Gastone, son della trequarti il padrone!

Gastone, son della trequarti il padrone!

Parafrasando, trasponendo rigorosamente in maniera blasfema gli inarrivabili Petrolini e Proietti potremmo dire che il Gaston in questione, così come il Gastone della loro commedia, è un danzatore, un illusionista, un fantasista frequentatore di trequarti campo, calciatore che ammalia con le sue giocate, ricercato per i suoi numeri bislacchi, trequartista che gioca indossando il fracche.

Di lui l’informatissima Wikipedia dice che “è un centrocampista mancino con propensione offensiva, molto dotato tecnicamente, che dimostra inoltre una buona capacità nelle giocate individuali, utili per servire assist ai propri compagni o per realizzare gol”, ma di certo Gaston Ramirez è molto di più: è un sudamericano vero, di quelli che non ti mollano, uno di quelli a cui il sangue ribolle quando le cose non vanno come vogliono, è un carattere forte, è un indomito e un indomabile. Gaston Ramirez, il nostro Gastone, è di quei calciatori a cui madre natura ha dato molto in termini di tecnica e talento ma ha poi chiesto un conto così salato che alla voce “integrità fisica” riportava la cifra “47”, che non è la risposta alla domanda fondamentale sulla vita, l’universo e tutto quanto, quella è “42”, bensì 47 sono il numero di partite che Ramirez è stato costretto a saltare da quando ha messo piede in Italia nella lontana estate del 2010, quando il Bologna se ne innamorò e lo prelevò dal Penarol. Un compromesso che tutto sommato si può accettare, direbbero i non ambiziosi, quelli che si accontentano, tanto talento da incantare quanti piccoli infortuni da limitarti la continuità di rendimento, è veramente un compromesso accettabile? Saper di poter giocare ad altissimi livelli e ritrovarsi ad incantare un gradino appena sotto, essere consci del proprio enorme talento e vederlo ciclicamente limitato da una noia muscolare ricorrente ed un intervento di quel difensore che proprio ci è andato giù pesante. È il compromesso storico dell’incompiuto, di tanti altri come lui, ma questo è il calcio e così è la vita.

Ramirez, alla soglia dei trent’anni, ormai ci ha fatto i conti e si è messo l’anima in pace: regnerà all’inferno invece che servire in paradiso, e allora così come Gastone sarà condannato per sempre a sentirsi un pesce troppo grande in uno stagno troppo piccolo. Gaston Ramirez, uno che è stato rovinato dagli infortuni e se non ci fossero stati gli infortuni a quest’ora avrebbe probabilmente giocato in Champions League,  così come Gastone è stato “rovinato da la guera, se non c’era la guera a quest’ora stavo a Londra!”.




Bologna, secondo tampone negativo per il membro dello staff di Mihajlovic

Bologna, secondo tampone negativo per il membro dello staff di Mihajlovic

Buone notizie in casa Bologna, secondo quanto riportato da La Repubblica. All’indomani del sospetto caso di positività che era emerso dagli ultimi esami effettuati martedì, il secondo tampone cui è stato sottoposto uno degli uomini dello staff del tecnico Sinisa Mihajlovic è risultato negativo.

In una nota il club precisa che servirà comunque un altro test per essere al riparo da ogni rischio. Nelle prossime ore verrà effettuato un ulteriore e definitivo esame di approfondimento. In via precauzionale comunque l’allenamento di oggi sarà in forma individuale.

La notizia del sospetto caso di positività s’era abbattuta ieri, proprio alla vigilia del delicato incontro tra Governo e Lega Serie A per la decisione finale sulla ripresa del campionato il prossimo 13 giugno. Il Comitato tecnico-scientifico ha confermato la necessità di tenere in quarantena per due settimane le squadre coinvolte da casi di positività, ipotesi avversata dai vertici del calcio italiano, che vedono in questa limitazione la fine di ogni possibilità di concludere il campionato. Secondo le ipotesi vagliate dalla serie A, il Bologna dovrebbe tornare in campo il 20 giugno contro la Juventus.

A questo punto dell’anno l’accertamento di un caso positivo tra i giocatori o lo staff di una squadra di Serie A sarebbe un colpo durissimo: significherebbe dover mettere tutto il gruppo in quarantena per 14 giorni, ma senza le strutture adeguate per garantire questo tipo di isolamento. Vorrebbe dire inoltre uno stop degli allenamenti che andrebbe ad alterare degli equilibri già di per sé sconvolti dall’emergenza: l’inizio del campionato verrebbe rinviato a date che difficilmente permetterebbero una conclusione in tempi ragionevoli.

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Ibra, c’è ancora la Serie A nel futuro: sfida Bologna-Fiorentina

Ibra, c’è ancora la Serie A nel futuro: sfida Bologna-Fiorentina

Zlatan Ibrahimovic non ha ancora deciso quale sarà il suo futuro, ma appare molto concreta la possibilità che l’attaccante svedese resti per almeno un’altra stagione in Serie A, anche se non è detto che lo faccia con la maglia del Milan. Ibra resta uno dei calciatori in scadenza più corteggiati del nostro campionato, anche perché il suo acquisto porterebbe grandi vantaggi dal punti di vista del merchandising oltre che dal punto di vista tecnico. Il Corriere della Sera riporta l’interesse concreto di altre due squadre della Serie A su Zlatan, si tratta della Fiorentina e del Bologna; i rossoblu ci avevano provato già a gennaio, forti del rapporto d’amicizia che c’è tra l’ex giocatore dei Galaxy e Siniša Mihajlović, mentre Commisso ha intenzione di continuare ad investire per riportare in alto la Fiorentina tanto sul campo quanto dal punto di vista dell’immagine del club. Si prospetta quindi una sfida tutta a tinte statunitensi, Saputo che sfida Commisso con il Milan sullo sfondo che spera ancora di convincere l’asso svedese a rimanere a Milanello per un’altra annata.

 

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Ibrahimovic, parla Mihajlovic e svela il futuro dello svedese

Ibrahimovic, parla Mihajlovic e svela il futuro dello svedese

Voci che si rincorrono da tempo ma adesso arrivano delle dichiarazioni che sembrano avere proprio i connotati dell’ufficialità. L’allenatore del Bologna Sinisa Mihajlovic intervistato dalla tv serba Vece sa Ivanom Ivanovicem ha rivelato di aver parlato con Zlatan Ibrahimovic riguardo il futuro dello svedese. L’attaccante, arrivato a gennaio a Milano da svincolato dopo l’esperienza in California con i Los Angeles Galaxy, era tornato in Svezia durante la quarantena per proseguire gli allenamenti con l’Hammarby, squadra della quale detiene alcune quote.

«Mi ha chiamato qualche giorno fa, vedremo cosa deciderà in estate. Certamente non rimarrà a giocare a Milano, ma la domanda è se verrà da noi o tornerà in Svezia. Il Bologna l’anno prossimo vorrà lottare per andare in Europa».

Parole che non lasciano nemmeno il beneficio del dubbio sulla fine della seconda avventura in maglia rossonera dello svedese che ha messo a segno 4 reti in 10 partite al Milan.

Se consideriamo la prima esperienza rossonera in totale sono 60 gol in 94 presenze.

Circa un mese fa il bosniaco si era espresso cosi:

“Ho un contratto con il Milan e vedremo come finisce lì e se finisce. Ho detto che voglio giocare a calcio il più a lungo possibile ma non sai mai cosa può succedere”.

La dirigenza del Milan, nella figura di Gazidis, valuta troppo oneroso il contratto di Ibra (6 milioni di €)  in relazione all’età dell’attaccante bosniaco e sembra non sia stato di certo fatto un discorso sulle indiscusse qualità sportive.

Ora è tutto da decifrare il futuro del numero 21 rossonero, che potrebbe decidere di accettare la corte dell’allenatore del suo ex compagno di squadra ai tempi dell’Inter Mihajlovic e andare al Bologna, valutare un ritorno in patria nel club di Stoccolma, l’Hammarby, o anche l’ipotesi del ritiro dall’attività agonistica. Ipotesi, quest’ultima, poco percorribile, per detta dello stesso giocatore e considerando la volontà ancora forte di giocare di Ibra, che atleticamente e mentalmente si sente ancora al top della forma.


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Bologna, ieri il primo allenamento. Mihajlovic oggi in campo da solo

Bologna di nuovo in campo, si allena anche Mihajlovic!

Da ieri anche i rossoblù sono tornati a lavorare: un’ora di corse e ripetute 57 giorni dopo l’ultima volta. Sedute rigorosamente individuali, senza palloni e senza attrezzi (sono chiuse tutte le strutture del centro sportivo Galli ad eccezione dei campi) e con un protocollo chiaro per poter accedere all’allenamento. Quindici  giocatori della prima squadra hanno svolto l’allenamento, tra cui Poli Orsolini che sono arrivati già cambiati e con l’acqua portata da casa. I parcheggi sono stati distanziati e la temperatura dei giocatori è stata misurata all’ingresso del centro. Erano presenti un medico e un preparatore, che hanno seguito tutto all’interno della struttura grazie alle immagini delle telecamere. La squadra ha lavorato su tre campi, per i portieri Skorupski Da Costa è stato predisposto un programma specifico di corsa, mobilità articolare, balzi e circuiti, senza pallone. Gli altri sono stati disposti su tre corsie verticali tracciate per ogni campo, da 20 metri di larghezza e separate di 3 metri l’una dall’altra. I lavori si sono basati sulla corsa, l’attivazione e la mobilità generale per agire su resistenza e rieducazione alla corsa. Lo staff ha richiesto ai giocatori di non esagerare per evitare il rischio di infortuni; il ritorno ad una condizione normale di corsa richiederà quattro settimane di lavoro.

Di oggi invece la notizia secondo la quale Sinisa Mihajlovic sta facendo una seduta di allenamento individuale a Casteldebole. Alle 10.00, secondo quanto riportato da Sky Sport, l’allenatore del Bologna ha varcato i cancelli del centro sportivo, dirigendosi sul campo, correndo e facendo addominali, come ieri ha fatto la squadra.

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Serie A: club di Emilia Romagna e Napoli si alleneranno dal 4 Maggio

Serie A: club di Emilia Romagna e Napoli riprendono gli allenamenti il 4 Maggio

I quattro club emiliani di Serie A, ovvero SpalSassuoloBologna Parma il 4 maggio potranno tornare ad allenarsi, nonostante sia appena iniziata la fase 2 Coronavirus. A dare l’ufficialità l’ordinanza firmata da Stefano Bonaccini, presidente della Regione Emilia-Romagna che ha rilasciato queste dichiarazioni:  “È consentito l’allenamento in forma individuale di atleti professionisti e non professionisti riconosciuti di interesse nazionale dal Comitato olimpico nazionale italiano (CONI), dal Comitato Italiano Paralimpico (CIP) e dalle rispettive federazioni, nel rispetto delle norme di distanziamento sociale e senza alcun assembramento in strutture a porte chiuse, anche per gli atleti di discipline sportive non individuali”.

Oltre a questi club anche il Napoli sembra essere intenzionato a far riprendere gli allenamenti ai propri tesserati. In tal senso nel pomeriggio è attesa una conferenza stampa del Presidente della Regione Campania Vincenzo De Luca che affronterà anche il tema legato alla ripresa agonistica.

A tal proposito il club di Aurelio De Laurentiis è sempre stato favorevole a riprendere quanto prima gli allenamenti.

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Via libera di Bonaccini: Bologna, Parma, Spal e Sassuolo potranno allenarsi

Via libera di Bonaccini: Bologna, Parma, Spal e Sassuolo potranno allenarsi Dal 4 maggio

Adesso è ufficiale: Bologna, Parma, Spal e Sassuolo potranno allenarsi dal 4 maggio. Come si legge su Tuttosport, il presidente della regione Emilia-Romagna, Stefano Bonaccini, ha firmato la nuova ordinanza le cui disposizioni si applicano a tutto il territorio regionale: sarà consentito da lunedì prossimo l’allenamento in forma individuale anche per atleti di discipline sportive non individuali in strutture a porte chiuse nel rispetto delle norme di distanziamento sociale e senza alcun assembramento.

Andiamo a leggere il punto dell’ordinanza relativo allo sport: È consentito l’allenamento in forma individuale di atleti professionisti e non professionisti riconosciuti di interesse nazionale dal Comitato olimpico nazionale italiano (CONI), dal Comitato Italiano Paralimpico (CIP) e dalle rispettive federazioni, nel rispetto delle norme di distanziamento sociale e senza alcun assembramento in strutture a porte chiuse, anche per gli atleti di discipline sportive non individuali”.

Immediatamente salta all’occhio l’ennesima differenza di vedute tra politici dello stesso Governo: mentre il Premier Conte prepara la ripresa degli allenamenti per il 18 maggio, Il Ministro dello Sport Spadafora smentisce il suo Presidente del Consiglio sottolineando che sono alte le probabilità che entro il 18 maggio possa addirittura arrivare lo stop definitivo alla stagione 2019/2020, infine arriva il Presidente della regione Emilia-Romagna a smentire entrambi permettendo a quattro squadre di ricominciare ad allenarsi il 4 maggio. C’è confusione, tanta, fin troppa. Chi decide? Ma soprattutto quanto influisce Gravina come presidente della FIGC? Poco a quanto sembra, o forse tanto, ma in tal caso se ne starebbe lavando le mani…

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Rizzoli: “Le abitudini in campo cambieranno”

Rizzoli: “Le abitudini in campo cambieranno”

Il designatore degli arbitri della Serie A, Nicola Rizzoli, ha parlato al Corriere di Bologna riguardo alla questione ripresa del campionato. Nell’intervista Rizzoli ha toccato molti temi, tra i quali le trasferte delle terne arbitrali, il comportamento che dovranno tenere in campo i giocatori e la possibilità che cambino numerose abitudini legate al mondo del calcio. Andiamo a vedere cosa ha detto:

Partecipo ad un gruppo di lavoro assieme alle altre leghe europee dove ci confrontiamo continuamente. Credo che le situazioni più problematiche oltre alla sicurezza dei viaggi siano relative ai comportamenti. Dovremo andare incontro a un cambio di abitudini, niente proteste con gli arbitri, esultanze diverse, spogliatoi separati. Se agissimo come le squadre avremo dei problemi, cioè andando tutti in ritiro: 10 terne da 6 persone che viaggiano, se ci fosse un contagiato…Per questo non abbiamo ancora fissato un raduno, ci servono ambienti asettici e uno per terna, così ne blocchiamo sei. Più passa il tempo e più i club sono nervosi, faranno pressioni ma deciderà il Governo. Ottimista? Moderatamente, il calcio non è solo una azienda ma anche divertimento e intrattenimento. La gente ne ha bisogno.”

Infine il designatore Nicola Rizzoli ha voluto ricordare Giuseppe Gazzoni Frascara, l’ex presidente del Bologna scomparso in questi giorni: “L’ho conosciuto solo da designatore, lo incontravo all’Isokinetic, facevamo chiacchiere in simpatia. Era una persona corretta che col calcio ha gioito e sofferto. Il fatto che il tifo gli abbia chiesto scusa la dice lunga sullo spessore del pubblico di Bologna”.

 

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Bologna, alla ripresa un regalo da parte di Miha: Kolarov

Bologna, alla ripresa un regalo da parte di Miha: Kolarov.

Voci che si rincorrono da tempo, indizi che conducono spesso alla stessa strada, da tempo nella mente di Mihaijlovic c’è l’idea di portare a Bologna un connazionale serbo, forse il più conosciuto al momento, Aleksandar Kolarov.

Il terzino giallorosso ha rinnovato da poco fino al 2021, e dunque dovrebbe intavolarsi una trattativa che però può essere agevolata proprio dal tecnico del Bologna Mihaijlovic, che è in buoni rapporti con Kolarov e soprattutto sa come convincere un suo connazionale a dare tutto per un obiettivo.

L’ostacolo maggiore potrebbe essere l’ingaggio alto del terzino sinistro, che guadagna in giallorosso circa 3 Milioni di Euro e dovrà dunque ridursi lo stipendio per non creare problemi al tetto ingaggi dei felsinei.

Certamente sarebbe un acquisto importante per il Bologna, che non solo troverebbe un’arma in più dal punti di vista tecnico e tattico, ma anche un uomo di fiducia di Mihajlovic che potrebbe fungere quasi da allenatore in campo, chiudendo la carriera alla guida della difesa del Bologna del futuro.

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Riccardo Orsolini: “il calcio mi manca”

Riccardo Orsolini: “il calcio mi manca”

Riccardo Orsolini, talentuosissimo esterno del Bologna classe ‘97, si è raccontato in una lunga intervista su Instagram a Cronache di Spogliatoio dove ha parlato di se stesso come persona, del suo ruolo in campo e della sua carriera. Andiamo a vedere le cose più interessanti dette dal giovane attaccante dei rossoblù.

Parlando in generale del calcio ha dichiarato: «Il calcio mi manca un casino, è un dramma per tutti. Non potendo uscire di casa e fare attività fisica è un po’ dura. Mi sto attrezzando ma è difficile. In casa ho un tapis roulant per svagare la mente. Io non ho una villa con megapiscina e palestra, ma mi adatto»

Riguardo al suo modo di giocare: «Giocare con entrambi i piedi è una dote naturale, fin dalle giovanili sono stato predisposto a fare la giocata. Nel vivaio ero piccolino e facevo fatica, poi sviluppandomi in Prima Squadra ho rafforzato il mio fisico, mi sono sviluppato ma mantenendo le caratteristiche che mi contraddistinguono. La mia è una dote preziosa: sono un esterno mancino e non ce ne sono tanti a giro, soprattutto in Italia»

Sull’apporto che il tecnico Siniša Mihajlović gli ha dato: «Ho fatto uno step mentale che mi è servito per avere maggiore sicurezza in campo: sentirmi meno bellino in campo e più concreto. Mi ha aiutato molto Mihajlovic, mi sento completamente cambiato come giocatore e come uomo rispetto a due anni fa. Posso dare sicuramente molto di più, sono giovane. Mi sono trovato bene fin da subito. Venivo da una mezza stagione in cui non giocavo quasi mai titolare, mi avevano cambiato ruolo. Appena arrivato mi ha buttato dentro titolare ed esterno. Mi ha dato continuità e fiducia»

Sul passaggio dall’Ascoli alla Juventus:  «Venivo da una piccola realtà, avevamo le strutture ma non come a Torino. Mi sono trovato in un JMedical stracolmo di persone, dai giornalisti ai fotografi. Ho chiesto al mio procuratore: ‘Ma stanno qua per me, non è che c’è qualche altro giocatore a fare le visite?’. Vedere la loro organizzazione mi ha fatto effetto. Non la vedevo mai in allenamento. Andavano al doppio, venivo dalla Serie B e l’intensità era diversa. Mi sono trovato a disagio, non ne beccavo mezza. Mi dicevo: ‘Ma come faccio?’. Lì ho capito di non essere pronto per quel palcoscenico in quel momento. Ho capito che dovevo mettermi sotto per colmare quel gap. Sono convinto che fosse questione di ritmo: una volta acquisito, con le tue qualità riesci a confrontarti con campioni del genere»

Nonostante le parole di Walter Sabatini, che nella scorsa finestra di mercato dichiarò che Orsolini “vale 70 milioni” e che “non è comunque sul mercato”, nelle ultime ore si registrano gli interessi della Juventus, della Sampdoria e della Lazio sul ragazzo.

 

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Nel podcast tematico sulla Serie A questa settimana abbiamo parlato dei nuovi acquisti dell’Inter: Young, Moses ed Eriksen, tutti e tre provenienti da squadre di Premier League, dunque un calciomercato simile a quello fatto dal duo Marotta-Ausilio già in estate. L’Inter di Conte ora ha tre nuove frecce nella propria faretra, ma cosa possono dare i nuovi arrivati ai nerazzurri? Corsa, dinamismo, tecnica ed esperienza sicuramente, ma basteranno per arrivare alla vittoria del tricolore?