Pirlo ha trovato la sua signora

Non è il caso di spingersi troppo nei complimenti e nemmeno di esaltare precocemente un tecnico così “giovane”, ma è innegabile che la Juventus che stiamo vedendo ultimamente è quella che assomiglia di più ai sogni tattici di Pirlo. Dopo troppe incertezze, coincise con i pareggi con: Crotone, Hellas e Benevento, la Juventus di Pirlo sembrerebbe aver trovato la quadra giusta, ma perché usiamo il condizionale? Cosa non ci convince della gestione Pirlo? Eppure i risultati giudicherebbero i primi mesi della sua gestione assolutamente positivi aldilà dei pareggi sopracitati. Da un paio di settimane a questa parte anche le prestazioni sembrerebbero convincere. Tutto è apparentemente cambiato dallo 0-3 rifilato dai ragazzi del “Maestro” al Barcellona nella sera dell’8 Dicembre. Uscire con un clean sheet dal Camp Nou è sinonimo di grande solidità difensiva, essa confermata dai numeri del campionato italiano in cui Szczesny e Buffon in 13 giornate hanno raccolto solamente 10 volte la palla dalla loro porta, un dato che fa sorridere e che concede alla Juve di guardare tutte le altre squadre dall’alto verso il basso, almeno in questa classifica. Poi ci sono le “grane”, quelle che riguardano Paulo Dybala ad esempio, diamante grezzo che quest’anno, vuoi per la perfetta coesione tra Morata e Cristiano, vuoi per la non perfetta sincro tra lui e Pirlo non riesce a brillare come gli anni passati. La Juve, lo diciamo sotto voce, sta tornando.




Inter in pole per Tonali: sostituirà Brozovic?

 Il Corriere dello Sport oggi in edicola fa il punto su Sandro Tonali, regista del Brescia. E’ uno dei migliori talenti del calcio che verrà e per lui Massimo Cellino, presidente delle Rondinelle, continua a non far sconti: 50 milioni di euro. Secondo il giornale in pole position c’è adesso l’Inter che non arriverà a quella cifra ma che ha Tonali come primo obiettivo. Potrebbe cedere o spostare Marcelo Brozovic come mezzala e mettere il bresciano in cabina di regia al fianco di Sensi e Barella. L’Inter, sul piatto, per convincere il giocatore, può mettere un maggior minutaggio rispetto a quello che magari potrebbe garantirgli la Juventus. In corsa resta anche il Milan.

Tonali, nonostante la giovane età, è già un mediano completo: sa fare filtro davanti alla difesa, ha un piede sopraffino che in questa stagione gli ha permesso di realizzare 1 gol (splendido su punizione a Marassi contro il Genoa)  e 5 assist, quasi tutti da calcio piazzato,  ma non gli manca l’intraprendenza per alcune sortite palla al piede nelle quali dimostra anche la capacità di saltare l’uomo…insomma l’erede perfetto (almeno così sembra) di Andrea Pirlo, e non solo per il taglio di capelli. D’altro canto Brozovic è un giocatore anch’egli abile nel proprio ruolo ma, nonostante abbia le caratteristiche per poter giocare da mezzala (come la capacità d’inserimento), risulterebbe comunque di troppo in un centrocampo che punterebbe totalmente su 3 giovani italiani (con Sensi e Barella) sui quali l’investimento totale sarebbe più che cospicuo. Dunque l’interrogativo che ci poniamo è: l’Inter deve vendere Brozovic o tenerlo come riserva? Può essere giusto adattarlo da mezzala?

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Il calendario dei compleanni: Carlo Mazzone

Il calendario dei compleanni: Carlo Mazzone

Una leggenda vivente: non a caso inserito ante mortem nella Hall of Fame del calcio italiano, dedicatario di una tribuna allo stadio Cino e Lillo Del Luca di Ascoli, detentore del record di panchine in Serie A (797).

Carlo Mazzone compie oggi 83 anni. Romano doc, dopo aver iniziato la carriera nelle giovanili giallorosse, da calciatore veste le maglie di Latina tra i dilettanti,  Roma, Spal, Siena e Ascoli in Serie C . Diventa capitano e bandiera del club marchigiano a tal punto che, una volta terminata la carriera a 32 anni per un infortunio alla tibia, gli viene subito assegnata la panchina nella stagione 1968-1969. In sette anni porta la squadra dalla C alla sua prima promozione in Serie A nel 1973. Il calcio di provincia sarà sempre la sua dimensione ideale.

Dopo tre stagioni alla Fiorentina, durante le quali conquista un quinto posto e un torneo anglo-italiano, trascorre il biennio 1979-1980 al neopromosso Catanzaro, che conduce a due salvezze consecutive. Tra il 1980 e il 1985 torna ad Ascoli, dove consegue quattro salvezze ed un sesto posto. Nel 1986 riesce a centrare una storica salvezza con il Lecce subentrando in panchina a  dieci giornate dalla fine (più tre gare di spareggio). Nelle due stagioni successive mantiene altrettante volte la categoria, dopodiché approda al Cagliari nel ’91, riportandolo alla qualificazione in coppa UEFA dopo 21 anni.  Arriva dunque la chiamata della sua squadra del cuore, la Roma, con la quale conquista sempre la qualificazione europea tranne che nel primo anno.

Nel ’96 il cammino dei giallorossi in coppa UEFA viene fermato solo da un gol nei supplementari di Vavra all’Olimpico, che costa l’eliminazione dai quarti di finale (una delle storiche delusioni europee della squadra capitolina). Nel ’98 compie l’impresa di portare il Bologna di Signori in semifinale di coppa Italia e coppa UEFA (oltre a vincere l’Intertoto).Dal 2000 al 2003 allena il Brescia, conquistando svariate salvezze e sfiorando la qualificazione alla solita competizione europea. Convince Baggio a seguirlo in quell’avventura e dona a Pirlo, all’epoca seconda punta, il ruolo di regista.

Memorabile la sua esultanza sotto la curva dell’Atalanta, a causa degli insulti rivolti alla sua romanità, dopo il gol del 3-3 di Baggio il 30 settembre 2001, una delle scene più iconiche del calcio italiano. Nel 2006, durante la sua ultima esperienza da allenatore alla guida del Livorno, supera il record di panchine in Serie A detenuto da Nereo Rocco. Nel 2009 Pep Guardiola gli dedica la vittoria della Champions League nella finale Barcellona-Manchester United di Roma, alla quale lo invita mostrando la sua gratitudine come allievo di Sor Carletto (o Sor Magara): un episodio che dimostra quanto la funzione pedagogica di quest’uomo per generazioni di calciatori, allenatori e tifosi, sia il suo lascito morale più grande e imperituro, al di là di ogni successo grande o piccolo. Ancora buon compleanno, Carlo Mazzone!

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Nel podcast tematico sulla Serie A questa settimana abbiamo parlato dei nuovi acquisti dell’Inter: Young, Moses ed Eriksen, tutti e tre provenienti da squadre di Premier League, dunque un calciomercato simile a quello fatto dal duo Marotta-Ausilio già in estate. L’Inter di Conte ora ha tre nuove frecce nella propria faretra, ma cosa possono dare i nuovi arrivati ai nerazzurri? Corsa, dinamismo, tecnica ed esperienza sicuramente, ma basteranno per arrivare alla vittoria del tricolore?