Al futuro Milan dei giovani servono anche leader carismatici

Al futuro Milan dei giovani servono anche leader carismatici

Nei giorni scorsi vi abbiamo riportato della pazza voglia del fondo Elliott e del DG rossonero Gazidis di portare Ralf Rangnick al Milan (qui il pezzo in questione), per dargli in mano tutto il settore tecnico rossonero e affidargli il ruolo di DT o proprio di allenatore. L’idea di Rangnick è quella di costruire un Milan di giovani pronti sin da subito a centrare la zona Champions e riportare il Diavolo ad essere competitivo, ma una squadra giovane ha comunque bisogno di leader carismatici che possano darle fiducia e coraggio nei momenti di difficoltà. Su una squadra giovane si fonda il principio di un progetto duraturo, e ci sta se si vuole ripartire secondo una logica, ma uno dei reparti più delicati da rinnovare è sempre quello difensivo. La difesa rossonera al momento ha una sola certezza che è Theo Hernandez a sinistra, e lo sarà per molto tempo, a destra invece arriverà qualcuno di nuovo (un giovane di livello) mentre al centro Romagnoli dovrebbe rimanere in rossonero ma avrà bisogno di un compagno di reparto carismatico e aggressivo che completi l’eleganza e la pulizia del centrale e capitano rossonero. Il profilo ideale da affiancare ad Alessio Romagnoli è quello di Armando Izzo: difensore centrale, e all’occorrenza terzino destro, classe ‘92 in forza al Torino, Izzo è un difensore che può spendersi bene sia nelle difese a tre che in quelle a quattro, è in uscita dal club granata e pertanto la valutazione di 16 milioni di euro (complice il deprezzamento subìto dai cartellini dei calciatori per via del Coronavirus) non è affatto proibitiva per i rossoneri. Se Alessio Romagnoli brilla per pulizia, eleganza, regia e contrasti, Armando Izzo completerebbe il capitano rossonero e la difesa del Milan grazie al suo carisma, all’aggressività, alla vigoria che mette nelle scivolate ed all’abilità nel gioco aereo. Armando Izzo economicamente abbiamo detto che rientrerebbe pienamente nei piani del Milan, costando circa e solo 16 milioni, in più va considerato che il ventottenne difensore del Torino al momento percepisce uno stipendio da 1,7 milioni che davvero non rappresenterebbe un problema per la maggior parte dei top club italiani e non, Milan compreso.

 

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Inter, Conte vuole rinforzare la difesa

Inter, Conte vuole rinforzare la difesa

Prima dell’interruzione del campionato l’Inter occupava la terza posizione in classifica ad 8 punti dalla Lazio seconda e 9 dalla Juventus prima. I nerazzurri sotto la guida tecnica di Conte hanno fatto un ulteriore salto di qualità anche se l’allenatore pugliese non è ancora convinto di alcuni interpreti. I reparti sotto accusa sono il centrocampo e la difesa; sul primo circolano molti nomi da tanto tempo e nel mercato invernale Marotta ha portato dal Tottenham ad Appiano Gentile Eriksen, centrocampista danese ambito da tutta europa, che però sta avendo qualche difficoltà ad inserirsi nei meccanismi del 3-5-2. Anche nel reparto difensivo alcuni calciatori stanno faticando, mentre De Vrij si è rivelato il centrale più completo, essendo affidabile sia in una linea a 4 che a 3; Skriniar non sembra quello della passata stagione, ma Conte non ha intenzione di rinunciarci, Bastoni è stato una piacevole sorpresa, ma sembra ancora acerbo, mentre Godin quasi sicuramente lascerà l’Inter date le difficoltà riscontrate a 34 anni nel calarsi in un nuovo ruolo. Sul taccuino di Marotta ci sono al momento 4 difensori: Kumbulla, Acerbi, Izzo e Vertonghen. Il primo è ambito da molte squadre italiane ed europee, abituato a giocare in una difesa a 3, è inoltre un classe 2000 e l’Hellas per cedere il suo cartellino chiede almeno 25 milioni; Izzo da tanti anni è seguito dall’Inter, ma quest’estate potrebbe essere quella giusta dato che il Torino verosimilmente rifonderà la squadra, per portarlo a vestire nerazzurro servirà una cifra vicina ai 30 milioni; Acerbi come gli altri due è abituato a giocare in una difesa a 3, a 32 anni si è rivelato uno dei migliori difensori del campionato, difficile credere che la Lazio lo lasci partire; infine abbiamo Vertonghen, la pista estera, il centrale belga è in forza al Tottenham ed è in scadenza di contratto, cosa che lo rende il più abbordabile tra i 4, anche se potrebbe richiedere uno stipendio decisamente più ricco, inoltre sul belga vertono dei dubbi legati all’adattamento al campionato ed ai dettami tattici di Conte, per quanto sia un calciatore di tutto rispetto.

 

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Nel podcast tematico sulla Serie A questa settimana abbiamo parlato dei nuovi acquisti dell’Inter: Young, Moses ed Eriksen, tutti e tre provenienti da squadre di Premier League, dunque un calciomercato simile a quello fatto dal duo Marotta-Ausilio già in estate. L’Inter di Conte ora ha tre nuove frecce nella propria faretra, ma cosa possono dare i nuovi arrivati ai nerazzurri? Corsa, dinamismo, tecnica ed esperienza sicuramente, ma basteranno per arrivare alla vittoria del tricolore?