Sticchi Damiani: “Ascoltiamo i medici. Le Pay-tv pagheranno?”

Sticchi Damiani: “Ascoltiamo i medici. Le Pay-tv pagheranno?”

Saverio Sticchi Damiani, il presidente del Lecce, ha rilasciato una bella intervista a Tuttosport dove ha parlato della delicata situazione che sta vivendo il calcio. Il presidente Sticchi Damiani ha parlato della propria quarantena, della possibile ripresa degli allenamenti, del tecnico del Lecce Liverani, della rata mancante delle pay-tv e del taglio degli stipendi. Andiamo a vedere uno stralcio dell’intervista:

Sulla sua quarantenaNon viaggio più, sono fisso a Lecce e lavoro tutto il giorno. Mi dedico anche alla famiglia, come non facevo da 10 anni, e continuo a occuparmi del club. Con i miei soci stiamo cercando di portare avanti la battaglia legata agli aspetti sportivi e finanziari. Questo evento si è abbattuto improvvisamente su una società sana, ora serve gestire bene il tutto”.

Riguardo le donazioni fatte dai calciatoriAnche i giocatori hanno perso la loro quotidianità e sono un po’ scoraggiati. Da un lato si vogliono riprendere le attività, dall’altro c’è prudenza per la situazione d’emergenza. Sono contento per le donazioni di migliaia di tamponi fatte dal Lecce agli ospedali salentini. Ora il calcio deve litigare meno e fare più beneficenza”.

Sulla possibile ripresa degli allenamenti il 18 maggioSperavamo tutti di riprendere prima con allenamenti individuali. Molti medici sportivi hanno proposto di migliorare il protocollo, ascoltiamoli. Se dovesse aumentare la curva del contagio, il calcio farà fatica a ripartire”.

Una riflessione poi sulla rata finale che le pay-tv dovrebbero saldare entro domani: Quello è un momento importante, perché la Lega ritiene di avere un contratto che tutela adeguatamente la posizione delle società di serie A anche in situazioni di forza maggiore come quella che stiamo tutti vivendo. E’ importante capire se le pay-tv provvederanno ad adempiere o meno. Nulla vieta che i vertici della Lega possano sedersi con le emittenti televisive per trovare una soluzione di buon senso. In ogni caso, anche nell’ipotesi di pagamento dell’ultima rata non è detto che non avvengano decurtazioni sugli anni successivi“.

Due parole anche sul suo tecnico, Fabio LiveraniLiverani è uno della famiglia Lecce. Parliamo tutti i giorni della possibile ripartenza, lui vuole salvare il Lecce sul campo ma sa che viene prima la salute”.

Chiusura col taglio degli stipendiAbbiamo parlato con i calciatori, questa crisi non deve pagarla solo la squadra. La società è stata trasparente con loro a proposito dei numeri, e tutti dovranno fare un sacrificio. E in generale i calciatori si sono dimostrati disponibili”.

 

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Sticchi Damiani: “il Lecce non andrà in B”

Sticchi Damiani: “il Lecce non andrà in B”

Il presidente del Lecce, Saverio Sticchi Damiani, ha parlato ai microfoni di SportItalia dell’eventuale proseguimento del campionato e delle possibili retrocessioni nel caso in cui si dovesse fermare definitivamente la stagione, poi si sofferma anche sulla sempre più concreta opzione di ridurre gli stipendi dei calciatori:

“Non penso alla classifica, ma è ovvio che il Lecce non possa andare in B. Ci manca uno scontro diretto con il Genoa, stavamo facendo un gran campionato e nel girone di ritorno siamo a metà classifica. Per gli stipendi è prematuro parlare con i calciatori ma sono orgoglioso di dire che il Lecce è un club solido senza avere un solo euro di debito con fornitori e banche”

Sticchi Damiani ha rilasciato anche un’altra intervista ieri a PianetaLecce.it, nella quale fa capire che tipo di perdite ci sarebbero per una società di quelle dimensioni se non si continuasse la stagione, ma ha anche tranquillizzato i sostenitori giallorossi sulla solidità economica del club salentino:

“Nel caso in cui ci fossero 720 milioni di perdite, circa 20 sarebbero a carico del Lecce. Verrebbero meno ricavi per 20 milioni di euro, che sono funzionali non a guadagnare, ma a coprire costi. Chiaramente è solo una situazione che si verrebbe a creare nel cosa in cui non maturi una delle ipotesi al vaglio per limitare le perdite. La nostra posizione, nel contesto di questo disastro finanziario, è relativamente tranquilla, dato che il club non si trascina situazioni debitorie pregresse”.

 

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Nel podcast tematico sulla Serie A questa settimana abbiamo parlato dei nuovi acquisti dell’Inter: Young, Moses ed Eriksen, tutti e tre provenienti da squadre di Premier League, dunque un calciomercato simile a quello fatto dal duo Marotta-Ausilio già in estate. L’Inter di Conte ora ha tre nuove frecce nella propria faretra, ma cosa possono dare i nuovi arrivati ai nerazzurri? Corsa, dinamismo, tecnica ed esperienza sicuramente, ma basteranno per arrivare alla vittoria del tricolore?