Ghirelli: “La Serie C non può giocare, ma parleremo di playoff e playout”

Ghirelli: “La Serie C non può giocare, ma parleremo di playoff e playout”

Con una nota apparsa sul sito della Lega Pro, il presidente Ghirelli ha espresso la sua contrarietà alla ripresa della Serie C. Il Consiglio Federale ha stabilito che i campionati professionistici di calcio si debbano chiudere sul campo, entro il 20 agosto. La Lega Pro era stata ufficialmente chiusa nei giorni scorsi e adesso dovrebbe dunque tornare ad organizzarsi per la ripartenza. Ma il presidente della Lega Pro Ghirelli non ci sta e ha dichiarato che per i club di Serie C giocare è impossibile. Andiamo a vedere il comunicato apparso sul sito:

Dichiarazione del Presidente della Lega Pro Francesco Ghirelli: “Devo parlare il linguaggio della verità: quello che è uscito dal Consiglio federale non mi soddisfa per nulla. La Serie C ha una sua evidente specificità nel campo professionistico, altrimenti non si capirebbe perché ci sono A, B ed appunto Serie C. Noi non siamo in grado di tornare a giocare, ce lo hanno detto anche i sessanta medici sociali, dovevamo fare gli ipocriti e non parlare il linguaggio della verità? Il calcio va veramente riformato nella sua cultura. Noi non siamo in grado di assicurare la certezza delle misure per salvaguardare la salute. Quello che si sa del nuovo protocollo ci porta a dire che sarà ancora più dura per i nostri club. Mi auguro che io abbia torto rispetto alla situazione. Discuterò ancora una volta con i presidenti con la stessa chiarezza con cui l’ho fatto da sempre. Poi qualcuno può andare a sollecitare scrivendo lettere per giocare i playoff. Playoff e play out si potrebbero disputare? Abbiamo votato alla luce del sole, né torneremo a discutere. Io non voglio sfidare nessuno, non c’è una lotta di potere, almeno per me conta solo la Serie C, i valori del calcio e al primo posto c’è la salute. La mia intenzione è di proteggere gli interessi di tutti i club, valgono gli interessi generali e non quelli di qualcuno”.

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Avv. Malagnini: “Il mercato tutto a settembre. Cambiano prestiti e scadenze”

Avv. Malagnini: “Il mercato tutto a settembre. Cambiano prestiti e scadenze”

L’avvocato Luciano Ruggiero Malagnini spiega, ai microfoni di TuttoMercatoWeb, tutte le novità dopo il Consiglio Federale di ieri. L’avvocato Malagnini ha spiegato come cambierà il calciomercato, come verranno modificate scadenze di contratti e prestiti, ha poi fatto degli esempi concreti come il caso di Kulusevski che è dell’Atalanta ma in prestito al Parma ed ufficialmente della Juventus da giugno. Andiamo a vedere cos’ha detto:

Avvocato, e con i prestiti cosa accadrà?
Oggi ci troveremmo di fronte a calciatori in prestito i cui contratti scadranno a giugno. Servirà una norma ad hoc da parte della Fifa per disciplinare la scadenza”.

Esempio pratico: Kulusevski, acquistato dalla Juve e al momento in prestito al Parma. Cosa accadrà?
Lo ha comprato la Juve in virtù di un contratto preliminare. E i contratti preliminari possono essere depositati dal primo giugno al trentuno agosto. Questo lascia pensare alla proroga delle scadenze perché ovviamente il campionato non si esaurirà a giugno. Quindi arriverà una norma. Kulusevski continuerà a pagarlo il Parma fino ad agosto, pertanto gli emolumenti verranno suddivisi in quattordici mesi anziché dodici. Alcune società non hanno infatti pagato marzo e aprile, quindi pagheranno luglio e agosto in sostituzione. L’ingaggio rimarrà sempre uguale. Ciò porterà però ad una compressione rispetto al contratto per la stagione successiva. Dal primo settembre Kulusevski inizierà la stagione con la Juventus, che pagherà l’ingaggio in dieci mesi anziché dodici. Ma l’importo rimarrà sempre uguale così da poter allineare di nuovo i flussi di pagamento. È un momento particolare, non è il caso di buttare la croce addosso a qualcuno. Serve un passo indietro. Non vorrei essere nei panni di chi deve decidere. Stiamo vivendo qualcosa di imprevisto ed imprevedibile. Non bisogna pensare agli interessi personali, ma a salvare il sistema calcio”.

Il prossimo passo per le scadenze dei contratti?
Verrà modificato l’articolo 47 de le Noif, quindi le scadenze slitteranno, dal 30 giugno al 31 agosto”.

Scusi avvocato, e il prossimo mercato?
Già prima i vari operatori di mercato invocavano un mercato più corto. Credo che la nuova sessione possa svolgersi in tutto il mese di settembre. Un mercato lungo non gioverebbe ai calciatori e al sistema”.

 

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Bonacini: “Abbiamo solo perso tempo, se la C non conta nulla ce lo dicano”

Bonacini: “Abbiamo solo perso tempo, se la C non conta nulla ce lo dicano”

Stefano Bonacini, presidente del Carpi, è intervenuto in esclusiva ai microfoni di TuttoC.com per commentare quanto emerso dal Consiglio Federale. Il presidente Bonacini quest’oggi ha ricevuto una bella doccia fredda, dopo che settimana scorsa il Carpi che era uscito vincitore dall’Assemblea di Lega Pro come quarta promossa in Serie B per meritI sportivi. Il commento a caldo di Bonacini è stato piuttosto piccato: “Abbiamo perso 15 giorni tra interviste, votazioni, discussioni. Ed è rimasto tutto come prima. Io non so neanche cosa facciamo a farle le assemblee“.

Andiamo a vedere cos’ha detto il presidente del Carpi:

Anche i medici di C hanno affermato che è impossibile giocare.
La mia idea me la tengo per me. Nell’assemblea del 7 aprile sono stato l’unico che ho detto ad alta voce che avrei preferito giocare. Tutti gli altri invece erano contrari. Poi a maggio 16 presidenti volevano fare i playoff. L’hanno buttata sull’etica, non giocare non è etico… Adesso è stato annullato tutto e giochiamo. Non so cosa dire veramente“.

Cosa ci si può aspettare dall’incontro del 28 maggio?
Rispondo con una domanda: voi ve lo immaginate cosa succederà? Noi spediamo soldi e tempo e facciamo tutto quello che si doveva fare. Io penso di non partecipare più alle assemblee, tanto è inutile. Non si è preso in considerazione nulla di quello che hanno deciso 60 presidenti. A questo punto ce lo dicano: inutile fare assemblee, aspettate le nostre decisioni. Inutile esprimere delle votazioni“.

Spera che Ghirelli intervenga?
Non lo so. Dichiarino dalla Federcalcio che la Serie C non conta niente, che deve aspettare le decisioni dall’alto. Così uno si adegua. Abbiamo creato tutto questo teatrino, che poi viene cancellato. Io non giudico neanche il risultato finale. Non vado a sindacare su questo, ma se non contiamo niente è giusto che non diciamo niente. Si fa perdere tempo a imprenditori che discutono per 20 giorni e con un colpo di mano non vale niente“.

 

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Il Consiglio Federale ha deciso: Serie A, B e C avanti fino al 20 agosto

Il Consiglio Federale ha deciso: Serie A, B e C avanti fino al 20 agosto

Il Consiglio federale della FIGC ha deciso per lo stop dei Dilettanti e per il prolungamento della Lega di A, B e C. La stagione 2019/2020 si allunga ancora, quindi, fino al 31 agosto stavolta, dopo che il presidente della UEFA Ceferin nella giornata di ieri ha fatto dietrofront sulla data ultima del 2 agosto (inizialmente prevista per la chiusura della stagione). I campionati di Serie A, Serie B e Serie C riprenderanno non appena sarà possibile; il 28 maggio il Governo, nelle figure di Spadafora e Conte, incontreranno Gravina e Dal Pino per valutare l’andamento dei contagi e dare una risposta definitiva alla ripresa, o meno, dei campionati nazionali. Ieri il ministro dello sport, Vincenzo Spadafora, aveva annunciato l’ok definitivo agli allenamenti collettivi.

La data per terminare la stagione 2019/2020 è quella del 31 agosto, data simbolica per allinearsi alla UEFA e per ragioni contrattuali, mentre la data per terminare i campionati nazionali è quella del 20 agosto. Entro il 20 agosto andranno terminate Serie A, Serie B e Serie C, con la prima che non avrà in alcun modo la formula dei Playoff Scudetto (ipotesi bocciata). Andiamo a vedere il comunicato ufficiale apparso sul sito della FIGC:

Il Consiglio ha assunto una delibera in cui si indica la regolare prosecuzione delle competizioni professionistiche. In subordine, qualora la ripresa non dovesse essere possibile, si procederà a modifiche di format e, in caso di definitiva interruzione, di definizione delle graduatorie con promozioni e retrocessioni con criteri da individuarsi che premino il merito sportivo.

Roma, 20 maggio 2020 — Il presidente Gabriele Gravina ha aperto i lavori alle ore 12.00 con i consiglieri: Dal Pino, Marotta e Lotito per la Lega di A; Balata per la Lega B; Ghirelli, Baumgartner e Lo Monaco per la Lega Pro; Sibilia, Acciardi, Baretti, Frascà, Franchi e Montemurro per la Lega Nazionale Dilettanti; Tommasi. Calcagno, Gama e Zambrotta per gli atleti; Beretta e Giatras per i tecnici; il presidente dell’AIA Nicchi; il presidente del Settore Giovanile e Scolastico Tisci; il presidente del Settore Tecnico Albertini; il segretario generale Brunelli; la presidente della Divisione Calcio Femminile Mantovani; vice presidente UEFA Uva: il membro UEFA nel Consiglio della FIFA Christillin; presidente ECA e membro Comitato Esecutivo della UEFA Agnelli. Invitato, in qualità di uditore, il presidente dell’AIAC Ulivieri. Tutti i consiglieri si sono collegati in conference cali, fatta eccezione per Gravina, Lotito, Ghirelli, Sibilia e Montemurro presenti in sede.

Il presidente federale ha aperto la riunione chiedendo al Consiglio un momento di raccoglimento per tutte le vittime da Covid-19 sottolineando come “le nostre esistenze siano indelebilmente segnate da un’epidemia imprevista e subdola”. Gravina ha ricordato anche diverse personalità legate al mondo del calcio scomparse nelle ultime settimane, compresi i giornalisti Mura, Lauro e Bernard i. Gravina, inoltre, ha informato il Consiglio dell’avvenuta pubblicazione del cosiddetto ‘Decreto Rilancio’ al cui interno sono contenuti provvedimenti molto importanti per il mondo del calcio. In particolare: 1) l’ulteriore rinvio dei pagamenti contributivi e fiscali al mese di settembre; 2) la sospensione dei canoni di locazione e dei diritti di superficie per gli impianti sportivi (anche di Serie A); 3) il riconoscimento della Cassa Integrazione per i contratti dei lavoratori sportivi fino ad un massimo di 50 mila euro lordi; 4) l’istituzione del Fondo Salva Sport con una quota percentuale sul totale della raccolta per le scommesse sportive; 5) l’abbreviazione dei gradi e dei tempi della giustizia sportiva (direttamente il Collegio di Garanzia dello Sport e successivamente il Tar e il Consiglio di Stato) in caso di contenziosi generati dalle decisioni che sono possibili adottare in deroga alle vigenti disposizioni dell’ordinamento federale sulla determinazione delle classifiche in caso di interruzione dei campionati della stagione 19/20 e quindi sulla determinazione degli organici per la stagione 20/21. “Un risultato molto positivo — ha commentato il presidente federale — che segna un momento significativo per l’intero sistema, abbiamo lavorato in silenzio per l’approvazione di provvedimenti di cui si sentiva un grande bisogno”.

Nomine di competenza
Su proposta della Lega Serie A, il Consiglio ha nominato il dott. Gianni Nanni quale componente della Commissione Medico Scientifica della FIGC, in seguito ha nominato Cristiano Fava componente dell’Organismo di Vigilanza.

Competizioni ufficiali professionistiche e dilettantistiche stagione sportiva 20191/2020
In ossequio al principio del merito sportivo quale caposaldo di ogni competizione agonistica, come previsto dal CIO e dal CONI, e in conformità alle disposizioni emanate dalla FIFA e dalla UEFA nelle scorse settimane, nonché a seguito della pubblicazione dell’art. 218 bis del cosiddetto ‘Decreto Rilancio’, la FIGC ha espresso la volontà di riavviare e completare le competizioni nazionali professionistiche fissando al 20 agosto la data ultima di chiusura delle competizioni di Serie A, B e C. Precedentemente al riavvio dell’attività agonistica sarà competenza del Consiglio Federale determinare i criteri di definizione delle competizioni laddove, in ragione dell’emergenza epidemiologica da Covid-19, le stesse dovessero essere nuovamente sospese, secondo i principi di seguito indicati: individuazione di un nuovo format (brevi fasi di playoff e playout al fine di individuare l’esito delle competizioni ivi incluse promozioni e retrocessioni; in caso di definitiva interruzione, definizione della classifica anche applicando oggettivi coefficienti correttivi che tangano conto della organizzazione in gironi elo del diverso numero di gare disputate dai Club e che prevedano in ogni caso promozioni e retrocessioni. Infine, per effetto di quanto deliberato, la stagione sportiva 2020/2021 avrà inizio il prossimo 1 settembre. Per quanto concerne, invece, l’attività dilettantistica, ivi compresa quella femminile fino alla Serie B, valutate le condizioni generali e l’eccezionale situazione determinatasi a causa dell’emergenza Covid-19, il Consiglio ha deliberato di interrompere definitivamente tutte le competizioni, rinviando ad altra delibera i provvedimenti sugli esiti delle stesse competizioni. Resta fissato al 30 giugno il termine per la conclusione dell’attuale stagione sportiva. Per quanto riguarda la Serie A femminile, è stato deciso di verificare nei prossimi giorni le condizioni di ripresa, in base all’applicabilità dei protocolli sanitari da parte dei Club e alla disponibilità di contributi da parte della FIGC.

Licenze Nazionali stagione sportiva 2020/21
Il Consiglio ha aggiornato l’impianto delle licenze Nazionali per l’iscrizione ai campionati professionistici per la stagione 2020/21. Tra le modifiche, ai ammissivi le Società dovranno assolvere al pagamento degli emolumenti (netti) e degli altri compensi scaduti il 31 maggio 2020, intendendosi come tali quelli che, anche sulla scorta dei vari accordi modificativi e novativi eventualmente ratificati dalla Lega, sono effettivamente scaduti a detta data. Si terrà conto in ogni caso degli eventuali contenziosi che dovessero insorgere per il periodo di sospensione delle attività (marzo/aprile). Il termine perentorio per le iscrizioni verrà fissato nella seconda metà di agosto e comunque dopo la fine dei campionati. Per quanto riguarda l’impianto delle garanzie fideiussorie, per la Lega B è stato confermato l’importo di 800 mila euro e per la Serie C l’importo di 350 mila euro. Per i soli Club di Lega Pro, in alternativa o a integrazione, potrà essere prodotta una certificazione della Lega, approvata dall’Assemblea, di aver costituito una garanzia collettiva di efficacia equipollente alle garanzie singole, di pari importo, e nel rispetto degli stessi requisiti richiesti ai soggetti fideiussori. Termini tesseramento in ambito professionistico per la stagione 2020/2021 Nelle more della definizione dei nuovi termini di tesseramento per la stagione sportiva 2020/2021, che saranno stabiliti prossimamente, ha deliberato i termini di deposito dei contratti preliminari: dal 1 giugno al 31 agosto“.

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Bari, De Laurentiis: “La Serie C non sta in piedi, è stata una votazione ridicola”

Bari, De Laurentiis: “La Serie C non sta in piedi, è stata una votazione ridicola”

Luigi De Laurentiis, presidente del Bari, non ci sta e attacca la decisione di non dare chance di promozione a tutti quelli che sono ancora in corsa. Ai microfoni di TeleBari il patron dei Galletti ha attaccato pesantemente le società che si sono astenute e non hanno votato in favore dei playoff, anche se alcune di loro sono effettivamente in corsa per giocarsela. Andiamo a vedere le parole di Luigi De LaurentiisBisogna avere fiducia. Vogliamo giocarci in campo ciò che potremmo meritare. Ci sono altre società che hanno il nostro stesso obiettivo e per questo è giusto giocarcelo sul campo”.

De Laurentiis contro la decisione di promuovere una quarta in Serie B tramite il merito sportivo: “Non ho amato il modo in cui è stato rappresentato questo criterio. Le società non hanno capito il calcolo. Era apparso come arabo totale. Mi fa pensare che si voglia sospendere il campionato senza lasciare altre opzioni a società che hanno stra-investito, dando visibilità ad una serie minore. Se la maggior parte dei club vuole la sospensione, significa che è un campionato che non sta in piedi. Si è parlato di vite, ma in realtà il discorso era economico: questo campionato di professionistico non ha nulla. Sedici squadre hanno votato i play-off. E le altre? Si sono astenute? Come mai chi potrebbe giocare i play-off non li vuole giocare? Questo deve far capire che la Serie C non sta in piedi: è stata una votazione ridicola sotto tutti i punti di vista. Il Padova, la Ternana, la Triestina, il Potenza, il Monopoli: tante le società che la pensano come noi”.

Il patron del Bari ribadisce però la fiducia nel Consiglio Federale e nei suoi tifosi: “Confido in loro; trovo ci sia stata una linea dall’inizio della pandemia, senza dribbling mediatici, per far ripartire il calcio. Sono persone concrete. Se il Bari dovesse restare in C un altro anno non voglio arrivare a delle cifre precise, ma sono perdite importanti. Se condizionerebbe il nostro progetto? In nessun modo. Sarebbe deludente, perché non ce la siamo giocati in campo. Ma resteremmo con la stessa identica energia e forza, continuando a costruire il progetto, augurandomi di trovare sostegno nei tifosi”.

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Carpi, Bonacini: “Il merito sportivo ci premia, aspetto il Consiglio Federale”

Carpi, Bonacini: “Il merito sportivo ci premia, aspetto il Consiglio Federale”

Il presidente del Carpi, Stefano Bonacini, è intervenuto a Question Time con Gianluca Di Marzio dove ha chiarito il suo punto di vista circa numerosi argomenti come la promozione del suo Carpi in B per merito sportivo, il rapporto con i presidenti di altri club e un’ipotetica riforma futura del calcio italiano, infine anche una chiosa sul Coronavirus contratto. Andiamo a vedere le parole del presidente Bonacini:

“Mi sono stupito delle dichiarazioni di qualche presidente. Credo che Ghirelli abbia lavorato bene. Ha presentato tre soluzioni, sono state fatte le domande e date delle risposte. In assemblea il presidente del Catanzaro ha detto che noi avevamo la migliore media punti, tutti sapevano che votare per il merito sportivo significava che il Carpi aveva la miglior media punti. Galliani mi ha chiamato lunedì per ringraziarmi delle parole. Con questa votazione, oggi si è premiato il Carpi. Ma domani si premierà un’altra realtà. La decisione è stata presa per maggioranza relativa essendo un’assemblea ordinaria, la maggioranza assoluta si necessità in caso di assemblea straordinaria. l merito sportivo è stato decretato in riferimento alla media punti. La Lega ha fatto la sua proposta e l’ha chiarita. Se qualcuno pensava di non essere rispettato doveva dirlo. Alle assemblee bisogna andarci preparati. Per noi questo è il primo passo. Dobbiamo rimetterci al Consiglio Federale, che è l’unico organo che può confermare quanto deliberato. Sono fiducioso perché è composto da membri competenti in materia. Lotito? Penso sia un uomo intelligente. A volte cede in rimostranze troppo forti. Credo sia uno dei pochi che conosce bene il mondo del calcio. Lui ha parlato per anni di riforma del calcio, soprattutto in Lega Pro e in Serie B. E’ un uomo di calcio. Non ho mai chiesto favori, sicuramente non lo chiamerò per interagire sul discorso Carpi. Con Federico Melchiorri mi sono trovato bene (ex Carpi e ora al Perugia), mi dispiace non sia qui con noi, ma in futuro mai dire mai. Il Consiglio Federale dovrà pensare a una riforma complessa. Il prossimo anno la Serie C giocherà a porte chiuse e senza sponsor, con risorse scandalose. La preoccupazione è che se si rimane in  C non so quanti club possano resistere senza sponsor e botteghini. Devono fare qualcosa per forza. La proposta delle 40 squadre in B è passare la terza serie come dilettantistica può essere un’idea. Il Carpi avrebbe vinto il campionato se non ci fosse stato il Covid-19. Qualora fossimo promossi l’obiettivo è proseguire il lavoro fatto quest’anno. Ci sono alcuni ragazzi che sarebbero pronti per la B. Non vogliamo ripetere gli errori della retrocessioni. La retrocessione della scorsa stagione? Sono rimasto deluso, alcune persone mi hanno tradito. Qualche errore l’abbiamo fatto. Ho tanti difetti, ma sono un sognatore. Mi piace pensare che un uomo non ti possa tradire dal punto di vista umano. Sono state fatte cose a livello personale non corrette. Ho contratto il virus, è stato un momento difficile ma i risultati sono positivi adesso. Tutto sembra volgere al meglio. Speriamo bene, è stato un periodo complicato. Sono contento di esserne uscito.”

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Calcio italiano nel caos: si ferma la Serie C, in bilico anche A e B

Calcio italiano nel caos: si ferma la Serie C, in bilico anche A e B

Vincenzo Spadafora, il Ministro dello Sport italiano, nei giorni scorsi era intervenuto alla trasmissione Mi Manda Rai Tre per chiarire il punto di vista suo e quello del Governo circa la ripresa del calcio giocato: “In questi giorni il comitato tecnico scientifico sta incontrando le varie componenti del mondo dello sport, Figc e non solo, per degli approfondimenti sul protocollo proposto. Se si troverà una sintesi, gli allenamenti ripartiranno e questo potrà avere i suoi effetti sulla ripresa del campionato, altrimenti sarà il governo a decretare, per motivi di evidente emergenza sanitaria, la chiusura del campionato.

Detto e quasi fatto. L’incontro tra FIGC e Comitato Scientifico Sanitario (CTS) del governo non ha risolto i dubbi sul protocollo per la ripresa della Serie A, anzi. I nuovi undici casi di positività riscontrati nelle ultime ore tra Fiorentina, Torino e Sampdoria hanno aumentato la preoccupazione tra i giocatori. Restano perplessità sull’isolamento dei contagiati e sui tamponi necessari e si susseguono voci su nuovi possibili positivi in altre squadre. Come riportato dal Corriere della Sera, la FIGC vorrebbe adottare il modello tedesco, ovvero isolare solo l’eventuale positivo e consentire agli altri di continuare a lavorare ma il CTS, su questo punto, è sembrato intransigente. Il governativo parla chiaro: quattordici giorni di quarantena per chi ha contratto il virus e per tutti quelli che sono stati a contatto col soggetto infettato. Su Il Corriere dello Sport viene riportato che il protocollo, nell’eventualità che venga accettato dal Ministro della Salute e dal Ministro dello Sport, varrà eventualmente solo per la Serie A visto che in Serie B non ci sono i fondi necessari per sostenerlo. Il presidente della FIGC, Gabriele Gravina, sostiene che si potrebbero fare tamponi a ripetizione ai calciatori e tornare a giocare.

La Serie C ieri ha annunciato lo stop definitivo della stagione 2019/2020 al termine dell’assemblea di Lega, per la Serie B il protocollo è troppo oneroso ed in Serie A fioccano i nuovi contagiati… il calcio italiano è nel caos e nei prossimi giorni rischia di saltare tutto definitivamente, altro che ripresa.

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Serie C sospesa: Monza, Reggina e Vicenza promosse

Serie C sospesa: Monza, Reggina e Vicenza promosse

Come riportato da Goal.com, al termine dell’Assemblea di Serie C si è deciso per lo stop della stagione: promosse Monza, Vicenza e Reggina, bloccate le retrocessioni e la miglior seconda che sale come quarta promossa. Nulla di ufficiale ancora, la decisione finale spetterà al Consiglio Federale chiamato a riunirsi la prossima settimana e a cui sarà illustrato lo scenario concordato nell’ultimo tavolo di lavoro, ma l’indirizzo è stato dato.

Le tre promosse Monza, Vicenza e Reggina, verranno promosse in quanto capoliste dei rispettivi gironi A, B e C, con la quarta squadra promossa che verrà fuori o calcolando la media punti ponderata secondo il rapporto gare giocate/punti oppure tramite sorteggio con algoritmo. Considerato che i playoff non saranno disputati, la quarta promossa con tutta probabilità sarà decretata in base alla media punti e se così dovesse essere sarà il Carpi a salire in Serie B. Come detto, non ci sarà alcuna retrocessione in Serie D.

La palla passa ora al Consiglio Federale, che la prossima settimana dovrà esprimersi e decretare le sorti della stagione di Serie C.

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Capuano: “Protocolli inapplicabili sia in B che in C, sarà tracollo”

Capuano: “Protocolli inapplicabili sia in B che in C, sarà tracollo”

Ezio Capuano, vulcanico tecnico dell’Avellino, ha rilasciato una lunga e bella intervista ad Eleven Sport dove ha toccato molti temi riguardanti l’universo del calcio: la difficile situazione economica delle serie inferiori, gli stipendi dei calciatori di Serie C e D, la difficoltà nell’applicare i protocolli sanitari in Serie B ed in Serie C, il presente dell’Avellino ed il futuro nebuloso che aspetta al calcio. Andiamo a vedere uno stralcio dell’intervista:

“Vorrei riprendere ad allenare domattina, ma i protocolli non sono applicabili neppure in Serie B figuriamoci in C. Ci sono stati tanti morti che non hanno avuto una degna sepoltura, come si può parlare di calcio? Faccio i complimenti a Ghirelli perché come un bravo padre di famiglia deve mettere d’accordo sessanta società. Io avrei fermato la stagione molto tempo fa. In condizioni normali avremmo dato fastidio a molte squadre nei playoff. Eravamo a tre punti dal Catanzaro, una delle squadre accreditate alla promozione. E il Catanzaro, come la Viterbese doveva venire a giocare ad Avellino. Ci sono tanti calciatori di Serie C e Serie D che guadagnano poco e devono campare famiglie. L’anno prossimo ci sarà un tracollo. Dobbiamo aiutare questi calciatori, che regolarmente percepiscono stipendi ogni tre mesi. Un lavoratore se non gli viene permesso di lavorare, non ha colpe. Se mi viene chiesto di aiutare la mia società, lo faccio volentieri, ma non si può incolpare o togliere soldi ai calciatori. Capisco il momento dei presidenti, chi aveva delle aziende forti è stato massacrato dal virus. Chi deve scegliere tra la società di calcio e le proprie aziende, sceglierà sempre l’azienda. La famiglia D’Agostino non è rimasta ferma, ha allineato l’Avellino alle proprie aziende dal punto di vista giuridico e amministrativo. Le aziende del gruppo D’Agostino sono ferme, lui ha pensato all’Avellino mettendo a posto alcune situazioni per portare l’azienda Avellino nell’elite del calcio”.

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Ghirelli: “Impossibile per noi attuare il protocollo, non possiamo ripartire”

Ghirelli: “Impossibile per noi attuare il protocollo, non possiamo ripartire”

Francesco Ghirelli, presidente della Lega Pro, ha parlato a Radio Punto Nuovo del futuro nebuloso del campionato di Serie C. Nel corso della bella e lunga intervista Ghirelli ha toccato numerosi argomenti: l’impossibilità nell’attuare il protocollo sanitario, la contrarietà dei medici dei 60 club di C alla ripartenza del campionato, la difficile ripresa nell’immediato della stagione e l’impatto che questa crisi per il virus avrà sul calcio. Andiamo a vedere cos’ha detto Ghirelli:

“La Lega Pro fa un percorso interno in modo di arrivare al Consiglio Federale con un’ottica generale. Chiunque possa immaginare uno scenario diverso, non esiste, perché c’è uno statuto: chi vuol far polemica in un bicchiere d’acqua, faccia, tanto l’acqua finisce nel lavandino. Fatta questa premessa, o termina il campionato oppure dobbiamo avere due punti di riferimento: le norme federali, perché se non si fa perno su quelle, tutte le nostre decisioni possono essere inficiate. Se non si finisce il campionato, qualunque soluzione che si prospetterà è difficilissimo che ottenga una maggioranza unanime, sebbene ci proverò, non sono un mago né un’illusionista. L’obiettivo è quello di cercare di creare meno problemi. Quello scienziato che ha pubblicato la lettera, ha fatto sembrare che noi avessimo già deciso, ma il potere sta all’assemblea della Lega. E’ certamente una proposta che verrà consegnata come e altre al Consiglio Federale che deciderà. Chi è stato? Se lo trovo, lo denuncio, per i danni che ha creato. Non sono abituato a lavorare sui sospetti, ma a lavorare sulle concretezze. Per la prima volta nella storia del calcio italiano, si incrociano la crisi delle aziende calcio con la crisi delle aziende al cui capo c’è lo stesso proprietario. A tal proposito si può determinare che dal momento in cui il proprietario decide dove investire, lo farà nell’azienda madre che assicura a lui, la sua famiglia, operai e dipendenti delle garanzie. Il calcio subirà un forte impatto. Abbiamo bisogno di alcuni atti dal Governo ed alcune riforme che dobbiamo fare noi. Abbiamo chiesto la cassa integrazione che è un sospiro di sollievo per società e giocatori. Oltretutto stiamo lavorando in FIGC su tavoli istituzionali per quanto riguarda le iscrizioni al prossimo campionato di modo da non danneggiare ulteriormente le società. Dal momento in cui bisogna mettere benzina nelle aziende italiano, abbiamo proposto di far noi da garanzia senza che le nostre società paghino un euro e senza che perdono un giorno nella scadenza dei contributi. C’è inoltre bisogno di un ulteriore elemento di selezione: chi non paga e non rispetta le scadenze, la Lega è autorizzata a prelevare i contributi. Probabilità di ripartenza LegaPro? I miei presidenti con i 60 medici che ho riunito in call conference, mi dicono che non c’è nessuna possibilità perché non siamo in grado di attuare il protocollo. Tutto si può attenuare spostando in avanti il rientro, di modo che ci siano progressi scientifici, il virus diminuisca di intensità e si ammortizzino i costi. Vedo impossibile la ripresa nel giro di qualche settimana. Domanderei alle autorità scientifiche sanitarie ed al virus, nel momento in cui viene devitalizzato e il comitato dirà che ci sono possibilità, allora il presidente di Lega dirà se siamo pronti o meno. Se me lo chiedessero direi di voler cominciare “ieri”, la volontà c’è, ma realmente per responsabilità devo aspettare le autorità”.

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