In Spagna i calciatori come i comuni lavoratori, e da noi?

In Spagna i calciatori come i comuni lavoratori, e da noi?

Cadena Ser riporta che oggi il Governo spagnolo ha respinto ufficialmente l’ipotesi di effettuare tamponi ai calciatori, rifiutando quindi il protocollo presentato dalla Liga per la ripresa degli allenamenti. Il Ministero della Salute ha ricordato come i calciatori siano dei comuni lavoratori e come tali saranno sottoposti al test solo ed esclusivamente in presenza degli ormai famosi sintomi del COVID-19. A questo punto l’unico spiraglio per le società calcistiche spagnole sarebbe quello di effettuare privatamente i controlli, sempre che non si intacchi eccessivamente la disponibilità di tamponi per la popolazione. In questo clima incerto la Liga ha informato tutti i club del rinvio dei controlli, in attesa che il Governo ed il Ministero della Salute decidano in merito alla ripartenza degli allenamenti. E in Italia? ancora tanta confusione e poca chiarezza, certo è che per adesso i calciatori non sembrano così vicini ai comuni lavoratori. Non ci sono notizie in merito ai tamponi, ma la linea sposata da Tommasi sembrerebbe quella dei controlli a tappeto e della certezza di rischio zero di contagio prima di accettare un ritorno alla normalità. Sorge spontanea una domanda,  quale lavoro ad oggi potrebbe assicurare con certezza agli impiegati di non contrarre il contagio? Nessuno. Allo stesso tempo è evidente che i numerosi contatti che avvengono durante una partita di pallone obbligheranno tutti a tenere il livello di attenzione altissimo. La salute è sempre la cosa più importante, ed in questa situazione ancora di più, quindi è giusto che il calcio ricominci solo quando sarà possibile tornare a lavorare, senza privilegi e scorciatoie che noi comuni mortali non possiamo permetterci. Chiariamo però, anche permettersi di non lavorare è un privilegio che hanno in pochissimi. Le autorità del calcio ed il sindacato dei calciatori saranno chiamati a prendere delle decisioni difficilissime nelle prossime settimane ed inevitabilmente accontentare tutti sarà molto complicato; la speranza è quella che si agisca nel rispetto, oltre che della salute, anche dei milioni di lavoratori che torneranno ai loro posti, obbligati a scegliere tra rischiare di contrarre il virus o non ricevere uno stipendio.

 

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Inter, Diego Godin vuole restare e riconquistare la piazza

Inter, Diego Godin vuole restare e riconquistare la piazza

Secondo quanto riporta il sito Tuttomercatoweb il difensore uruguaiano dell’Inter Diego Godin vorrebbe giocarsi le sue carte nel club nerazzurro. L’ex Atletico Madrid avrebbe intenzione di mettersi in mostra e farsi trovare pronto alla ripresa del campionato. Nella difesa della squadra allenata da Conte l’uruguaiano non è finora riuscito ad imporsi così come fatto nei trascorsi all’Atetico. Sembra però che il difensore non abbia intenzione di tornare a giocare in Spagna in un club che non sia quello Colchoneros Oltre al Valencia, anche altri club, questa volta di Premier League, starebbero sondando il terreno. C’è stato qualche contatto con il Tottenham, club allenato da Mourinho che stima molto il difensore ma non si è andato oltre qualche semplice chiacchierata. Si parla di Manchester United, sicuramente una squadra di prima fascia che il trentaquattrenne difensore che potrebbe prendere in considerazione qualora non riuscisse a convincere mister Conte. Va anche sottolineata l’esplosione del giovane Bastoni, al quale l’ex allenatore della Juventus ha dato spazio in molte occasioni.

L’obiettivo di Godin sembra essere quello di tornare protagonista e di diventare una vera colonna della retroguardia nerazzurra, così come fatto nella sua lunga militanza all’Atletico Madrid.

In questa stagione Diego Godin ha collezionato in totale 25 presenze, considerando tutte le competizioni giocate.

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Coronavirus, come cambiano i valori di mercato dei club di Liga

Coronavirus, come cambiano i valori di mercato dei club di Liga

A causa della diffusione del Coronavirus, secondo le stime del CIES, agenzia che studia il valore di mercato dei giocatori sotto contratto nei cinque maggiori campionati europei, potrebbe esserci un cambiamento radicale nel valore degli stessi e passare da 32.7 miliardi di euro a 23.4 miliardi di euro totali. Un cambiamento del 28%.

Come sono fatte queste stime? Sono state realizzate tenendo in considerazione l’età dei giocatori, la durata del contratto, le precedenti esperienze e il livello delle prestazioni.

Partendo da questo presupposto, l’Osservatorio ha effettuato una previsione dei valori di mercato di ogni singolo giocatore ipotizzando che i contratti in scadenza al 30 giugno non vengano estesi/rinnovati e che non si giochi più una partita ufficiale.

Sulla base di questi calcoli, ecco le dieci squadre della Liga Spagnola che potrebbero registrare la maggior perdita. Attualmente il valore totale della Liga è pari a 5,08 miliardi di € secondo Transfermarkt


10 – ATHLETIC CLUB (-24,8%)

Coronavirus

Coronavirus

Valore attuale: 238 milioni, valore al 30 giugno: : 179 milioni, Perdita: -59 milioni.

9 – ESPANYOL (-30,9%)

Valore attuale: 143 milioni, valore al 30 giugno: 207 milioni, Perdita: -64 milioni.


8 – REAL SOCIEDAD (-30,9%)

Valore attuale: 357 milioni, valore al 30 giugno: 282 milioni, Perdita: -75 milioni.


7 – VILLAREAL (-26,6%)

Valore attuale: 331 milioni, valore al 30 giugno: 243 milioni, Perdita: -88 milioni.


6 – SEVILLA (-28,8%)

Valore attuale: 399 milioni, valore al 30 giugno: 284 milioni, Perdita: -115 milioni.


5 – REAL BETIS (-33%)

Valore attuale: 367 milioni, valore al 30 giugno: 246 milioni, Perdita: -121 milioni.


4 – VALENCIA (-31,3%)

Valore attuale: 527 milioni, valore al 30 giugno: 326 milioni, Perdita: -165milioni.


3 – ATLETICO MADRID (-24,9%)

Valore attuale: 836 milioni, valore al 30 giugno: 628 milioni, Perdita: -208 milioni.


2 – REAL MADRID (-31,8%)

Valore attuale: 1100 milioni, valore al 30 giugno: 750 milioni, Perdita: -350 milioni.


1 – BARCELLONA (-31,3%)

Valore attuale: 1170 milioni, valore al 30 giugno: 804 milioni, Perdita: -366 milioni.

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Nel podcast tematico sulla Serie A questa settimana abbiamo parlato dei nuovi acquisti dell’Inter: Young, Moses ed Eriksen, tutti e tre provenienti da squadre di Premier League, dunque un calciomercato simile a quello fatto dal duo Marotta-Ausilio già in estate. L’Inter di Conte ora ha tre nuove frecce nella propria faretra, ma cosa possono dare i nuovi arrivati ai nerazzurri? Corsa, dinamismo, tecnica ed esperienza sicuramente, ma basteranno per arrivare alla vittoria del tricolore?

 




Calciomercato Inter, Suarez dice la sua su Lautaro Martinez

Calciomercato – L’attaccante del Barcellona Luis Suarez ha rilasciato delle dichiarazioni interessanti al quotidiano spagnolo Mundo Deportivo. L’uruguaiano ha parlato ovviamente della situazione attuale legata alla diffusione del Covid-19, della sua ripresa dall’infortunio che lo tiene lontano dai campi dal Gennaio scorso e ha anche detto la sua sul sempre più possibile arrivo di Lautaro Martinez, da molti visto come suo degno erede. Il numero 9 blaugrana ha le idee chiare sull’argentino: Lautaro è un giocatore che sta crescendo moltissimo in Italia. È un ‘nove’ che ha dei movimenti spettacolari e questo rispecchia il gran giocatore che è. Non è questione di essere compatibili ma di esser contento che il club voglia acquistare giocatori che vogliano aiutare a raggiungere lo stesso obiettivo. Al di là di quella che può essere una sana concorrenza in squadra l’importante è remare tutti dalla stessa parte. Per cui giocatori che vengono a lottare per un posto o aiutare la squadra saranno sempre i benvenuti”.

Le parole quindi sono senza dubbio di stima e di incoraggiamento. Se dovesse arrivare Lautaro e Suarez dovesse rimanere ci sarebbe un’abbondanza non indifferente nell’attacco del Barcellona, considerando la presenza di Griezmann e Leo Messi, non 2 semplicissimi da rimpiazzare. Il sacrificabile sembra essere proprio l’uruguaiano, che con il Barça ha disputato 270 partite segnando la bellezza di 191 reti in tutte le competizioni e vincendo tutto quello che si potesse vincere in maglia blaugrana.

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Suso:”Se il Siviglia va in Champions resto qui”

Suso:”Se il Siviglia va in Champions resto qui”

L’ex giocatore del Milan Suso è intervenuto questa mattina a Radio Marca Sevilla ed ha parlato del suo futuro.

Queste le sue parole: “Se andiamo in Champions c’è l’opzione di continuare sicuramente qui, ma ci sono anche molte altre opzioni affinché ciò avvenga. Sono venuto a vivere a Montequinto, molto vicino alla mia famiglia che sta a 100 chilometri. Siviglia piace molto a me e alla mia famiglia”.

In questa stagione Suso ha vestito la maglia del Milan fino a Gennaio, collezionando 16 presenze, 1 gol e 2 assist. Nel mercato di riparazione è tornato in patria e con il Siviglia, fino alla sospensione del campionato a causa dell’emergenza Coronavirus, ha disputato 6 presenze con 1 gol e 1 assist all’attivo, ritrovando convinzione e prestazioni di ottimo livello.

Ricordiamo i termini della trattativa: la formula è stata quella di un prestito per 18 mesi (fino al giugno 2021) con obbligo di riscatto automatico a 23 milioni di € pronto a scattare al raggiungimento di determinati traguardi (approdo in Champions League).

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Calciomercato Milan, Rakitic del Barcellona nel mirino

Calciomercato Milan, Rakitic del Barcellona nel mirino

Il mercato del Milan è tutto in divenire e proprio in questi giorni stanno circolando diversi nomi in vista della prossima sessione estiva. La dirigenza milanista sta valutando diversi profili, sia di giocatori di esperienza (come fatto con l’operazione Ibrahimovic, sia giovani (vedi Theo Hernandez, Leao). Il giocatore su cui sembra aver messo gli occhi il Milan, secondo il quotidiano spagnolo El Mundo Deportivo è un centrocampista di tutto rispetto che sembra avere proprio la squadra lombarda nel destino: Milan Rakitic. Il giocatore del Barcellona, vicecampione del Mondo con la Croazia nel 2016, è sicuramente il profilo giusto a cui affidare le chiavi del centrocampo del Milan che verrà, una attesa anche di vedere chi sarà il prossimo allenatore.

Con il Barcellona il 32enne numero 4 gioca dal 2014 è ha vinto tutto quello che si poteva vincere, compreso il famoso triplette del 2015. Il club blaugrana sembra intenzionato a cederlo, anche per alleggerire il monte ingaggi. Rakitic percepisce uno stipendio di 8 milioni l’anno, cifra che sicuramente dovrebbe essere rivista nell’eventualità di un suo approdo in rossonero. Dalla Spagna sembrano sicuri che la trattativa sia già ben avviata.

La sua cifra di mercato attualmente è pari a 25 milioni di €, secondo il sito Transfermarkt.

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Calciomercato Inter, il Valencia sulle tracce di Godin

Calciomercato Inter, il Valencia sulle tracce di Godin

Calciomercato – Nell’edizione odierna del Mundo Deportivo si parla del difensore dell’Inter, l’uruguaiano Diego Godin. Attorno al difensore ex Atletico Madrid sembra essersi acceso l’interesse di parecchie squadre, in particolare modo del Valencia. La squadra spagnola starebbe proprio pensando di riportare in Liga in difensore dopo una sola stagione in nerazzurro. Nella difesa della squadra allenata da Conte l’uruguaiano non è finora riuscito ad imporsi così come fatto nei trascorsi all’Atetico Madrid. Sembra però che il difensore non abbia intenzione di tornare a giocare in Spagna in un club che non sia quello Colchoneros Oltre al Valencia, anche altri club, questa volta di Premier League, starebbero sondando il terreno. Si parla di Manchester United e Tottenham, sicuramente 2 squadre di prima fascia che il trentaquattrenne difensore potrebbe prendere in considerazione qualora fosse messo alla porta da mister Conte.

In questa stagione Diego Godin ha collezionato in totale 25 presenze, considerando tutte le competizioni giocate.

 

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Sarà doppio scontro Italia-Spagna, dunque, in Europa League: Inter-Getafe e Siviglia-Roma, andiamo a scoprire meglio le nostre avversarie nel podcast tematico riguardante l’universo Liga!
Siviglia e Getafe segnano poco e subiscono poco meno, pertanto non sembrano avversarie irresistibili numeri alla mano, ma la classifica dice ben altro: rispettivamente terza e quarta, le due compagini sono le vere sorprese di questa bella stagione di Liga. Tra vecchie conoscenze della Serie A, giovani interessanti ed esperti calciatori che da anni militano nel campionato spagnolo, queste due squadre allenate dai preparatissimi Lopetegui (Siviglia) e Bordalás (Getafe) risultano complicate da affrontare: reparti stretti, ripartenze fulminanti, palleggiatori di qualità ma anche attaccanti poco prolifici. Pregi e difetti, dunque, delle nostre prossime avversarie in Europa League, sognando notti magiche e sorteggi più morbidi.

 




Coronavirus, Messi annuncia riduzione degli stipendi del Barça

Coronavirus, Messi annuncia riduzione degli stipendi del Barça

Sono arrivati subito i complimenti di 2 grandi ex del Barça: Puyol e Xavi. I 2 ex capitani si sono complimentati con Leo Messi per la decisione presa in questo momento di difficoltà generale causato dalla diffusione del Covid-19.
Lo stesso messaggio è stato poi ricondiviso da altri giocatori del Barcellona.
Il capitano ha inoltre affermato che si impegnerà affinché i dipendenti del club possano ala totalità dei loro stipendi.
L’argentino ha anche lanciato una frecciata nei confronti di “qualcuno all’interno del club” che ha voluto agitare le acque nell’attesa che i giocatori decidessero sulla riduzione dei loro salari, cosa sulla quale sono stati d’accordo fin da principio.

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Siviglia e Getafe segnano poco e subiscono poco meno, pertanto non sembrano avversarie irresistibili numeri alla mano, ma la classifica dice ben altro: rispettivamente terza e quarta, le due compagini sono le vere sorprese di questa bella stagione di Liga. Tra vecchie conoscenze della Serie A, giovani interessanti ed esperti calciatori che da anni militano nel campionato spagnolo, queste due squadre allenate dai preparatissimi Lopetegui (Siviglia) e Bordalás (Getafe) risultano complicate da affrontare: reparti stretti, ripartenze fulminanti, palleggiatori di qualità ma anche attaccanti poco prolifici. Pregi e difetti, dunque, delle nostre prossime avversarie in Europa League, sognando notti magiche e sorteggi più morbidi.

 




Barcellona, è battaglia tra presidente e giocatori sugli stipendi

Barcellona, è battaglia tra presidente e giocatori sugli stipendi

Il coronavirus sta bloccando il mondo del calcio; in questi giorni sono tante le proposte per provare a terminare la stagione e fronteggiare le difficoltà che, nei prossimi mesi, si dovranno affrontare. Un’idea sta nel taglio degli stipendi dei giocatori; possibilità che sta causando una vera e propria battaglia all’interno del pianeta Barcellona. Il presidente del club blaugrana, Bartomeu, sta provando a convincere i suoi giocatori a ridursi lo stipendio ma Messi e compagni hanno declinato l’offerta. Nei prossimi giorni le due parti si risentiranno per trovare una soluzione. Il coronavirus va fronteggiato in ogni maniera possibile e, guadagnare di meno, non sembra una scelta così pesante per determinate persone.

Coronavirus: gli aggiornamenti in tempo reale sulle squadre di Serie A – LIVE

Coronavirus: gli aggiornamenti in tempo reale sui campionati FIFA/UEFA – LIVE

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Il calendario dei compleanni: tanti auguri Griezmann!

Il calendario dei compleanni: tanti auguri Griezmann!

Tanti auguri ad Antoine Griezmann! L’attaccante del Barcellona compie oggi 29 anni. Un talento puro, cristallino, letale in zona gol e impossibile da non identificare, grazie a quella folta chioma bionda che rievoca straordinari campioni di un’epoca sempre più lontana.

Eppure non sembrava essere questo il destino del “Petite Diable”, cresciuto con un sogno nella testa e il Lione nel cuore. Quel Lione che, tuttavia, decise di non puntare sul suo indiscutibile talento a causa di un fisico troppo minuto, inadeguato per il grande calcio.

Il gracile Griezmann tredicenne, tuttavia, non si lascia scoraggiare e, anno dopo anno, continua a lasciare il segno a suon di gol e giocate da capogiro che gli regalano, finalmente, un’occasione: ad un torneo a Parigi è presente anche un osservatore della Real Sociedad, un certo olhats, che finisce per innamorarsene perdutamente. Presto, fatto: a diciott’anni, Griezmann sbarca a San Sebastian e; 202 presenze (quarto di sempre nella storia del club) e 53 gol dopo, la sua immagine nei libri di storia di una squadra storica come quella basca è meritata ed intoccabile.

Sta per arrivare il momento del salto di qualità della sua carriera, non prima però di un curioso retroscena di mercato risalente al 2014: oltremanica, in Premier League, il Fulham cerca un attaccante per uscire dal pantano della zona retrocessione. I Cottagers  apprezzano le indubbie doti di Griezmann, ma decidono, convinti dalla necessità di acquistare un vero e proprio riferimento offensivo, di puntare tutte le fiches su Kostas Mitroglou. Una scelta che non paga dividendi: mentre all’Anoeta il biondo Antoine continua a segnare, il greco scenderà in campo soltanto 3 volte senza mai trovare la rete.

A fine stagione, il grande salto: Griezmann cede alle lusinghe dell’Atletico Madrid, con i Colchoneros che pagano l’intera clausola rescissoria da 30 milioni di euro. Tra i biancorossi e Griezmann si costruisce un sodalizio lungo 5 anni, che il Piccolo Diavolo suggella a suon di record: suo il primo gol nella nuova casa dell’Atletico, il Wanda Metropolitano, suo anche il maggior numero di gol di uno straniero con il club, ben 94. Arrivano però meno trofei del previsto, soltanto una Europa League e una Supercoppa. Indelebile il doloroso ricordo della finale persa contro gli eterni rivali del Real Madrid, anche a causa di un suo errore dal dischetto: quel pallone sulla traversa è probabilmente, ad oggi, il più grande rimpianto della sua carriera.

Nel luglio 2019 è ancora una volta il momento dei saluti per Griezmann, che dopo un clamoroso intrigo di mercato si accasa al Barcellona per l’intera cifra della clausola da 120 milioni. Una storia iniziata forse al di sotto delle aspetattative, ma ancora tutta da scrivere al fianco di Lionel Messi e compagni.

Impossibile, infine, non parlare della più grande soddisfazione della sua carriera, ovvero la Coppa del Mondo alzata a Mosca nel 2018. Griezmann, in un’inedita versione “pochi capelli e tanta sostanza”, gioca un torneo da vero leader, trascinando per larghi tratti una Francia non sempre irreprensibile e spettacolare ma di certo tremendamente efficace; le “Petite Diable” lascia il segno soprattutto nella finalissima vinta 4 a 2 dai Bleus contro la Croazia, segnando anche un gol su calcio di rigore.

Dai rifiuti in tenera età alla top class del calcio moderno. La storia di Griezmann ci insegna che non sarà mai un corpo troppo minuto ad impedire al talento di esprimersi. Aggrapparsi ai sogni è sempre la strada più dolce possibile. Bastano una chioma bionda  e, soprattutto, tanta ambizione.

 

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