Napoli al lavoro per il post Callejon: tre nomi per Giuntoli

Napoli si lavora per il post Callejon: tre nomi per Giuntoli

La rivoluzione del Napoli è iniziata e, nel corso della prossima estate, prenderà definitivamente piede. Il club partenopeo sta lavorando su tanti fronti ma quello più difficile è, senza ombra di dubbio, è trovare il sostituto di Callejon; l’ala spagnola dopo sette anni, lascerà il San Paolo. Giocatore straordinario, di importanza unica nello scacchiere azzurro sia per la sua capacità di attaccare gli spazi sia per come aiuta la squadra in fase difensiva (in qualche occasione è stato impiegato anche come terzino). Per questo sostituirlo non sarà semplice ma il Napoli, in particolar modo Giuntoli, sta lavorando per regalare a Gattuso un esterno che possa garantire un buon numero di goal e assist. Tre i nomi sul taccuino del direttore sportivo partenopeo: si tratta di Boga del Sassuolo, Orsolini del Bologna e Rashica del Werder Brema. Proprio quest’ultimo potrebbe essere la soluzione ideale specie se la squadra tedesca non dovesse riuscire ad ottenere la salvezza. Tre giocatori, diversi tra di loro e soltanto uno avrà il complicatissimo compito di sostituire Callejon, vero e proprio idolo del Napoli dal 2013 a questa parte.

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Milan, tegola Ibrahimovic: l’attaccante rischia un lungo stop

Milan, tegola Ibrahimovic: l’attaccante rischia un lungo stop

La ripresa degli allenamenti non ha portato fortuna al Milan; il club, infatti, rischia di dover fare a meno (sempre che si riesca a terminare la stagione di Zlatan Ibrahimovic. L’attaccante svedese, al termine della classica partitella al termine dell’allenamento, ha avvertito u forte dolore al polpaccio (lo stesso che lo aveva costretto a saltare la sfida con il Verona prima del derby di febbraio) dopo uno scatto. Domani il giocatore si sottoporrà agli accertamenti per capire l’entità dell’infortunio; la speranza è che si tratti di uno stiramento che lo terrebbe fuori circa due mesi ma con la possibilità di recuperare per le ultime giornate. Diverso il discorso in caso di coinvolgimento del tendine di Achille; questa ipotesi, infatti, potrebbe addirittura mettere fine alla carriera dello svedese. Una pessima notizia sia per il giocatore sia per il Milan che, grazie ad Ibrahimovic, aveva trovato maggiore solidità e puntava ad una qualificazione alla prossima Europa League. Ora torna tutto in discussione e la giornata di domani risulterà decisiva per le sorti di una squadra che aveva trovato nel centravanti svedese il leader su cui costruire il finale di stagione. Indipendentemente dalla gravità dell’infortunio, Pioli dovrà reinventarsi il reparto offensivo della sua squadra; possibile un rilancio di Leao che, fino a questo momento, non ha mostrato il suo reale valore.

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Gastaldello: “Contrario alla ripresa, giocare alle 16:30 è scandaloso”

Gastaldello: “Contrario alla ripresa, giocare alle 16:30 è scandaloso”

Daniele Gastaldello, difensore e capitano del Brescia, si conferma contrario alla ripresa e ha parlato della situazione ai microfoni Radio Rai. Durante la trasmissione Radio Anch’io Sport, Gastaldello ha rilasciato un’intervista dove si è detto contrario alla ripresa su tutti i fronti: orari indecenti, incolumità a rischio, assenza di passione e playoff/playout non meritocratici, insomma Gastaldello proprio non ne vuole sapere di tornare a giocare. Andiamo a vedere le parole del difensore del Brescia:

Alcune settimane fa si è detto contrario alla ripartenza. La sua idea è sempre la stessa?
Resto sempre della mia idea. Non parlavo di paura, non bisogna averne, ma finire questo campionato è una forzatura per me. Si va incontro a dei rischi per l’incolumità dei calciatori. Giocare così tante partite, con temperature alte, non sarà semplice. Giocare alle 16.30 è una cosa scandalosa, non è fattibile“.

Com’è la situazione a Brescia?
Nel resto dell’Italia forse non si percepisce cosa sia successo in Lombardia. Si è vissuto un dramma importante, è morta tante gente. Le persone mi chiedono perché si pensi a riprendere a giocare e li capisco, hanno perso persone care. Tutto deve ripartire ma come ho detto prima questo campionato secondo me riparte in maniera molto forzata. Riparte un altro calcio, non sarà come a inizio marzo. La forma fisica sarà diversa, così come il contesto dove giocheremo, a porte chiuse. Non ci abbracceremo dopo i gol, questo non è calcio“.

Sarebbe d’accordo con i playoff?
No, perché si modificherebbe il regolamento. Altri sport si sono fermati. Noi rischiamo di rovinare anche il prossimo campionato e non solo questo. Al termine della prossima stagione poi ci saranno gli Europei. Si rischia molto, non siamo macchine. Il nostro fisico è fermo da più di due mesi. Non è come in estate, visto che quando finisce un campionato ci fermiamo massimo per un mese e poi ci prepariamo per un mese e mezzo. Ora si rischieranno infortuni importanti“.

Perché c’è stato questo lungo silenzio del calciatori sul tema ripresa?
Ne ho parlato anche con Damiano Tommasi. Questa cosa mi ha colpito molto. Anche sul protocollo non siamo stati chiamati in causa, nessuno ci ha chiesto se eravamo d’accorso. Noi siamo i primi a dover attuarlo ma non ci è stato chiesto aiuto. Sarebbe giusto che anche noi dicessimo la nostra“.

Cosa pensa della questione relativa ai contratti?
Le scadenze sono un problema. Noi calciatori siamo privilegiati ma ricordo che si sono anche giocatori di categorie inferiori che guadagnano il minimo federale e devono mantenere una famiglia. Devono essere pagati e non in ritardo. Credo che non si debba generalizzare tutto il mondo del calcio. Non tutti solo Cristiano Ronaldo“.

Qual è la sua soluzione? Fermare il campionato e no alle retrocessioni?
Dico solo che deve fermarsi, poi ci sarebbe il tempo per decidere. Se noi siamo ultimi in classifica è giusto che retrocediamo. Il calcio deve ritornare a essere una passione per tutti. Io in questo momento sto vedendo che dai giocatori la passione sta passando, visto che ci sono altri interessi“.

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Vlahovic: “Io bandiera della Fiorentina? Sì, voglio impormi e vincere qui”

Vlahovic: “Io bandiera della Fiorentina? Sì, voglio impormi e vincere qui”

Dusan Vlahovic, giovane bomber della Fiorentina, sogna in grande e si racconta al Corriere dello Sport. Nel corso dell’intervista il ragazzo ha espresso tutto il suo amore verso la Viola e verso Firenze,  ha reso nota la sua ambizione, ha parlato della possibilità di diventare una bandiera della Fiorentina, ha elogiato Iachini ed il suo staff ed ha parlato della ripresa del calcio. Andiamo a vedere cos’ha detto il ragazzo:

GIOCARE OGNI 3 GIORNI – «Ho talmente tanta voglia di tornare in campo per una competizione ufficiale che non mi sto facendo troppe domande. Mi auguro che vengano prese tutte le precauzioni necessarie affinché si possa riprendere, garantendo la sicurezza di tutti, degli atleti e degli addetti ai lavori».

CALDO – «Sarà una componente da considerare, ma sia il nostro staff medico, di assoluta eccellenza, che quello tecnico, sapranno farci lavorare in modo da non subirlo più di tanto».

PROSSIMA STAGIONE – «Questo non spetta a me dirlo. Io mi auguro che questo campionato possa essere portato a termine».

SOGNI – «Non ho affatto paura di affezionarmi troppo alla Fiorentina, ci sono legatissimo. Anzi, vorrei fare qualcosa per festeggiare insieme ai tifosi. Sì, il mio sogno è vincere qui. Il mio sogno ha un colore solo, è viola. Spero di vincere qui. Poi, non vi nascondo che ne ho anche un altro: mi piacerebbe proprio tanto giocare un Mondiale. Un Mondiale con la mia Serbia».

BANDIERE – «Il calcio moderno è profondamente diverso rispetto a quello di una decina di anni fa. Ma non è detto che un calciatore non possa fare comunque una scelta di cuore. Io bandiera della Fiorentina? L’ho sempre detto. L’ho ripetuto anche poco fa. Firenze è casa mia ed il mio obiettivo è quello di impormi qui».

IACHINI – «Sia l’allenatore che il suo staff, anche durante il lockdown, non ci hanno mai “mollato”. Ed il fatto di aver comunque continuato a lavorare, anche se con tutti i limiti del caso, è stato utilissimo. Tornati sul campo, adesso, possiamo sfruttare tutti questa discreta condizione fisica».

HAALAND – «Haaland è fortissimo e no, arrivato a questo punto, non mi sorprende più. Quello che sta facendo è letteralmente impressionante. Ho fiducia in me stesso: se continuerò a lavorare così, senza mai accontentarmi e procedendo a testa bassa, potrò migliorare quelli che sono un po’ ancora i miei punti deboli. E allora sì, arriverò lontano».

CAPOCANNONIERE E NAZIONALE – «A me interessa che la Fiorentina vinca, se poi segno io tanto meglio. Onestamente, ricominciare a giocare segnando sarebbe bellissimo. Sì, tra gli obiettivi che mi sono dato c’è anche quello di una chiamata da parte della Nazionale maggiore, ma per riuscirci so che devo fare bene qui. Il resto viene dopo».

BOMBER DELLA SERIE A – «Immobile sta mettendo insieme cose fuori dal comune, ha una media gol mostruosa. Il fatto è che in Serie A ci sono bomber formidabili, probabilmente i più forti a livello mondiale, da Ronaldo a Lukaku passando per Dybala».

COMMISSO – «E’ una persona straordinaria, che ha saputo starci vicino sempre, anche in questi mesi di lontananza forzata. Ha già fatto molto per la Fiorentina e tanto farà, lo sta dimostrando coi fatti». 

NUMERO 9 – «Io punto alla maglia della Fiorentina, mi piace troppo sentirmela addosso, a prescindere dal numero. Quanto alla 9, considerando chi l’ha indossata in passato sarebbe un vero onore».

BOMBER VIOLA DEL PASSATO – «La storia della Fiorentina è stata scritta da numeri 9 di assoluto valore. Io sono ancora molto giovane, devo solo pensare a lavorare e a migliorare». 

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Pronto il protocollo gare per far ripartire la Serie A

Pronto il protocollo gare per far ripartire la Serie A

È pronto il nuovo protocollo gare per far ripartire la Serie A! Quest’oggi su OneFootball si legge punto per punto il protocollo che porterà numerosi cambiamenti al nostro calcio. Dalle zone dello stadio accessibili al numero di persone ammesse, dal comportamento negli spogliatoi agli ingressi in campo separati, insomma il calcio di casa nostra cambierà e dovremo abituarci, soprattutto alle porte chiuse.

  • TRE ZONE ALLO STADIO – Interno stadio/zona tecnico-sportiva, tribune-area media/tribuna stampa ed esterno stadio. Con area tecnica si intendono il terreno di gioco, il recinto di gioco con bordocampo e inclusa l’area tecnica, il tunnel dei giocatori e l’area spogliatoi. Per spalti comprendiamo le tribune, le aree media (sala stampa, flash zone e mixed zone) e GOS, cioè le sale di controllo. Le aree esterne invece sono Tv compound e gli spazi limitrofi come i parcheggi.
  • MASSIMO 300 PERSONE – Il numero chiave è 300. Si tratta del dato massimo di persone ammesse allo stadio. Il tutto per le partite di Serie A, perché per Serie B ed eventualmente Serie C si scrive di un numero proporzionalmente inferiore. Viene anche specificato che il numero massimo di presenze della squadra ospite «non deve superare le 60 persone» e anche in questo caso, in Serie B e in Serie C viene previsto un numero proporzionalmente inferiore. La norma sulle 300 persone – divise fra le tre aree «Interno Stadio», «Tribune», «Esterno Stadio Tv – potrà essere ritoccata «solamente» per specifiche indicazioni delle Autorità di Sicurezza. All’interno di ciascuna zona non è consentita la presenza in contemporanea di non più di 130 persone per la A.
  • FASCE ORARIE – La fascia temporale di gestione del giorno gara dovrà essere considerata su 10 ore di attività compresa la partita, il tutto suddiviso in finestre di due ore: dai lavori di preparazione, ai sopralluoghi delle tv al controllo del terreno di gioco. Per esempio con una partita alle 21: riscaldamento pre-gara degli ospiti ingresso 20.10 e della squadra di casa alle 20.12, uscita 20.43 e 20.45. Uscita dagli spogliatoi per giocare: ospiti alle 20.56, squadra di casa alle 20.57
  • ARRIVI SCAGLIONATI – L’arrivo allo stadio avverrà in modo separato per orario e luogo di ingresso. Due pullman sanificati per squadra per garantire distanze tra giocatori e personale, e l’utilizzo di mascherine. Prima gli arbitri, poi la squadra ospite e infine quella di casa a cui è consigliato anche l’arrivo con auto proprie. L’eventuale intervista a un calciatore da parte di una emittente che ha esclusiva avverrà con distanza di sicurezza e microfono boom.
  • SPOGLIATOI – Sarà garantito l’ingresso contingentato e distanziato negli spogliatoi. L’organizzazione all’interno sarà altrettanto rigorosa: separazione tra titolari, portieri e riserve, bilanciamento dell’utilizzo delle stanze. L’utilizzo di macchinari fitness o lettini per massaggi verranno effettuati in sicurezza e con dispositivi sanitari. Saranno usate pettorine usa e getta, tutti gli operatori saranno dotati di bombolette di alcol per la sanificazione delle attrezzature.
  • CONTROLLI – Ci saranno dei controlli per l’accesso allo stadio per tutte le persone che non appartengono ai due «gruppi squadra». Bisognerà misurare la temperatura con il termoscanner e l’ossigenazione del sangue con il saturimetro. Ognuno dovrebbe poi produrre un questionario autocertificazione che attesti di non aver avuto problemi o sintomi riconducibili al Covid19. Chi avrà più di 37,5 °C dovrà fare immediato ritorno al proprio domicilio.
  • PERCORSI DIFFERENTI – Per il riscaldamento la squadra ospite entrerà in campo due minuti prima della squadra di casa, stesso discorso per uscire dal campo. Stesso discorso per l’arrivo in campo per cominciare la partita: gli ospiti entreranno quattro minuti per prima e i padroni di casa tre. Separazione rigida anche per l’antidoping: «Dovranno essere previste due sale distinte per separare i calciatori sorteggiati, con percorsi di accesso separati.
  • INTERVISTE – Non ci saranno le riprese tv negli spogliatoi: sia le riprese nel pre riscaldamento che nel post, no stand up all’interno dello spogliatoio da parte dell’emittente titolare. Da mezz’ora a dieci minuti prima del kick off intervista a un dirigente o tesserato, in via eccezionale ove possibile sul terreno di gioco. Ci sarà anche una riduzione delle telecamere per produzione standard C o D con 10-12 telecamere e non più 17.  L’eventuale intervista flash all’intervallo con microfono boom e distanza di un metro e mezzo dal giornalista. Stesso criterio per le interviste flash a fine partita, le altre avverranno in un’area dedicata e sanificata con distanze di 2 metri e saranno quelle dell’emittente titolare di diritto. Zona mista e working area chiuse, le conferenze stampa saranno in modalità Formula Uno, prodotte televisivamente, con raccolta delle domande via Skype/Whatsapp e sottoposte al tecnico da un delegato

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Inter, Joao Cancelo vuole tornare in nerazzurro

Inter, Joao Cancelo vuole tornare in nerazzurro

Quando vuoi andare a colpo sicuro, nel calcio come nella vita, ti affidi a chi ti conosce bene e ha fatto grandi cose con te. È il caso dell’Inter, alla continua ricerca di esterni per sistemare le fasce, e chi meglio di un cavallo di ritorno che proprio in quel di Milano fece grandi cose? Il DG Marotta ed il tecnico Conte hanno individuato in Joao Cancelo il profilo ideale per sistemare la fascia destra. Il terzino destro portoghese, classe ‘94, disputò un’ottima stagione in nerazzurro nel campionato 2017-2018, le prestazioni gli valsero l’acquisto da parte della Juventus l’anno successivo dove però il ragazzo non si ripetè, così come accaduto anche quest’anno con la maglia del Manchester City. Dunque due annate mediocri da riscattare, e quale modo migliore che farlo dove ci si è espressi al meglio? Joao Cancelo all’Inter dunque accontenterebbe tutti: sia i nerazzurri che troverebbero così un padrone giovane e talentuoso per la fascia, sia il ragazzo che avrebbe così un’altra chance per dimostrare il suo valore ad alti livelli.

Mundo Deportivo continua a sostenere che la trattativa c’è, è complessa e vede in gioco numerosi calciatori che dovrebbero cambiare maglia per chiudere la maxi trattativa, ma c’è e le parti in causa non sono nemmeno così lontane dal trovare un accordo. La maxi trattativa vedrebbe il Manchester City scambiare Cancelo con Semedo del Barcellona, e successivamente i blaugrana andrebbero ad acquistare Lautaro Martinez dall’Inter inserendo il terzino portoghese come contropartita per non spendere un patrimonio. Dunque: Cancelo all’Inter, Semedo al City e Laurato Martinez al Barcellona, fattibile ma complesso. L’Inter vuole Cancelo ed il ragazzo vuole tornare a vestire il nerazzurro, City e Barcellona permettendo. I blaugrana hanno provato ad inserire Firpo nella trattativa per Lautaro Martinez ma l’Inter ha gentilmente declinato, facendo presente che dal Barcellona accetterebbero il solo Arturo Vidal come eventuale contropartita.

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Notizie di calciomercato di oggi 24 Maggio

 Notizie di calciomercato di oggi 24 Maggio

  • L’edizione odierna de La Nazione fa il punto sul mercato della Fiorentina. Pare che la Viola sia sulle tracce di un figlio d’arte, il giovane francese Marcus Thuram, figlio dell’ex difensore di Parma e Juventus Lilian Thuram. Marcus è nato a Parma nel 1997 gioca come attaccante esterno sinistro in Germania, nel Borussia Moenchengladbach. Su di lui anche Roma e Juventus. Il suo procuratore è Mino Raiola. Costo del cartellino 15 milioni di €.

Ne abbiamo parlato qui.


  • Il procuratore di Jorginho, Joao Santos, ha parlato del futuro del suo assistito a TMW. Il playmaker è al centro di diverse voci di mercato, molte delle quali lo vorrebbero vicino alla Juventus.

Le grandi potranno fare mercato. Quindi la Juventus, potrebbe tornare su Jorginho…
«Non so se la Juve voglia Jorginho, che ha tre anni di contratto con il Chelsea. Vedremo…».

Il suo assistito ha voglia di tornare in Italia?
«È un professionista, se una squadra importante chiama beh, perché no?».

 

Ne abbiamo parlato qui.


  • L’Inter e Cavani sono più vicini. Secondo La Gazzetta dello Sport i nerazzurri sarebbero pronti ad offrire un triennale: il problema è legato alla volontà del calciatore di accettare o meno l’offerta dei nerazzurri ovvero 7,5 milioni di euro, il top del monte ingaggi già percepito da Lukaku ed Eriksen ma che equivarrebbe a quasi la metà del suo attuale stipendio.Ne abbiamo parlato qui.

  • Sarà addio fra Callejon e il Napoli. L’esterno spagnolo, di comune accordo con la società, ha deciso di non rinnovare il contratto arrivando alla normale scadenza (alla fine di questa travagliata stagione) per poi svincolarsi e cercare una nuova avventura, probabilmente in patria dove è da registrare l’interesse di Siviglia e Valencia. 336 presenze e 80 reti con la maglia del Napoli dal 2013 ad oggi.

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Lotito a rischio deferimento per una frase su Juventus-Inter

Lotito a rischio deferimento per una frase su Juventus-Inter

Claudio Lotito, secondo il quotidiano ‘Il Tempo’, è stato convocato dalla Procura federale della FIGC che ha aperto un procedimento per via di alcune frasi su Juventus-Inter, ultima partita della Serie A disputata l’8 Marzo prima dello stop legato all’emergenza Coronavirus.

In una intervista del 26 Aprile a ‘Repubblica‘, il presidente della Lazio Lotito disse una frase che non è passata inosservata:

“Oggi io sono a un punto dalla Juventus, e solo per Juve-Inter che vabbè, l’avete vista tutti…”

Una frase sicuramente molto ambigua, che lascia sottendere a qualche illecito all’interno del match e che nonostante la chiusura degli uffici della Figc per via del coronavirus, non resterà impunita. Il presidente della Lazio Lotito, quindi, dovrà chiarire quelle che erano le sue intenzioni. Nell’eventualità in cui il presidente della Lazio fornirà elementi che possano mettere in dubbio la regolarità della partita in questione allora la procura federale aprirà un’inchiesta per illecito sportivo.

Secondo Repubblica, invece, se Lotito non potrà giustificare le sue insinuazioni allora, stando all’articolo 23 del nuovo Codice di giustizia sportiva, verrà quasi sicuramente deferito per “dichiarazioni lesive della reputazione di persone, di società o di organismi operanti nell’ambito del Coni, della Figc, della Uefa o della Fifa”.


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Inter-Cavani, i nerazzurri pronti ad offrire un triennale

Inter-Cavani, i nerazzurri pronti ad offrire un triennale

Edinson Cavani, un nome che circola da molto intorno al mondo Inter. Il calciomercato non dorme mai e in casa nerazzurra si parla continuamente di quella che potrebbe essere una vera e propria rivoluzione in attacco, eccezion fatta per Lukaku, che al momento sembra l’unico sicuro di restare in nerazzurro. Alle voci sempre più insistenti che vogliono Lautaro Martinez lontano da Milano per abbracciare il blaugrana del Barcellona, si accompagnano, secondo la Gazzetta dello Sport, quelle legate all’approdo di Edinson Cavani. L’uruaguaiano, che sarà uno dei pezzi pregiati del mercato estivo in qualità di svincolato di lusso, si sarebbe proposto all’Inter, nella persona del DS Beppe Marotta. L’attaccante del PSG, che con i parigini ha segnato la bellezza di 200 gol in 301 partite, avrebbe anche il gradimento di Antonio Conte, che lo segue dai tempi in cui “El matador” vestiva la maglia del Napoli. In verità era la prima ipotesi nel caso in cui non si fosse arrivati a Lukaku, prima scelta per questioni di anagrafica in quanto classe ’93 contro i 33 anni di Cavani. Ora staremo a vedere che succederà nel prossimo mercato e se ci sarà il tanto atteso valzer delle punte.

Su Cavani c’è anche forte l’interesse dell’Atletico Madrid di Simeone ma lo scoglio più grande, al momento, che grava sull’arrivo di Cavani all’Inter è quello legato all’ingaggio dell’uruguaiano. Al momento “El Matador” percepisce la cifra importante di 14 milioni di € al PSG.

Sempre la La Gazzetta dello Sport vorrebbe però l’Inter pronta ad offrire un triennale: il problema è legato alla volontà del calciatore di accettare o meno l’offerta dei nerazzurri ovvero 7,5 milioni di euro, il top del monte ingaggi già percepito da Lukaku ed Eriksen ma che equivarrebbe a quasi la metà del suo attuale stipendio.


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Jorginho, il procuratore lascia una porta aperta alla Juventus

Jorginho, il procuratore lascia una porta aperta alla Juventus

Joao Santos, l’agente del giocatore del Chelsea Jorginho ha parlato del futuro del suo assistito a TMW. Il playmaker è al centro di diverse voci di mercato, molte delle quali lo rivorrebbero in Italia, più precisamente alla Juventus, alla corte di Maurizio Sarri, suo ex allenatore ai tempi del Napoli e dei Blues.

Attualmente, secondo il sito Transfermarkt, il giocatore è valutato 52 milioni di €.

Le grandi potranno fare mercato. Quindi la Juventus, potrebbe tornare su Jorginho…
«Non so se la Juve voglia Jorginho, che ha tre anni di contratto con il Chelsea. Vedremo…».

Il suo assistito ha voglia di tornare in Italia?
«È un professionista, se una squadra importante chiama beh, perché no?».

Con i blues l’italo brasiliano arrivato dal Napoli nel 2018 per 60 milioni di € più 3 di bonus, ha disputato 91 partite considerando tutte le competizioni e segnato 9 reti. Con il Chelsea ha vinto una Europa League proprio sotto la gestione di Maurizio Sarri.

Nella sua ultima esperienza in Italia con la maglia del Napoli ha disputato 160 partite segnando 6 gol.

Il calciatore è naturalizzato italiano e avendo ottenuto la cittadinanza ha esordito con la Nazionale maggiore con cui ha giocato 22 partite e messo a segno 4 reti.


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