Ripresa, la situazione nei maggiori campionati europei: 10 positivi in Germania

Il pallone d’élite in Europa vorrebbe la ripresa, ma non sa quando e se ci riuscirà, soprattutto a quali condizioni. I campionati esteri affrontano le difficoltà dettate dalle rispettive realtà, come riporta La Stampa.

Germania

In Germania si pensava di essere vicini al via. Ma a raffreddare gli entusiasmi è arrivata la notizia che i risultati dei primi test a tappeto sui giocatori hanno rivelato 10 casi di positività tra Bundesliga e seconda divisione. Un dato che peserà sulla decisione che, mercoledì, verrà presa dalla cancelliera Angela Merkel, quando si pronuncerà sulle modalità della ripresa, ovviamente a porte chiuse. I club sperano di tornare in campo il 16 maggio, confidando nelle parole di elogio che il ministro dell’Interno, Horst Seerhofer, ha avuto per il protocollo sanitario approntato. E nonostante i primi test, la scorsa settimana, abbiano segnalato la positività di tre tesserati del Colonia. In Inghilterra rischia di affondare ancor prima del varo il cosiddetto “Project Restart”, il piano per tornare a giocare entro la metà di giugno. In attesa di conoscere, giovedì 7, le linee guida della ‘Fase 2’ dell’emergenza sanitaria, a mettersi di traverso sono i cinque-sei club – Brighton in testa – in lotta per non retrocedere dalla ricca Premier League. Non accettano l’idea di doversi guadagnare la salvezza in campo neutro, lontano dagli stadi amici, e pongono come condizione il ‘congelamento’ della stagione 2019-’20. Sul fronte opposto le società più titolate, che vogliono disputare le rimanenti 92 partite. Ci sono in gioco l’accesso alle coppe europee ed i soldi dei diritti televisivi.

Francia

Il calcio francese è l’unico dei quattro grandi ad essersi ufficialmente arreso per questa stagione. Ed i 40 club di Ligue 1 e Ligue 2, riunitisi in assemblea generale, hanno sottoscritto un prestito collettivo garantito dallo Stato che coprirà parte dei crediti eventualmente non restituiti. Denaro che dia ossigeno alle casse, soffocate dal Coronavirus.

Spagna

I giocatori della Liga da oggi possono allenarsi individualmente, ma solo se i centri sportivi sono stati sanificati e con test negativi. Non tutti i club sono però ancora pronti a rispettare entrambe le condizioni, quindi la ripresa è scaglionata. L’associazione dei calciatori ha chiesto al governo Sanchez di essere più esplicito su cosa accadrebbe in caso di nuove positività alla ripresa. Inoltre vogliono una pausa di almeno tre giorni tra un incontro e l’altro e niente partite se la temperatura sarà sopra i 32 gradi.

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Ufficiale: stop definitivo a Ligue 1 e Ligue 2

Ufficiale: stop definitivo a Ligue 1 e Ligue 2

Adesso è ufficiale: la Ligue 1 e la Ligue 2 si fermano definitivamente a causa della pandemia COVID-19. Il primo ministro francese Edouard Philippe, braccio destro del Presidente della Repubblica Emmanuel Macron, ha tenuto una conferenza stampa in cui ha annunciato le mosse del paese per la ripartenza: nel corso della conferenza il Premier Philippe ha annunciato che tutte le manifestazioni sportive, calcio incluso pertanto, sono state interrotte fino ad agosto, e visto che l’UEFA ha annunciato che i campionati nazionali devono finire entro il 3 agosto, la Ligue 1 e la Ligue 2 di fatto vengono cancellate per il resto della stagione.

La Ligue 1 e la Ligue 2 potrebbero anche riprende, a patto che i vertici della Federazione calcistica francese i club decidano di riprendere la stagione 2019/2020 in autunno, il che obbligherebbe lo start della stagione 2020/2021 ad esser posticipato quantomeno a gennaio 2021. Questa ipotesi comunque andrebbe proposta alla UEFA che dovrebbe approvarla in via del tutto eccezionale, ma questo poi si rifletterebbe anche sulle competizioni come Europa League e Champions League.

Il Coronavirus ha interrotto la Ligue 1 al ventottesimo turno, quando la classifica vedeva il Paris Saint Germain primo con 68 punti, secondo il Marsiglia con 56, terzo il Rennes con 50 e quarto il Lille con 49, mentre in coda figuravano Nimes diciottesimo con 27 punti, Amiens diciannovesimo con 23 e Tolosa ultimo con appena 13 punti raccolti. Resta da capire se le posizioni verranno congelate, i trofei assegnati e le retrocessioni confermate, o se si considererà la stagione 2019/2020 nulla, cancellando di fatto qualsiasi risultato raggiunto in questo campionato. Come riportato da La Gazzetta dello Sport, in caso di sospensione definitiva della stagione si procederà seguendo la classifica maturata all’ultima giornata disputata per decretare i vari verdetti.

 

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