Il ds dello Schalke: “Non c’è l’obbligo di giocare o di allenarsi”
Il ds dello Schalke: “Non c’è l’obbligo di giocare o di allenarsi”
Oramai da giorni sappiamo che la Bundesliga ripartirà ufficialmente (anche se un cambio di rotta è ancora possibile) il 16 maggio ed alcune squadre si allenano addirittura da fine aprile. Spesso ci viene descritto il “modello tedesco” come il metodo che accontenta tutti. Accontentare tutti oggi è impossibile. Da una parte ci sono le pressioni di televisioni e lavoratori non plurimilionari che devono tornare a lavorare per poter arrivare a fine a mese, dall’altra la lecita preoccupazione dei calciatori che scendono in campo e rischiano di contrarre il virus in prima persona facendo un mestiere nel quale il contatto fisico è inevitabile. Il direttore sportivo dello Schalke 04, Schneider, ha quindi chiarito in un’intervista come la sua società ha intenzione di affrontare una fase così delicata: ” gli allenamenti e la partita sono volontari”, l’idea è quella di non forzare nessuno a correre il rischio di contagiarsi ed indirettamente questo segnale potrebbe essere interpretato come giochiamo perché dobbiamo, per i contratti televisivi e per chi rischia di perdere il posto di lavoro, ma della valenza dell’attuale stagione calcistica è rimasto ben poco, poiché anche un calciatore se ne sente il bisogno deve avere il diritto di tirarsi indietro. Tra le fila dello Schalke nessuno si è tirato indietro, giocano tutti, e domenica si va a Dortmund, non una sfida qualsiasi.
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