Roma, le vecchie abitudini non muoiono: infortunio per Pau Lopez

Roma, le vecchie abitudini non muoiono: infortunio per Pau Lopez

La fase due che ha investito il mondo del calcio, e non solo, per affrontare il coronavirus non ha cambiato le vecchie abitudini in casa Roma. I giallorossi, infatti, sono tornati ad allenarsi iniziando ovviamente dalle sessioni individuali. Subito un problema per Fonseca che dovrà fare a meno, per almeno un mese, di Pau Lopez. Il portiere ha riportato una micro-frattura al polso sinistro. Una tegola che impedisce al tecnico della Roma di poter avere tutta la rosa a disposizione; per due come Zappacosta e Pastore che sono rientrati in gruppi ci sta un Pau Lopez costretto a rimandare la ripresa della routine sportiva. L’unica cosa positiva per la Roma e i suoi tifosi è che, ad oggi, manca ancora una data certa per far ripartire la Serie A e concludere una stagione che difficilmente verrà dimenticata. L’importanza dell’estremo difensore spagnola nella rosa di Fonseca si è vista nella prima parte stagionale dove il portiere ha salvato più volte il risultato (il successo in casa del Bologna su tutti). Bisogna anche dire che Mirante, il vice di Pau Lopez, quando è stato chiamato in causa non ha mai sfigurato e, da questo punto di vista, va ricordata l’ottima prestazione fornita dal portiere italiano a San Siro contro l’Inter. Se lo stop dell’estremo difensore potrebbe non causare troppi problemi visto che dovrebbe essere a disposizione per una possibile ripresa, bisogna anche dire che la Roma non riesce a modificare una caratteristica che in questi anni ha contraddistinto, in negativo, le stagioni giallorosse. Riprendono gli allenamenti e il primo infortunio per le squadre di Serie A arriva da Trigoria; una musica che non cambierà mai.

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Roma, Pau Lopez: “La gente ha bisogno di ricominciare e anche il calcio”

Roma, Pau Lopez: “La gente ha bisogno di ricominciare e anche il calcio”.

La Roma di Fonseca ha ripreso ad allenarsi e a lavorare nel centro di Trigoria ed i calciatori iniziano a rilasciare le prime dichiarazioni sul ritorno alla normalità. Quest’oggi è toccato al numero 1 dei giallorossi, Pau Lopez:

Queste la parole di Pau Lopez ai canali ufficiali giallorossi:

E’ stato bello rivedere le immagini dei calciatori a Trigoria. Com’è stato tornare?
E’ bello tornare a Trigoria dopo tanto tempo. La situazione è un po’ strana per tutto quello che dobbiamo fare, ma adesso è necessario. Possiamo solo passare in stanza a prendere l’abbigliamento e indossare sempre la mascherina“.

In questa situazione che tipo di lavoro fate?
“La squadra è divisa in 3 gruppi da 4, ogni gruppo ha un campo per sé. Noi portieri ci alleniamo due per gruppo, riusciamo a fare quello che facevamo prima ma ovviamente con alcune limitazioni”.

Come la vedi sulla possibilità di riprendere il campionato?
“Faccio il paragone con quello che succede nei negozi. Dal 18 aprono i negozi, dal primo giugno i ristoranti. Credo sia il momento di convivere con questo problema. La gente ha bisogno di ricominciare e anche nel calcio, a parte i calciatori, c’è tutto un mondo di lavoratori che ha bisogno di riprendere. Ovviamente bisogna cercare di correre pochi rischi ma potremmo prendere esempio da chi comincerà prima di noi, come la Bundesliga”.

La parata col Genoa a Marassi?
“La cosa difficile era che il cross veniva dalla mia destra e quando l’avversario colpisce la palla stavo andando a sinistra. Quindi mi ha preso in controtempo”.

Più difficile quella parata o quella a Bologna?
“Quella a Bologna. La situazione era frenetica, ho dovuto scegliere in fretta di uscire. Questa è una cosa che mi ha insegnato Savorani, gli ho tolto spazio uscendo e l’ho preso di sorpresa”.

Come hai allenato la reattività a casa?
“Non l’ho allenata, è impossibile. Abbiamo fatto soprattutto esercizi di forza sulle gambe, ci mandavano un programma quotidiano, era diverso dal solito, ma era quello che potevamo fare”.

Posto preferito di Roma?
“Mi piace molto passeggiare a Villa Borghese con i miei due figli”.

Come hai scelto di fare il portiere?
“Mio padre era portiere e mi è sempre piaciuto guardarlo. Ho seguito le sue orme”

Parli sempre meglio l’italiano…
“Sono fortunato perchè è simile allo spagnolo e al catalano. Poi quando sono arrivato ho fatto 2 mesi di lezione e per fortuna parlo più o meno bene”

Come ti trovi con Mirante e Fuzato?
“Molto bene, sono due dei migliori compagni che abbia mai avuto. Mirante è incredibile, sempre con il sorriso sulle labbra. E’ una persona incredibile non solo per me ma per tutta la rosa. Ha un grosso peso nello spogliatoio ed è importantissimo per noi”

Com’è vivere in Italia?
“L’Italia è simile alla Spagna, a Roma trovi tutto quello che vuoi e per il cibo non c’è paragone…”

Differenze tra calcio italiano e spagnolo?
“Ci sono alcune differenze, qui è un po’ più tattico e ho avuto qualche problema all’inizio perchè non seguivo il calcio italiano. Dopo un girone conosco un po’ meglio i calciatori, ed ho la fortuna di essere in una grande squadra che lotta sempre per vincere”

 

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Coronavirus, Pau Lopez: “Situazione difficile, noi impreparati”

Pau Lopez dice la sua sull’emergenza Coronavirus; il portiere spagnolo in forza alla Roma, in un’intervista all’emittente iberica Canal Sur, ha commentato le ultime decisioni del governo italiano e, in generale, la situazione causata dall’emergenza sanitaria: “È una situazione complicata che ci prende tutti impreparati. La stiamo vivendo con tristezza. Roma non è una zona caotica come il nord Italia, ma la situazione è difficile in tutto il paese. Viviamo giorno dopo giorno seguendo le notizie. Il club ha preso delle misure affinché la gente passi più tempo possibile a casa. Ovviamente ne perde il calcio e ne perdono i tifosi, ma sono misure che sono state prese per il bene di tutti”. Intanto il club giallorosso, tramite la fondazione Roma Cares, ha raccolto circa 465.000 da destinare all’ospedale Spallanzani per la lotta al Coronavirus. La raccolta è stata organizzata sul portale GoFundMe ed è vicina a raggiungere il target specificato di 500.000 euro. Scopo dell’iniziativa è anche quello di dare una mano a tutti i membri del personale sanitario impegnati in questa difficilissima situazione. L’ospedale Spallanzani ricevette diverse settimane fa, quando ancora non era prevedibile che l’emergenza raggiungesse una tale portata, i primi due malati di COVID-19 registrati a Roma: si trattava di due turi cinesi. L’ospedale è tra le strutture predisposte dalla Regione Lazio per la lotta al Coronavirus.

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Nel podcast tematico sulla Serie A questa settimana abbiamo parlato dei nuovi acquisti dell’Inter: Young, Moses ed Eriksen, tutti e tre provenienti da squadre di Premier League, dunque un calciomercato simile a quello fatto dal duo Marotta-Ausilio già in estate. L’Inter di Conte ora ha tre nuove frecce nella propria faretra, ma cosa possono dare i nuovi arrivati ai nerazzurri? Corsa, dinamismo, tecnica ed esperienza sicuramente, ma basteranno per arrivare alla vittoria del tricolore?