Rivoluzione Juventus, quanti calciatori ai saluti

Rivoluzione Juventus, quanti calciatori ai saluti

In estate sarà rivoluzione alla Juventus per ringiovanire la rosa, molti calciatori bianconeri sono pronti all’addio. Un anno fa fu Max Allegri, mentre annunciava l’addio alla Vecchia Signora, ad allertare la società bianconera che senza una rivoluzione della rosa sarebbe stato difficile continuare a vincere in scioltezza sulle rivali, un anno più tardi Paratici ed Agnelli si sono convinti: in estate sarà rivoluzione, serve una squadra più giovane e più adatta a Sarri per dare vita ad un progetto grande e duraturo.

Come riportato da La Gazzetta dello Sport, in partenza dalla Juventus ci sono diversi calciatori, tra i quali figurano Alex Sandro, Douglas Costa, Adrien Rabiot e soprattutto Gonzalo Higuain. Su Alex Sandro, terzino sinistro classe ‘91, ci sono forti due club di Premier League: il Manchester United che è pronto ad offrire una cifra cash per il brasiliano, ed il Chelsea che invece vorrebbe mettere su una trattativa che preveda lo scambio con Emerson Palmieri (apprezzato sia da Sarri che da Paratici). Su Douglas Costa ci sono forti invece il Paris Saint-Germain e le due società di Manchester (City e United), alle quali la Juventus cederebbe volentieri l’ala con l’obiettivo di risparmiare sull’ingaggio, 6 milioni di euro netti fino al 2022. Anche per Adrien Rabiot si è aperto il discorso Premier League: come si legge sul nostro sito, Veronique madre ed agente di Rabiot ha già avviato i contatti con l’Everton per cercare un accordo. Discorso diverso per Gonzalo Higuain: il centravanti vorrebbe il rinnovo ma per la Juventus è fuori discussione e, quindi, per non perderlo a scadenza nel 2021 l’unica soluzione è un addio nel mercato estivo 2020, magari per andare in MLS o al River Plate, il club della vita che ama ed al quale i dirigenti sarebbero anche interessati ad offrire un contratto ad El Pipita che però dovrà abbassare le pretese.


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Ceferin:” Difficile terminare la stagione entro il 2020″

In un intervista al Corriere della Sera, il presidente Aleksander Ceferin si è espresso sulla possibile ripresa di campionati e coppe europei dopo la fase 1 dell’emergenza Coronavirus. Ecco le sue parole.

Sulla ripresa e sul termine della stagione
La priorità è la salute di tifosi, giocatori e dirigenti. Sono ottimista di natura, credo ci siano opzioni che ci possono permettere di ricominciare campionati coppe e portarli a termine. Potremmo dover riprendere senza spettatori, ma la cosa più importante credo sia giocare le partite. In tempi così duri si porterebbe alla gente felicità e un certo senso di normalità anche se le partite saranno solo in tv. È presto per dire che non possiamo completare la stagione. L’impatto sarebbe terribile per club e leghe. Possiamo terminare, ma dobbiamo rispettare le decisioni delle autorità e aspettare il permesso per tornare a giocare. Precedenza ai campionati e poi le coppe? Potrebbero disputarsi in parallelo. Non c’è una data limite per le finali di coppa.Le Nazionali? A settembre. Non c’è una deadline specifica per il termine della stagione. Stiamo esplorando una varietà di opzioni per vedere quando potrebbero finire le competizioni, sempre in base alle date per ripartire. Terminare la stagione anche tra settembre e ottobre o entro il 2020? Lo vedo abbastanza difficile, avrebbe un impatto pesante sul calendario della stagione 2020-21. Se i campionati saranno completati, le conseguenze finanziare saranno limitate. La Uefa invece perderà tanti soldi per aver posticipato Euro 2020“.

Sulla ripresa degli allenamenti
Tutte le attività si stanno organizzando per ricominciare, tutti hanno bisogno di ritrovare le loro vite. Se le misure di sicurezza verranno rispettate e se le autorità daranno luce verde, gli allenamenti potrebbero riprendere come il resto. Per le gare servirà un ulteriore consenso. Le autorità permetteranno di ricominciare solo se tali misure verranno adottate in modo efficiente e senza recare danno alla popolazione“.

Sul fatto di giocare a porte chiuse
All’inizio sì, ma è meglio giocare senza spettatori che non farlo affatto. Il calcio riporterebbe nelle case dei tifosi emozioni e gioia di cui hanno disperatamente bisogno. Le misure saranno per un periodo limitato, nel tempo si tornerà alla normalità. Vedremo ancora stadi pieni, ne sono certo“.

Sull’armonizzazione dei calendari in Europa
L’armonizzazione totale è difficile a causa delle diverse condizioni climatiche. In alcuni Paesi non si può giocare per diversi mesi in inverno”.

Sull’esclusione del Belgio dalle coppe
Decisioni del genere non vanne prese da soli. Il calcio è interconnesso, abbiamo visto quanto è importante che Uefa e leghe lavorino in buona cooperazione. Il Comitato esecutivo prenderà in esame i casi“.

Sul Fair Play finanziario
Abbiamo già sospeso alcune condizioni, ma non rottameremo il fair play finanziario. Ha portato tanti benefici, però deve essere un aiuto, non un ostacolo: saremo flessibili. Se il Manchester City resterà davvero fuori dalle coppe due anni? Il caso è stato trattato da un organo indipendente e ora è al Tas. Non sarebbe appropriato fare commenti“.

Sul prolungamento dei prestiti e la durata della sessione di calciomercato

Dobbiamo dare maggiore flessibilità a club e giocatori. Mi sembra che estendere la finestra per il calciomercato sia una buona opzione“.

Sull’utilizzo della Var
La Var va utilizzata solo in caso di errori chiari ed evidenti. È un sostegno tecnologico importante, ma non può garantire che un fuorigioco per un’unghia del piede sia certezza assoluta. Anche l’autovelox ha un piccolo margine di tolleranza quando ti scopre oltre il limite di velocità“.

Sull’inserimento di un’altra competizione Uefa

Se siamo d’accordo che il calcio abbia raggiunto il livello di saturazione, la mia risposta è che non abbiamo bisogno di altre competizioni“.

Sul ruolo dell’Italia in questa situazione
Michele Uva e Andrea Agnelli siedono con me nel Comitato Esecutivo Uefa, Evelina Christillin nel Consiglio Fifa. Ci sono tanti italiani con ruoli importanti alla Uefa: Giorgio Marchetti vice segretario generale, Andrea Traverso alla sostenibilità finanziaria, Angelo Rigopoulos per disciplina e integrità, Roberto Rosetti capo del settore arbitri. È naturale che un Paese fondamentale per il calcio abbia un ruolo importante. E non dimentico Gabriele Gravina: lavora con grande lealtà verso la Uefa“.

 

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Juventus, la situazione sul mercato

Juventus, tutte le notizie di mercato odierne in entrata e in uscita

Centrocampo da rivoluzionare

Secondo quanto riportato dalla Gazzetta dello Sport, la Juventus starebbe pianificando il prossimo mercato estivo partendo dalle possibili cessioni per arrivare all’obiettivo numero uno, ovvero Paul Pogba.

Innanzitutto il cambiamento potrebbe riguardare la regia, con la possibile cessione di Miralem Pjanic e l’acquisto di un nuovo metronomo da inserire nei piani di Sarri. Il bosniaco, dopo un buon inizio di stagione, è finito dietro anche a Bentancur, che per età e abnegazione rappresenta l’uomo ideale da plasmare per il tecnico toscano. Secondo quanto riportato dal Corriere dello Sport il centrocampista piace molto al Paris Saint-Germain e tornerebbe volentieri in Francia, ma occhio anche ai possibili scambi con Real Madrid o Barcellona, oltre che con alcuni club di Premier League. Tra gli obiettivi sensibili in caso di addio dell’attuale metronomo c’è Sergej Milinkovic-Savic, vecchio pallino di Paratici.

Anche Federico Bernardeschi è in uscita dalla Juventus. A riportarlo è Sky Sport. L’arrivo di Kulusevski potrebbe aprire nuovi scenari e cambiare completamente le gerarchie in casa bianconera. Le caratteristiche sono simili, dunque l’ex-Fiorentina potrebbe cambiare aria anche in vista degli Europei che si giocheranno nel 2021.

Fra i centrocampisti che potrebbero lasciare la Juventus ci sarebbero infine Sami Khedira e Douglas Costa, tormentato dai problemi fisici. Il centrocampista tedesco andrà in scadenza di contratto il prossimo anno e non è escluso possa essere ceduto nella prossima finestra di calciomercato. Secondo quanto riporta l’edizione odierna di Tuttosport, il giocatore vorrebbe chiudere la carriera negli Stati Uniti anche se per il momento non c’è nessuna fretta.

Higuain in uscita?

L’attaccante argentino potrebbe lasciare il club bianconero nel prossimo mercato estivo. Fra le formazione interessate ci sarebbe il River Plate con la società del presidente Agnelli che, riporta l’edizione odierna di Tuttosport, sarebbe tentata da un’operazione molto simile a quella che portò Tevez al Boca Juniors, opzionando alcuni giocatori giovani invece di incassare l’intera cifra del cartellino. Situazione però per niente avviata visto che, affinché vada in porto il tutto, servirebbe la disponibilità del Pipita a ridursi l’ingaggio.

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Nel podcast tematico sulla Serie A questa settimana abbiamo parlato dei nuovi acquisti dell’Inter: Young, Moses ed Eriksen, tutti e tre provenienti da squadre di Premier League, dunque un calciomercato simile a quello fatto dal duo Marotta-Ausilio già in estate. L’Inter di Conte ora ha tre nuove frecce nella propria faretra, ma cosa possono dare i nuovi arrivati ai nerazzurri? Corsa, dinamismo, tecnica ed esperienza sicuramente, ma basteranno per arrivare alla vittoria del tricolore?

 



La Juventus arriva sempre per prima

La Juventus arriva sempre per prima

Come spesso accade la Juventus è arrivata prima, e non stiamo parlando del campionato stavolta ma del taglio degli stipendi. Anche su questo la Juventus si è mossa per prima, dando l’esempio, e questa mossa non è passata inosservata. Come riportato da La Repubblica, ora la trattativa tra l’AIC (Assocalciatori) e la Lega Calcio salterà e tutti i club tratteranno privatamente coi propri giocatori per stabilire una percentuale da tagliare degli stipendi.

Come riportato da Il Corriere dello Sport, questo è stato reso possibile grazie ad una grande riunione tenutasi in videochat tra la dirigenza della Juventus e i tre leader dello spogliatoio bianconero: il board bianconero formato dal presidente Agnelli, il DS Paratici ed il vicepresidente Nedved ha incontrato virtualmente il veterano Buffon, il capitano Chiellini ed il leader Bonucci, dove i calciatori hanno rivestito un ruolo fondamentale riguardo la decisione del tagliare gli stipendi, sono infatti stati loro i promotori del taglio degli ingaggi e questo non ha fatto che accrescere la loro leadership all’interno dello spogliatoio.

Il comunicato della Juventus recita così: “L’intesa prevede la riduzione dei compensi per un importo pari alle mensilità di marzo, aprile, maggio e giugno 2020. Nelle prossime settimane saranno perfezionati gli accordi individuali con i tesserati, come richiesto dalle normative vigenti.”

 

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Le mani di Paratici sulla Juventus

Le mani di Paratici sulla Juventus

Ciò che ha sempre contraddistinto la Juventus dagli altri club di Serie A è la strapotenza che la dirigenza ha mostrato sul mercato ed in Lega, merito di dirigenti forti, competenti e seri che hanno sempre operato al meglio. Dopo l’abbandono di Beppe Marotta la Juventus ha leggermente sbandato, soprattutto in chiave mercato, ma adesso si è ridestata grazie a Fabio Paratici che è diventato il dirigente di punta del club bianconero, per il quale ora passano tutte le decisioni sui rinnovi, sul mercato ed anche su questioni amministrative.

Come riportato da La Gazzetta dello Sport, il presidente Agnelli ed il DS Paratici si sono incontrati con il capitano del club bianconero Giorgio Chiellini per discutere della questione riguardante i tagli degli stipendi. Le possibili soluzioni sono tre al momento, e la decisione finale in merito verrà presa nel giro di pochi giorni:

– La prima opzione prevede il pagamento del mese di marzo, dunque la sospensione dei pagamenti degli stipendi fino a quando non si tornerà a giocare. Se si riprenderà, la parte di stipendio del periodo giocato verrà congelata e pagata successivamente.

– La seconda prevede la rinuncia di un mese su quattro o due su quattro a seconda che il campionato venga sospeso definitivamente oppure concluso in estate.

– La terza ed ultima via proposta prevede la rinuncia a un mese e mezzo indipendentemente dalla piega che prenderà la stagione.

Il super dirigente Fabio Paratici, DS a capo dell’intera area sportiva della Juventus (Chief Football Officer), ha rilasciato un’intervista a Tuttosport dove ha parlato anche del prossimo calciomercato: “Ci saranno molti scambi, una situazione che avvicinerà il calcio all’NBA. È presumibile che alcuni club, ad esempio in Germania, possano beneficiare della generale situazione di crisi in virtù di un’economia sottostante più solida di altre”.

Come riportato da Il Corriere dello Sport, Fabio Paratici sta trattando con Gigi Buffon il rinnovo di contratto che vedrà il quarantaduenne proseguire con tutta probabilità la sua avventura in bianconero. Paratici vorrebbe avere Buffon come chioccia dei portieri e leader dello spogliatoio ancora per un anno ed il portierone bianconero sembra intenzionato a voler firmare il rinnovo perché ancora determinato e voglioso di giocare ad alti livelli, anche perché quando è stato chiamato in causa ha sempre risposto con prestazioni solide che hanno convinto Paratici.

 

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Il “Piano Marshall” per salvare il calcio italiano

Il “Piano Marshall” per salvare il calcio italiano

Il Coronavirus ha messo in ginocchio il Paese e, di conseguenza, il calcio italiano. In questi giorni i club di Serie A si sono riuniti coi vertici delle Lega A e della FIGC per trovare soluzioni ai tanti problemi che si sono presentati dopo lo stop del calcio per l’esplosione del virus.

Secondo quanto riportato da Il Corriere dello Sport, club e vertici del calcio italiano hanno concordato quattro punti di un vero e proprio “Piano Marshall” da presentare al Governo per rilanciare il calcio e non condurlo al collasso:

1) Esenzione fiscale per tutto il periodo di inattività. In più verrà chiesto di accelerare il processo per varare delle nuove leggi per stadi e diritti TV.

2) Ritorno degli sponsor legati alle scommesse con una percentuale sul volume delle giocate che finisca direttamente nelle casse dei club. Verrà quindi chiesta l’abolizione del “decreto dignità”.

3) Taglio degli stipendi dei giocatori proporzionato al periodo di stop dei campionati.

4) Un nuovo gioco tipo “Totocalcio” i cui proventi siano destinati solo al calcio e ai club.

Come riportato da Tuttosport, durante l’ultima assemblea virtuale della Lega di Serie A alcuni presidenti si sono scontrati verbalmente: Lotito ha battibeccato dapprima con Cellino qualche giorno fa, ieri poi con Agnelli ed infine con Preziosi; non sono comunque mancate le repliche del patron bianconero e le dichiarazioni del presidente Ferrero e del DG friulano Marino. Il presidente biancoceleste è tra tutti il più ottimista circa un ritorno in campo: «Avete visto i dati? Oh, se sta a ritirà! Ma poi lo so: io parlo coi medici luminari, quelli che stanno in prima linea, no co’ quelli delle squadre…», al che Agnelli ha replicato con una battuta: “Eh certo, ora sei diventato anche virologo”, più cauti di Lotito sono sicuramente Ferrero che ha dichiarato: “C’è gente che muore, combattiamo una guerra che non si vede e parliamo di calcio? Scudetto? So che Lotito mi odierà ma così è la vita, la prima adesso è la Juve e per me finisce così” e Marino, che alla ripresa di questa stagione non pensa proprio: “Sono preoccupato per la sopravvivenza del prossimo campionato, non per questo”, ai quali si allinea anche il patron rossoblù PrezioniPer me il campionato finisce qui”.

Chi sta giocando un ruolo fondamentale per il futuro del calcio è Andrea Agnelli, che non è solo presidente di un top club come la Juventus ma è a capo anche dell’ECA ed ha dunque un continuo dialogo coi vertici UEFA e FIFA, tra i quali spicca un’amicizia importante con Ceferin. Il numero uno bianconero – scrive il Corsport – ha portato avanti le esigenze delle società che vogliono vedere assegnati i titoli domestici e definite le classifiche sul campo. La volontà è quella di creare un calendario omogeneo nel quale la ripresa dei principali 12 campionati europei sia più o meno contemporanea, ma il fatto che Champions ed Europa League verranno disputate a luglio inoltrato metterà tutti sullo stesso piano e non ci sarà concorrenza sleale. Secondo La Gazzetta dello Sport la Lega e FIGC vogliono terminare la stagione ma non sarà possibile se il campionato italiano non riprenderà entro maggio. Chi non sarà occupato nelle coppe europee andrà in vacanza a luglio inoltrato e quando la Serie A riprenderà sarà inizialmente a porte chiuse e qualcuno giocherà lontano da casa per motivi logistici. Le coppe europee potrebbero essere completate con la formula delle Final Four per semifinale e finale mentre la prossima stagione potrebbe partire dopo settembre con la fase a gironi che terminerebbe tra dicembre e gennaio e gli ottavi già a febbraio. Entro il primo giugno ci sarà da terminare la stagione in vista di Euro 2021.

Al momento, dunque, vince la linea voluta da Andrea Agnelli.

 

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Agnelli si scaglia contro Lotito: “ora sei anche virologo?”

Agnelli si scaglia contro Lotito: “ora sei anche virologo?”

Continua a regnare il caos in Serie A, le lunghe call per decidere il futuro del campionato sono ancora poco chiarificatrici, d’altronde fino a quando la situazione nel paese sarà così tragica è pressoché impossibile diramare un calendario affidabile di ripresa, ed allo stesso tempo c’è ancora un barlume di speranza che impedisce di mettere la pietra tombale sulla stagione 2019/2020. Stoppare definitivamente l’annata corrente porterebbe le società a dover prendere delle decisioni complicate sul prossimo campionato ed a rinunciare ad introiti importantissimi, specialmente per le medio-piccole. Lo scontro odierno vede protagonisti Lotito ed Angelli, il presidente della Lazio si è messo allo scoperto: vuole continuare la stagione  ed anche con una certa fretta, sembrando spesso insensibile alla forte crisi sanitaria, c’è anche da dire che il patron biancoceleste non abbia mai parlato in prima persona, diventa quindi complesso carpire cosa davvero frulli nella testa di Lotito. L’ edizione odierna di Tuttosport riporta alcune frasi del battibecco:

Lotito: “Avete visto i dati? Si sta ritirando; ho parlato con i medici luminari, quelli che stanno in prima linea, non quelli delle squadre”.

Angelli: ” Eh certo, ora sei diventato anche un virologo…”

La cosa che viene spontanea chiedersi è: anche se di dovesse riprendere con gli allenamenti e successivamente con le partite del campionato, sarà possibile riempire gli stadi? Difficile da credere che il Governo italiano, ma verosimilmente qualsiasi Governo europeo, conceda il via libera per assembramenti così imponenti di persone…

 

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