatori tesserati sono italiani ma anche perché abbiamo un legame particolare con il territorio, con il sociale, con la gente. E l’impegno della Lega e delle società è quello di dialogare e interagire costantemente con essi».

Dichiarazioni sincere e sentite, che evidenziano come ci sia un seguito molto appassionato in Serie B, fatto di tifosi che vivono ardentemente il territorio e le sorti della propria squadra, a volte ancor di più che nella serie maggiore. E l’alta percentuale di giocatori nazionali, come evidenziato dallo stesso Balata, sembra andare contro a un sistema calcistico che, nella serie A come nei principali campionati europei, è spesso orientato verso calciatori stranieri.

Recentemente anche Roberto Baggio ha sottolineato questa tendenza tramite una dichiarazione a Sportweek, settimanale della Gazzetta dello Sport: «A volte vedo calciatori in Serie C o D che hanno un talento incredibile. Gente che dà del tu al pallone. Mi soffermo a guardare i loro movimenti, le loro giocate, e dentro di me mi domando: come può uno del genere giocare in serie minori? Possibile che non lo noti nessuno? Poi vedo approdare calciatori in Serie A che fanno solo da comparsa. Calciatori presi in campionati sconosciuti, ma che per qualche ragione entrano nel giro giusto e approdano magicamente nella massima serie».

E aggiunge: «Sarà merito dei procuratori, degli sponsor? Non è dato saperlo…Per rilanciare il calcio Italiano servono calciatori Italiani. Nelle serie minori ce ne sono tanti. Quando giocavo io arrivavano in Serie A solo stranieri che valevano veramente. Poi ci sono state anche molte eccezioni, ma ci può stare. Mi piacerebbe che vengano valorizzati i settori giovanili, come sta accadendo da svariati anni in Germania, e Spagna. Solo così riusciremo a tornare a grandi livelli. Le società devono svegliarsi, comprese le grandi squadre. Devono dare più potere al calciatore e non ai procuratori.»

Se andiamo a vedere l’attuale classifica dei marcatori di serie A abbiamo solo 2 giocatori italiani (Immobile e Zaccagni) nei primi 14 cannonieri, mentre nella serie cadetta il rapporto è quasi opposto: solo 3 stranieri nei primi 13 marcatori. Che sia realmente una questione di capacità o di procuratori non è dato saperlo, quello che sappiamo con certezza è che, se andiamo a ritroso nel tempo, troviamo calciatori che hanno scritto davvero la storia della serie B che avrebbero meritato di certo una vetrina importante anche in serie A.

Come Luigi Cagni, nato a Brescia il 14 giugno 1950, ex difensore e allenatore. In serie B occupa il primo posto tra i giocatori con il maggior numero di presenze: 485 gare giocate in 16 stagioni dal 1970 al 1987. 256 presenze con il Brescia e 229 con la Sambenedettese. In carriera ha vinto 1 campionato Primavera e 1 campionato De Martino nel 1968-69; da allenatore un campionato di Serie C (1990-91) e 1 campionato di Serie B (1994-95), entrambi con il Piacenza. Chiude la carriera compiendo l’impresa di salvare il suo Brescia dalla retrocessione in serie C nella stagione 2016-17.

Al secondo posto della classifica troviamo Juri Tamburini, con 418 presenze. Nelle 14 stagioni che lo hanno visto militare in serie B dal 1998 al 2012 ha vestito le maglie di Cesena (20), Vicenza (93),

Salernitana (63), Modena (233) e Ascoli (9). Da calciatore, a differenza di Gigi Cagni, non ha mai esordito in serie A, pur avendone avuto la possibilità con il Vicenza. Dopo aver contribuito alla promozione dei biancorossi in massima serie, infatti, viene ceduto alla Salernitana. Dal 2019 ha intrapreso la carriera di allenatore, ed attualmente è il tecnico dell’under 16 del Cesena.

Con 413 presenze in 13 stagioni, al terzo posto della classifica di tutti i tempi, troviamo Daniele Di Donato, ex centrocampista di Torino (8), Palermo (101), Arezzo (77), Ascoli (207) e Cittadella (20). Ha debuttato tra i professionisti nella stagione 1996-97, giocando 8 partite e realizzando anche 1 gol alla seconda presenza in carriera. Chiuderà con il Cittadella in serie B collezionando anche 23 presenza in serie A con il Siena nel 2004-05. Attualmente è tecnico del Latina in serie C.

Segue Simone Rizzato, 411 presenza in 12 stagioni vestendo le maglie di Torino (30), Catanzaro (21), Ancona (41), Reggina (153), Trapani (153) e Avellino (13). Un assaggio di serie A con il Chievo, da gennaio a giugno 2005, senza però registrare mai una presenza. Nasce a Terracina il 21 settembre 1981, esordisce in C2 nel 1998-99 con il Fano, e chiude la carriera in Eccellenza, con l’Atletico Gallo Colbordolo, nel luglio 2022.

Davide Nicola, volto noto ai più per le numerose presenze sulle panchine di serie A alla guida di Crotone, Udinese, Genoa, Torino e Salernitana, occupa il quinto posto in classifica. Le 402 presenze in 14 stagioni dal 1993 al 2008 sono state giocate sotto le bandiere di Fidelis Andria (26), Ancona (27), Genoa (167), Pescara (7), Ternana (94), Torino (35), Spezia (28), Ravenna (18). Per lui una lunga carriera in serie B, iniziata nella stagione 1993-94 e proseguita ininterrottamente per 10 stagioni. Poi un anno in serie A, con il Siena, per poi tornare in B e chiudere la carriera con il Lumezzane nella lega pro prima divisione.

Seguono Giacomo Zunico (402 presenze) e Francesco Renzetti (397) presenze, unico giocatore in top10 ancora in attività. Poi Luigi Tonani (395), Federico Giampaolo (391), Massimo Rastelli (388), Giovanni Udovicich (383), Gennaro Ruotolo (381), Claudio Ottoni (380), Stefan Schwoch (380) e molti altri.




Il calcio riparte dopo il Coronavirus: ecco tutte le date

Il calcio riparte dopo il Coronavirus: ecco tutte le date

Il Coronavirus non è stato sconfitto ma i contagi sono al minimo, così le federazioni hanno dato l’ok alla ripresa dei campionati. Come tutte le grandi industrie anche il calcio ora riparte e lo fa in quasi tutta Europa, dopo esser stato fermo per circa tre mesi. Mentre le varie federazioni calcistiche studiano vari piani per la ripresa, tra porte chiuse e trovate per evitare i contagi, anche le nostre Serie A e Serie B sono state finalmente rilanciate: nella giornata di ieri i vertici della FIGC e delle leghe di A e B hanno ottenuto l’ok da parte del Governo e del Ministro dello Sport Vincenzo Spadafora (le parole dopo l’ok le trovate sul nostro sito) per la ripresa dopo aver ricevuto il via libera da parte del CTS. Andiamo a vedere le date di ripartenza dei maggiori campionati europei, riportate da SportMediaset:

BELGIO – La prima a prendere posizione, campionato cancellato: decisione ratificata dopo i rinvii dell’Assemblea.

CROAZIA – Si pensa di riprendere il 6 giugno .

DANIMARCA – Il campionato è ripartito il 28 maggio con chiusura prevista il 26 luglio.

FRANCIA – Campionato cancellato il 30 aprile, titoli assegnati e retrocessioni ufficializzate. Si riparte nel 2020/21.

GERMANIA – Prime partite giocate il 16 maggio, il termine della stagione è fissato per il 27/28 giugno.

GRECIA – Si ripartirà il 6 giugno.

INGHILTERRA – I club riprenderanno a giocare il 17 giugno per terminare entro il 2 agosto.

ITALIA – Il calcio italiano ripartirà con la Coppa Italia. Le due semifinali di ritorno sono il 13 giugno (Juve-Milan, ore 20.45) e il 14 giugno (Napoli-Inter, ore 20.45). Finale il 17 giugno a Roma. Il 20 giugno riparte il campionato: venerdì si decide se con i recuperi o con la 27esima giornata.

NORVEGIA – Si ricomincia il 16 giugno.

OLANDA – Campionato cancellato senza assegnazione del titolo ma c’è un ricorso dell’Utrecht.POLONIA – Si riparte il 29 maggio.

PORTOGALLO – Ripresa fissata per il 3 giugno, con conclusione prevista il 21 luglio. La Serie B non riprenderà.

REPUBBLICA CECA – Si è ricominciato il 23 maggio con chiusura prevista entro il 15 luglio.

ROMANIA – Si pensa al 13 giugno, serve l’ok governativo.

RUSSIA – Il campionato riprenderà il 21 giugno: otto turni da finire il 22 luglio.

SCOZIA – La prima divisione scozzese non riparte: Celtic campione. I campionati di seconda, terza e quarta divisione sono stati dichiarati chiusi.

SERBIA – Si riprende il primo giugno con il pubblico, anche se i tifosi dovranno stare ad un metro di distanza uno dall’altro.

SPAGNA – La Liga pianifica di ripartire il 14 giugno con la 28.a giornata.

SVEZIA – Si pensa di riprendere il 14 giugno. Niente test a calciatori e tecnici, sì all’autocertificazione.

SVIZZERA – Si riparte il 19 giugno con la 24.ma giornata, conclusione il 2 agosto.

TURCHIA – Si riprende il 12 giugno.

UCRAINA – Si pensa di ricominciare il 30 maggio, serve l’ok governativo.

UNGHERIA – Campionato ripartito il 23 maggio, il Governo ha anche dato via libera al pubblico dal 28 maggio con regole di distanziamento.

Questa mattina il quotidiano francese L’Equipe ha aperto con un titolo forte che recitava “Come dei cog***ni?”, riprendendo le dichiarazioni dei giorni scorsi del presidente del Lione, Jean-Michel Aulas, che lotta inutilmente per giocare le ultime dieci gare della stagione sin dal giorno dell’ufficialità della sospensione definitiva: “Siamo troppo cogl…“, aveva dichiarato. Nel pezzo di Vincent Duluc, una delle prime firme de L’Equipe, si legge un attacco diretto al Governo ed ai vertici della Ligue 1, ritenuti responsabili di aver preso frettolosamente una decisione scossa e irresponsabile: “Un’eccezione europea che sottolinea il ruolo dello sport nel Paese, la sua mancanza di riconoscimento culturale da parte della classe politica che ne nega anche la dimensione economica. Nessuno ha difeso l’interesse generale dello sport, la cui ministra ha dichiarato non fosse prioritario. Solo la Francia ha scelto in modo diverso e non sarà facile aver ragione da sola”.

 

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Spadafora: “È giusto che il calcio riprenda come tutte le industrie”

Spadafora: “È giusto che il calcio riprenda come tutte le industrie”

Il Ministro dello Sport, Vincenzo Spadafora, ha parlato al TG5 dopo l’ok dato alla ripresa del campionato di Serie A. Spadafora, che è sempre sembrato il più scettico circa la ripresa, ora si dice felice di poter rilanciare un movimento che, al pari di tutte le industrie d’Italia, ha bisogno di ripartire. Il Ministro dello Sport, al termine dell’assemblea con i vertici della FIGC, della Serie A ed il CTS, ha dato l’ok alla ripresa dei campionatI italiani di calcio e subito dopo ha parlato al TG5. L’appuntamento con il fischio d’inizio della Serie A (e della B) è fissato per il 20 giugno, con la Coppa Italia a fare da prologo già il 13 e il 14 con le semifinali e il 17 con la finale. Andiamo a vedere le parole del Ministro dello Sport riportate dall’ANSA:

LE DATE DELLA RIPARTENZA – “È giusto che il calcio riparta, così come tutto lo sport. La Serie A riprende il 20 giugno e il mio auspicio è che nella settimana precedente si possa giocare la Coppa Italia”.

FIDUCIA NELLA RIPRESA – “Nei momenti più difficili, quando c’erano i dati più alti della curva, ho pensato di non farcela. Ancora adesso, infatti, incrocio le dita perché il campionato possa andare avanti fino alla fine come previsto”.

REGOLE RIGIDE – “Confermato l’obbligo della quarantena di un soggetto positivo e quella conseguentemente precauzionale di tutto il resto del gruppo-squadra. Al momento la quarantena non si può allentare”.

COME CI SI MUOVERÀ IN CASO DI EMERGENZA – “Alla luce di tutti i discorsi fatti, se ci trovassimo di fronte a una nuova emergenza e la curva dovesse cambiare, e mi auguro ovviamente di no, è naturale che si sospenderà tutto. La Figc mi ha assicurato che esiste un piano B, con playoff e playout, ma anche un piano C, con la chiusura definitiva e la cristallizzazione della classifica. Per lo meno, ora smetteranno le storielle che ci volevano contrari alla ripartenza”.

DIRITTI TV – “Il mio auspicio è che ci sia un segnale da parte di Sky per andare incontro alla volontà di tutti gli italiani di vivere questa ripresa con passione, ma anche di evitare i rischi degli assembramenti in luoghi pubblici per vedere le partite”.

 

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Balata: “Non vedo come si possa ipotizzare solo la ripresa della Serie A”

Balata: “Non vedo come si possa ipotizzare solo la ripresa della Serie A”

Mauro Balata, presidente della Serie B, ha aperto alla possibilità di una ripresa del campionato parlandone a Retesport. Il presidente Mauro Balata della Lega Serie B si è detto fiducioso, per lui il campionato cadetto ricomincerà ma la decisione finale spetterà comunque al Governo. Andiamo a vedere le parole del presidente di Lega, riportate da Calcio News 24:

Non vedo e non capisco come sia possibile ipotizzare una ripresa della Serie A e non invece quella della Serie B. Stiamo risolvendo il problema dei tamponi, abbiamo strutture privatistiche convenzionate in tutta Italia per sostenere i tamponi con la frequenza imposta dal protocollo attuale. Con una ripartenza fissata intorno al 20 giugno potremmo avere anche una ulteriore possibilità di revisione dei protocolli. Il Governo sta monitorando la situazione e vedremo quali saranno le loro decisioni. Noi abbiamo avuto un atteggiamento di massimo rispetto nei confronti delle Istituzioni che hanno la responsabilità di tutelare la salute dei cittadini. Ma con la Fase 2 siamo in un momento migliore, speriamo e contiamo che nei prossimi giorni ci siano delle condizioni ancora migliori per ritornare a giocare”.

Difficoltà per la ripresa però ci sono, molti dei responsabili sanitari di Serie B hanno infatti scritto a Balata e Gravina: tra i firmatari del documento però non c’è quello del Benevento che evidentemente non ha condiviso i contenuti di un documento in cui, pur partendo dalla volontà comune di portare a termine il campionato cadetto e di seguire quanto prescritto dal Consiglio Federale, vengono evidenziate oggettive difficoltà sanitarie a cui i club dovranno far fronte.

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Foggia: “Abbiamo 22 punti di vantaggio sulla terza, la A ci spetta di diritto”

Foggia: “Abbiamo 22 punti di vantaggio sulla terza, la A ci spetta di diritto”

Il DS del Benevento, Pasquale Foggia, ha rilasciato un’intervista ai microfoni di TuttoSalernitana dove ha parlato dei piani del club giallorosso tra mercato e ripresa del campionato, spendendo poi belle parole anche per la società granata. Andiamo a vedere cos’ha detto il DS del Benevento:

DIALOGO SERENO E APERTO TRA SOCIETÀ, DIPENDENTI E CALCIATORI: “Anzitutto mi preme ringraziare tutte quelle persone che hanno mostrato solidarietà nei confronti del Benevento sottolineando che meritiamo la serie A a prescindere da cosa accadrà nelle prossime settimane. Sono giorni complessi e ricchi di lavoro, è chiaro. Sul taglio degli stipendi stiamo ragionando in maniera serena con i calciatori, non dimenticherei il discorso dei medici sociali che, giustamente, non vogliono rispondere legalmente e penalmente di nulla. Quando, però, hai un gruppo di spessore umano e professionale affronti tutto con grande serenità. Aspettiamo indicazioni sul prolungamento automatico dei contratti, sulla ripartenza del mercato e su tutto ciò che accadrà nei prossimi campionati“.

IL CALCIO AI TEMPI DEL CORONAVIRUS: “In questo momento non possiamo fare diversamente, c’è poco da ragionare. Abbiamo vissuto un momento terribile, inaspettato, che speriamo sia stato messo definitivamente alle spalle. Se, come pare, dovessimo giocare in estate sarà necessario adeguarsi: non è un dramma, è la vita che sta cambiando dopo il Coronavirus e il calcio si deve soltanto adeguare“.

IPOTESI SPAREGGI: “Con 30 punti ancora a disposizione è chiaro che ci sarebbero stati un sacco di ricorsi, lo stesso Livorno ultimo in classifica potrebbe teoricamente salvarsi. C’è anche la sfida tra Ascoli e Cremonese che non è stata disputata, un match fondamentale in ottica playout. Un’estate di ricorsi e di lavoro per gli avvocati avrebbe fatto slittare ulteriormente il prossimo campionato, a questo punto giochiamo e nessuno potrà dire niente. Sarà il campo a decidere e a decretare vincitori e vinti, siamo disposti a tutto per coronare una grande cavalcata“.

LLORENTE E CALCIOMERCATO: “A prescindere dai nomi che stanno uscendo sui giornali, stiamo già lavorando dietro le quinte. La nostra classifica ci ha consentito di anticipare tempi e strategie sotto traccia, Abbiamo idee chiare, proseguiremo sulla strada che abbiamo intrapreso negli ultimi anni. Coda? Non ci sono più margini per riprendere una trattativa, non cambierà assolutamente la situazione. Sappiamo che è un ragazzo eccezionale e un grande professionista, siamo certi darà il massimo fino all’ultima giornata. Gli rivolgo un grande in bocca al lupo per la sua carriera“.

SULLA SALERNITANA: “La ripresa sarà un punto interrogativo per tutti e può accadere qualunque cosa, nella storia del calcio credo non si sia mai verificata una cosa del genere. Nel girone di ritorno è la squadra che mi ha impressionato di più, stava attraversando un momento importante e, per personalità e qualità, può arrivare in A tramite i playoff“.

IPOTESI SCARTATA DEI PLAYOFF: “Era impensabile farci fare i playoff, non potevamo giocarci la serie A dopo tre mesi di stop in uno spareggio. Esistono i meriti sportivi: a noi mancano 4 punti per la matematica promozione, teoricamente basterebbe vincere la prima partita. Quando hai 22 punti di vantaggio sulla terza non puoi essere messo sullo stesso piano delle altre. E’ vero che affrontare in casa l’ottava poteva essere un vantaggio, ma ricordiamo tutti quanto accaduto l’anno scorso col Cittadella e siamo scottati a distanza di 12 mesi. Mi tengo stretto il +22 e non vedo l’ora di celebrare il meritato salto di categoria“.

 

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Consiglio Federale, calendario fino al 20 agosto in armonia con le coppe europee

Stagione 2019/2020 fino al 31 agosto, con campionati da concludere entro il 20. Questa la decisione del Consiglio Federale di ieri. Come si sposerebbe con le coppe europee? Premesso che il calendario di Champions ed Europa League sarà discusso dalla Uefa solo il 17 giugno, nel prossimo Comitato Esecutivo, il Corriere dello Sport ipotizza la seguente divisione tra campionati e coppe: i campionati nazionali si giocherebbero anche nei weekend dell’8-9 e del 15-16 agosto, mentre Champions ed Europa League andrebbero in campo, sempre ad agosto, il 4-5-6, l’11-12-13, poi di fatto si giocherebbe ogni giorno dal 18 al 26 agosto, con il termine ultimo per la finale di Europa League che è proprio il 26 e quello per la Champions individuato nel 29 agosto. Un calendario serratissimo, a meno di eventuali tagli.

Si tratta di un calendario che metterà a dura prova la tenuta fisica degli atleti e che, senza un’adeguata preparazione, finirebbe per stroncare i giocatori già alle prese con il problema di riabituarsi ai ritmi di una partita (anzi, anche solo di un allenamento). In ogni caso, sembra paradossale la risolutezza con la quale si è presa questa decisione a fronte dell’incertezza, per non dire di peggio, con cui si sta affrontando il discorso ripresa, caratterizzato da una serie di dietrofront, lavate di mani e rinvii. Certamente l’andamento della curva epidemiologica necessita di tempo per essere osservato, ma fare certi programmi sulla conclusione della stagione quando vi è cosi tanta indecisione sulla ripresa (mai dare per scontate le parole di Spadafora e co. sul 13 giugno) rischia di mandare all’aria tale lavoro di programmazione.

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Il Consiglio Federale ha deciso: Serie A, B e C avanti fino al 20 agosto

Il Consiglio Federale ha deciso: Serie A, B e C avanti fino al 20 agosto

Il Consiglio federale della FIGC ha deciso per lo stop dei Dilettanti e per il prolungamento della Lega di A, B e C. La stagione 2019/2020 si allunga ancora, quindi, fino al 31 agosto stavolta, dopo che il presidente della UEFA Ceferin nella giornata di ieri ha fatto dietrofront sulla data ultima del 2 agosto (inizialmente prevista per la chiusura della stagione). I campionati di Serie A, Serie B e Serie C riprenderanno non appena sarà possibile; il 28 maggio il Governo, nelle figure di Spadafora e Conte, incontreranno Gravina e Dal Pino per valutare l’andamento dei contagi e dare una risposta definitiva alla ripresa, o meno, dei campionati nazionali. Ieri il ministro dello sport, Vincenzo Spadafora, aveva annunciato l’ok definitivo agli allenamenti collettivi.

La data per terminare la stagione 2019/2020 è quella del 31 agosto, data simbolica per allinearsi alla UEFA e per ragioni contrattuali, mentre la data per terminare i campionati nazionali è quella del 20 agosto. Entro il 20 agosto andranno terminate Serie A, Serie B e Serie C, con la prima che non avrà in alcun modo la formula dei Playoff Scudetto (ipotesi bocciata). Andiamo a vedere il comunicato ufficiale apparso sul sito della FIGC:

Il Consiglio ha assunto una delibera in cui si indica la regolare prosecuzione delle competizioni professionistiche. In subordine, qualora la ripresa non dovesse essere possibile, si procederà a modifiche di format e, in caso di definitiva interruzione, di definizione delle graduatorie con promozioni e retrocessioni con criteri da individuarsi che premino il merito sportivo.

Roma, 20 maggio 2020 — Il presidente Gabriele Gravina ha aperto i lavori alle ore 12.00 con i consiglieri: Dal Pino, Marotta e Lotito per la Lega di A; Balata per la Lega B; Ghirelli, Baumgartner e Lo Monaco per la Lega Pro; Sibilia, Acciardi, Baretti, Frascà, Franchi e Montemurro per la Lega Nazionale Dilettanti; Tommasi. Calcagno, Gama e Zambrotta per gli atleti; Beretta e Giatras per i tecnici; il presidente dell’AIA Nicchi; il presidente del Settore Giovanile e Scolastico Tisci; il presidente del Settore Tecnico Albertini; il segretario generale Brunelli; la presidente della Divisione Calcio Femminile Mantovani; vice presidente UEFA Uva: il membro UEFA nel Consiglio della FIFA Christillin; presidente ECA e membro Comitato Esecutivo della UEFA Agnelli. Invitato, in qualità di uditore, il presidente dell’AIAC Ulivieri. Tutti i consiglieri si sono collegati in conference cali, fatta eccezione per Gravina, Lotito, Ghirelli, Sibilia e Montemurro presenti in sede.

Il presidente federale ha aperto la riunione chiedendo al Consiglio un momento di raccoglimento per tutte le vittime da Covid-19 sottolineando come “le nostre esistenze siano indelebilmente segnate da un’epidemia imprevista e subdola”. Gravina ha ricordato anche diverse personalità legate al mondo del calcio scomparse nelle ultime settimane, compresi i giornalisti Mura, Lauro e Bernard i. Gravina, inoltre, ha informato il Consiglio dell’avvenuta pubblicazione del cosiddetto ‘Decreto Rilancio’ al cui interno sono contenuti provvedimenti molto importanti per il mondo del calcio. In particolare: 1) l’ulteriore rinvio dei pagamenti contributivi e fiscali al mese di settembre; 2) la sospensione dei canoni di locazione e dei diritti di superficie per gli impianti sportivi (anche di Serie A); 3) il riconoscimento della Cassa Integrazione per i contratti dei lavoratori sportivi fino ad un massimo di 50 mila euro lordi; 4) l’istituzione del Fondo Salva Sport con una quota percentuale sul totale della raccolta per le scommesse sportive; 5) l’abbreviazione dei gradi e dei tempi della giustizia sportiva (direttamente il Collegio di Garanzia dello Sport e successivamente il Tar e il Consiglio di Stato) in caso di contenziosi generati dalle decisioni che sono possibili adottare in deroga alle vigenti disposizioni dell’ordinamento federale sulla determinazione delle classifiche in caso di interruzione dei campionati della stagione 19/20 e quindi sulla determinazione degli organici per la stagione 20/21. “Un risultato molto positivo — ha commentato il presidente federale — che segna un momento significativo per l’intero sistema, abbiamo lavorato in silenzio per l’approvazione di provvedimenti di cui si sentiva un grande bisogno”.

Nomine di competenza
Su proposta della Lega Serie A, il Consiglio ha nominato il dott. Gianni Nanni quale componente della Commissione Medico Scientifica della FIGC, in seguito ha nominato Cristiano Fava componente dell’Organismo di Vigilanza.

Competizioni ufficiali professionistiche e dilettantistiche stagione sportiva 20191/2020
In ossequio al principio del merito sportivo quale caposaldo di ogni competizione agonistica, come previsto dal CIO e dal CONI, e in conformità alle disposizioni emanate dalla FIFA e dalla UEFA nelle scorse settimane, nonché a seguito della pubblicazione dell’art. 218 bis del cosiddetto ‘Decreto Rilancio’, la FIGC ha espresso la volontà di riavviare e completare le competizioni nazionali professionistiche fissando al 20 agosto la data ultima di chiusura delle competizioni di Serie A, B e C. Precedentemente al riavvio dell’attività agonistica sarà competenza del Consiglio Federale determinare i criteri di definizione delle competizioni laddove, in ragione dell’emergenza epidemiologica da Covid-19, le stesse dovessero essere nuovamente sospese, secondo i principi di seguito indicati: individuazione di un nuovo format (brevi fasi di playoff e playout al fine di individuare l’esito delle competizioni ivi incluse promozioni e retrocessioni; in caso di definitiva interruzione, definizione della classifica anche applicando oggettivi coefficienti correttivi che tangano conto della organizzazione in gironi elo del diverso numero di gare disputate dai Club e che prevedano in ogni caso promozioni e retrocessioni. Infine, per effetto di quanto deliberato, la stagione sportiva 2020/2021 avrà inizio il prossimo 1 settembre. Per quanto concerne, invece, l’attività dilettantistica, ivi compresa quella femminile fino alla Serie B, valutate le condizioni generali e l’eccezionale situazione determinatasi a causa dell’emergenza Covid-19, il Consiglio ha deliberato di interrompere definitivamente tutte le competizioni, rinviando ad altra delibera i provvedimenti sugli esiti delle stesse competizioni. Resta fissato al 30 giugno il termine per la conclusione dell’attuale stagione sportiva. Per quanto riguarda la Serie A femminile, è stato deciso di verificare nei prossimi giorni le condizioni di ripresa, in base all’applicabilità dei protocolli sanitari da parte dei Club e alla disponibilità di contributi da parte della FIGC.

Licenze Nazionali stagione sportiva 2020/21
Il Consiglio ha aggiornato l’impianto delle licenze Nazionali per l’iscrizione ai campionati professionistici per la stagione 2020/21. Tra le modifiche, ai ammissivi le Società dovranno assolvere al pagamento degli emolumenti (netti) e degli altri compensi scaduti il 31 maggio 2020, intendendosi come tali quelli che, anche sulla scorta dei vari accordi modificativi e novativi eventualmente ratificati dalla Lega, sono effettivamente scaduti a detta data. Si terrà conto in ogni caso degli eventuali contenziosi che dovessero insorgere per il periodo di sospensione delle attività (marzo/aprile). Il termine perentorio per le iscrizioni verrà fissato nella seconda metà di agosto e comunque dopo la fine dei campionati. Per quanto riguarda l’impianto delle garanzie fideiussorie, per la Lega B è stato confermato l’importo di 800 mila euro e per la Serie C l’importo di 350 mila euro. Per i soli Club di Lega Pro, in alternativa o a integrazione, potrà essere prodotta una certificazione della Lega, approvata dall’Assemblea, di aver costituito una garanzia collettiva di efficacia equipollente alle garanzie singole, di pari importo, e nel rispetto degli stessi requisiti richiesti ai soggetti fideiussori. Termini tesseramento in ambito professionistico per la stagione 2020/2021 Nelle more della definizione dei nuovi termini di tesseramento per la stagione sportiva 2020/2021, che saranno stabiliti prossimamente, ha deliberato i termini di deposito dei contratti preliminari: dal 1 giugno al 31 agosto“.

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Serie B, attesa per il protocollo medico. Società già pronte a ricominciare

Serie B, attesa per il protocollo medico. Società già pronte a ricominciare

Serie B, il campionato cadetto è pronta a ripartire. I club sono tutti compatti e concordi sulla ripresa, così come si legge sull’edizione odierna de La Gazzetta dello Sport che pone l’accento su ciò che manca alla ripartenza e sottolinea cosa sta accadendo nel campionato cadetto, con le squadre già pronte. Tante squadre hanno già iniziato a sanificare gli ambienti nei giorni scorsi e hanno effettuato tutti i test del caso. Ora si attendono soltanto indicazioni più precise.

Per  gli allenamenti collettivi, mentre la A dovrebbe ricominciare da lunedì 18, la B ha chiesto tempo, almeno 10 giorni in più dalla definizione del protocollo che la stessa Lega A, insieme a Figc e Governo, sta definendo. Un protocollo che magari più avanti potrebbe essere alleggerito.

Nel frattempo è sempre più probabile una ripresa fissata per sabato 20 giugno, una settimana dopo la possibile ripresa della Serie A. E per quanto riguarda le partite, l’Assemblea ha stabilito che ci vorranno due mesi per completare la stagione, tra giornate mancanti, playoff e playout.

Ricordiamo la classifica di Serie B prima dello stop causato dal Covid-19

1 Benevento

2 Crotone

3 Frosinone

4 Pordenone

5 Spezia

6 Cittadella

7 Salernitana

8Chievo

9Empoli

10V. Entella

11Pisa

12 Perugia

13 Juve Stabia

14 Pescara

15 Ascoli

16 Venezia

17 Cremonese

18 Trapani

19 Cosenza

20 Livorno

 


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La Serie B all’unanimità: “Lavoriamo per ripartire”

La Serie B all’unanimità: “Lavoriamo per ripartire”

Con un comunicato apparso sul sito della Serie B, il presidente Balata ha sottolineato la volontà unanime di tutti quanti i club del campionato di Serie B di ripartire in sicurezza e concludere la stagione. Di seguito riportiamo il comunicato:

Assemblea di Lega B svolta in videoconferenza. Presenti tutte le società. Unanimità delle delibere e volontà di ripresa, con esigenze di tutelare club e campionato di Serie B, hanno caratterizzato l’incontro di oggi.
Una riunione che ha visto anche la presenza di importanti ospiti, del mondo scientifico e della Fifa, invitati dal presidente Mauro Balata, per relazionare sullo stato attuale della crisi e fornire chiarimenti ai club. ‘Stiamo lavorando quotidianamente – ha riferito il presidente della Lega B – in un quadro emergenziale, per elaborare le migliori soluzioni possibili e tutelare i club in ogni settore di competenza. Per questo abbiamo istituto un coordinamento che possa aggiornare ma anche fornire servizi alle società riguardanti questa gravissima emergenza e, inoltre, collaborare con Figc e Governo per rendere possibile la ripartenza del campionato’.
L’Assemblea all’unanimità ha deliberato che ‘in ragione dell’assenza al momento di un provvedimento governativo di autorizzazione alla ripresa degli allenamenti in forma collettiva, nonché del relativo protocollo, si ritiene necessario, all’esito dell’eventuale pubblicazione di tale provvedimento e previa valutazione circa l’applicabilità del protocollo stesso da parte dei club, il decorso per la ripresa degli allenamenti in forma collettiva di un periodo di 10 giorni dalla sua emanazione per esigenze organizzative e gestionali’.
In apertura si è tenuta un’approfondita relazione sugli aggiornamenti di carattere medico scientifico da parte di Paolo Zeppilli, presidente della commissione medico scientifica Figc, di Franco Perona, presidente della Commissione medico scientifica della Lega B, e di Vincenzo Salini membro della Commissione medico scientifica della Lega B e componente della Commissione medico scientifica della Figc. Ai tre esperti i presidenti della Lega B hanno avanzato domande di carattere organizzativo e sanitario rimarcando inoltre l’esigenza di avere chiarimenti in merito ad alcune previsioni inserite nel protocollo e anticipate in questi giorni.
Infine l’Assemblea ha avuto quale ospite Ornella Desiree Bellia, Head of Professional Football di Fifa, che ha anche illustrato le linee guida del massimo organismo mondiale del calcio, relative all’estensione del contratto dei tesserati per garantire l’integrità delle competizioni, il meccanismo dei trasferimenti e la successiva finestra di mercato”.

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